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Europei 2008: Euro-files-Spagna

Quest’estate ai Campionati Europei di Calcio in Austria e Svizzera, l’allenatore spagnolo Luis Aragones spera che la sua squadra riesca a scrollarsi di dosso l’etichetta di squadra bella ma deludente nei grandi appuntamenti.
del 27/03/08 -

Dalla vittoria ai Campionati Europei del 1964 le Furie rosse non sono più riuscite ad andare oltre i quarti di finale nei sei Campionati europei e nei dodici mondiali disputati. E anche questa volta gli spagnoli arrivano alle finali di un torneo prestigioso con una squadra solida e con ottime prospettive sia a centrocampo che in attacco, la domanda resta la stessa: saranno in grado di mettere a frutto le proprie capacità?

ABBONDANZA IN ATTACCO

Le otto vittorie nelle ultime nove gare di qualificazione hanno catapultato in testa al proprio gruppo una Spagna adattata perfettamente al modulo 4-5-1 preferito da Aragones. L’attaccante del Valencia David Villa, vertice offensivo di questo modulo, ha segnato sette gol e totalizzato 1261 punti nel CPI, dove occupa il 18° posto nei Top 20 degli attaccanti. La posizione di Villa avrebbe potuto essere migliore ma il suo punteggio è penalizzato dal fatto che solo quattro dei suoi gol sono stati segnati nelle ultime sette partite sulle quali i punteggi sono stati calcolati, e che tutti i suoi gol sono stati realizzati contro avversari di bassa taratura.

Un altro giocatore a disposizione di Aragones, soprattutto in un modulo a due punte più classico come il 4-4-2, potrebbe essere Fernando Torres. L’attaccante del Liverpool ha segnato il primo gol della Spagna nelle qualificazioni, nella partita vinta per 4-0 contro il Liechtenstein bissandolo con un altro gol contro la Lettonia. Quest’anno Torres ha realizzato 10 gol in nove partite giocate con il Liverpool. Altri attaccanti che sicuramente lotteranno per un posto in squadra sono il partner di Villa nel Valencia Fernando Morientes e il più prolifico attaccante spagnolo di tutti i tempi (44 goal) Raul Gonzales.

DECISIONI, DECISIONI

La composizione del reparto d’attacco di Aragones dipenderà dal numero di giocatori che deciderà di schierare a centrocampo. Tuttavia la Spagna ha segnato molto quando ha adottato una linea mediana a cinque. Xavi Hernandez e Andres Iniesta complessivamente sono andati a segno sette volte. Iniesta non è riuscito a entrare nei Top 20 del CPI, mentre Xavi occupa il terzo posto, grazie al maggior numero di gol realizzati nelle sette gare di qualificazione rispetto al compagno di reparto e ad attaccanti molto quotati. Iniesta resta comunque un perno fondamentale nel centrocampo iberico, anche perché è in grado di giocare sia al centro che sull’ala, come ha dimostrato con efficacia nella gara vinta fuori casa dalla nazionale spagnola sulla Danimarca.

La capacità della coppia del Barça di attaccare è dovuta peraltro alla copertura garantita da David Albeda del Valencia, un centrocampista di contenimento che gioca davanti alla difesa e a Cesc Fabregas, il centrocampista dell’Arsenal che per il suo club è andato a segno ben 13 volte quest’anno e ora che ha imparato anche a segnare è diventato uno dei centrocampisti più quotati d’Europa. Questo centrocampo solido ed efficace è completato da Joaquin.

ALCUNE COSE NON CAMBIERANNO MAI

La Spagna può contare su una difesa ben collaudata composta da Sergio Ramos a destra, Juan Capdevila (che ha superato Ramos nel CPI grazie a un gol nell’amichevole contro la Francia) a sinistra e Carlos Marchena e Carles Puyol al centro. Se continueranno a mantenere inviolata la propria rete tutti i componenti del quartetto spagnolo saranno destinati a fare significativi passi in avanti in classifica.

Sorprendentemente il portiere Iker Casillas (il titolare davanti a Pepe Reina del Liverpool), che si appresta ad affrontare il suo quarto torneo internazionale, non figura nella classifica dei portieri nonostante sia uscito dal campo ben cinque volte senza concedere gol nelle ultime sette partite (sei su otto, se si conta la recente amichevole contro la Francia). La ragione della sua assenza sta proprio nel fatto che il portiere del Real Madrid non ha avuto molte opportunità per farsi notare e non è stato impegnato a sufficienza per conquistare tanti punti, soprattutto nelle partite contro Lettonia (due volte) e Liechtenstein. Siamo certi che Casillas non si lamenterà se resta inoperoso fino a giugno...



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