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Europei 2008: Gomez ruba la scena

Un déjà vû per i tifosi tedeschi. Nella seconda partita contro i paesi ospitanti dei prossimi campionati europei, la squadra di Joachim Löw, una delle più accreditate pretendenti al titolo, ha liquidato la pratica con una vittoria convincente senza subire gol.
del 28/03/08 -

Ma la miglior notizia per Löw potrebbe essere la conferma dell’ottima forma dei suoi attaccanti e l’esplosione di Mario Gomez, autore di una doppietta che certamente farà fare un bel balzo in avanti al giovane attaccante tedesco nella graduatoria del Castrol Performance Index.

Solo un mese fa la prestazione nel primo tempo contro l’Austria aveva messo in discussione le effettive possibilità dei tedeschi, anche se nella seconda frazione di gioco, grazie ai gol di Miroslav Klose, Thomas Hitzlsperger e Gomez la squadra di Löw aveva fugato ogni dubbio. Anche contro la Svizzera sono andati a segno gli attaccanti, ma questa volta i tedeschi sono partiti più decisi portandosi in vantaggio già nel primo tempo e confermando la loro forza con altri tre gol dopo l’intervallo.

Come indicano le statistiche dell’Indice Castrol (70 percento del possesso palla e 5 tiri in porta) la Germania nel primo quarto d’ora ha cercato di imporre il proprio gioco, senza riuscire tuttavia a sbloccare il risultato e consentendo alla Svizzera di riacquistare fiducia. Solo al 24° i tedeschi riescono finalmente a scardinare la difesa elvetica. Gomez, preferito a Lukas Podolski come spalla di Klose, scocca un tiro da posizione angolata che viene respinto dal 24enne portiere elvetico Diego Benaglio (che ha confermato alcune delle qualità mostrate contro l’Inghilterra il mese scorso). La respinta viene ribadita in rete senza problemi da Miroslav Klose, che interrompe così il suo periodo di digiuno. Grazie a questo gol Klose, che attualmente ha 1687 punti, farà un altro passo in avanti nella graduatoria del CPI anche se la relativa facilità del gol, realizzato da distanza ravvicinata dopo una respinta del portiere, non può garantire un punteggio elevatissimo.

AUTORITARIA… MA INCONCLUDENTE

Costretta a inseguire, la Svizzera si scuote e per mezzora mantiene il controllo della gara (70% del possesso palla). I centrocampisti tedeschi devono fare gli straordinari e almeno per dinamismo lottano alla pari con i centrocampisti elvetici, come dimostrano i chilometri macinati da Michael Ballack e da Gelson Fernandes (rispettivamente 11,8 Km e 11,7 Km). L’iniziativa resta in mano agli elvetici, ma il tecnico svizzero dovrà lavorare sull’incapacità dei suoi attaccanti di concretizzare nonostante la supremazia territoriale e le dieci occasioni create.

CHIUDERE LA PARTITA

La Germania si difende e resta in attesa del momento opportuno. A venti minuti dal termine Clemens Fritz ruba palla a Tranquillo Barnetta ed effettua un assist millimetrico per il giovane attaccante Gomez che insacca con un tiro da fuori area nonostante la pressione dei difensori elvetici e spegnendo le speranze della Svizzera di agguantare il pareggio.

Cinque minuti dopo arriva anche il terzo gol. Podolski, entrato nel secondo tempo al posto del compagno di squadra Klose, si impossessa del pallone a centrocampo e serve il solito Gomez. Il giovane attaccante dello Schalke parte in progressione da centrocampo e appena entrato in area lascia partire un tiro sul quale Benaglio non può fare nulla. Un gesto tecnico significativo che non solo permetterà a Gomez di fare un bel passo in avanti nel Castrol Performance Index, ma che lo candida con decisione per un posto da titolare nell’attacco tedesco.

Il quarto gol tedesco serve solo a consolidare la posizione di Podolski nella parte alta della graduatoria del CPI. Dopo una triangolazione con l’altro subentrato, Kevin Kuranyi, Podolski evita l’uscita di Benaglio e realizza nonostante il disperato tentativo di recupero sulla linea di Steven von Bergen. Un gol di notevole qualità che garantirà altri punti in classifica all’attaccante tedesco.

IL BONUS DELLA RETE INVIOLATA

Grazie alla sua prestazione Jens Lehmann è destinato a consolidare la sua posizione dietro Gregory Coupet nella classifica dei portieri. Per un portiere uscire dal campo senza subire gol è sempre positivo, e a maggior ragione considerando le 10 parate effettuate sui tiri degli avversari. Per quanto riguarda la prestazione dell’estremo difensore elvetico, quando un portiere subisce quattro gol restano sempre dei dubbi sulla sua prestazione anche se il portiere riesce a evitare un passivo più pesante con degli interventi importanti. Benaglio d’ora in poi dovrà guardarsi le spalle perché al primo passo falso Pascal Zuberbühler sarà pronto a rimpiazzarlo. La graduatoria del CPI terrà conto delle scelte discutibili del portiere elvetico, soprattutto in occasione del primo e nel quarto gol, e indubbiamente il suo punteggio nel CPI sarà ridimensionato.



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