Disdetta da un contratto adsl e costi di disattivazione

Quando si cambia Operatore si affrontano costi relativi all'abbbandono del vecchio gestore che non rispettano sempre le normative esistenti
del 19/11/10 -

La liberalizzazione del settore delle Telecomunicazioni ha creato le condizioni per un regime di libera concorrenza con l’affermarsi di nuovi soggetti economici che hanno contribuito a dare un impulso alla crescita dei servizi, investendo in infrastrutture e mantenendo i costi ridotti. Chi ne ha tratto beneficio è stato il cliente finale che ha potuto trovare offerte più adatte alle proprie esigenze e la possibilità di poter risparmiare sulle bollette.
I nuovi servizi erogati come la web tv, decoder, la chiavetta internet, la scheda sim cellulari, l’opzione fast, l’acquisto di pc portatili, tv color e smartphone permettono una personalizzazione delle offerte che mirano ad acquisire nuovi clienti. Si pone però il problema in caso di recesso quali siano i costi che il cliente è tenuto a pagare per il cambio di Operatore.

A testimonianza della incertezza interpretativa delle norme regolanti il recesso dai contratti telefonici sono le numerose domande di molti clienti alle associazioni dei consumatori e i dibattiti nei forum sul web in cui sono presenti animate discussioni.

Per fare chiarezza occorre dire che l’Agcom è intervenuta per comminare multe agli Operatori che non applicano le disposizioni legislative in materia, il Decreto Bersani in primis, che dispongono come non si debbano pagare penali per il cambio di Operatore. Nei contratti di telefonia e adsl sono previsti dei contributi di disattivazione che per alcuni Operatori variano in base alla durata contrattuale:

Telecom decorso il primo anno non richiede il pagamento di contributi che sono richiesti nell’ordine di 40 € per la linea voce e 60€ per la linea adsl;
Infostrada prevede un contributo differenziato per voce e adsl dello stesso importo ma il contratto ha durata illimitata per cui si dovrebbe pagare sempre tale costo;
Fastweb prevede un importo commisurato in base alle tipologie di recesso:fibra ottica, fibra ottica senza rientro in Telecom, migrazione, rientro inTelecom, Adsl senza rientro in Telecom Italia e Wholesale senza rientro in Telecom. I costi per il recesso vanno da un minimo di €41 a un massimo di €90,65 iva esclusa;
Teletu prevede una durata contrattuale di 12 mesi che si rinnova per periodi di uguale durata ed un costo di 60€ sia per Adsl che per linea voce;
Vodafone applica un ulteriore contributo in caso di recesso, il cui effettivo importo e’ rimesso alla discrezionalità della Compagnia Telefonica. L’importo si giustifica con la spesa che l’Operatore sopporta nel fornire all’utente l’apparato per l’attivazione del servizio.

Occorre pertanto precisare che i costi di disattivazione voce e adsl si pagano solo quando vi è la cessazione della linea in quanto gli Operatori sostengono effettivamente un costo che lo girano al cliente finale, costo non dovuto nel passaggio da un Gestore ad un altro.

In aggiunta alcuni Operatori continuano pervicacemente a pretendere anche il costo per i mesi restanti del contratto in caso di recesso anticipato (es.contratto mediaset sky). Invece è corretto pagare fino al periodo in cui scade il termine di preavviso della disdetta massimo 30 giorni, dopo la data della disdetta (fa fede la data della raccomandata)

Per evitare di pagare automaticamente quando si ha l’accredito diretto della fattura sul proprio conto corrente é necessario prendere contatto con la propria banca per bloccare il rid bancario e versare la somma derivante dall’importo residuo delle fatture non contestate tramite conto corrente. Tutto ciò è opportuno comunicarlo al Gestore telefonico allo scopo di avvvisarlo sui motivi della contestazione e per avere la documentazione da opporre a future pretese economiche.

Si evince da questa breve disamina come ci sia una discrepanza tra la prassi e la previsione legislativa specialmente nel primo comma del Decreto Bersani in cui si enuncia il fine del provvedimento “di favorire … la trasparenza delle tariffe, di garantire ai consumatori finali un adeguato livello di conoscenza sugli effettivi costi del servizio”.



Licenza di distribuzione:
INFORMAZIONI SULLA PUBBLICAZIONE
Trovatariffe.it
Responsabile account:
Antonio Vitale (Titolare)
Contatti e maggiori informazioni
Vedi altre pubblicazioni di questo utente
© Pensi che questo testo violi qualche norma sul copyright, contenga abusi di qualche tipo? Contatta il responsabile o Leggi come procedere
Stampa ID: 112471