Dall’industria 4.0 all’impresa 4.0: la nuova rivoluzione industriale

Con il termine Industria 4.0 si vuole fare riferimento ad un trend in direzione di un’automazione che, in ambito industriale, mira ad integrare tra loro diverse tecnologie, con l’intento di migliorare e accrescere in termini quantitativi e qualitativi la produttività degli impianti e le condizioni di lavoro.
del 14/02/18 -

Industria 4.0: Cosa significa?

Con il termine Industria 4.0 si vuole fare riferimento ad un trend in direzione di un’automazione che, in ambito industriale, mira ad integrare tra loro diverse tecnologie, con l’intento di migliorare e accrescere in termini quantitativi e qualitativi la produttività degli impianti e le condizioni di lavoro.
Industria 4.0: La nuova rivoluzione industriale
Fino ad oggi, nel mondo occidentale, abbiamo potuto assistere a tre rivoluzioni industriali: la prima, nel 1784, aveva a che fare con meccanizzazione, acqua e vapore; la seconda, che risale al 1870, ruotava intorno alla produzione di massa, la catena di montaggio e l’elettricità, cominciando a vedere nel petrolio una nuova fonte energetica; la terza, che risale agli anni Settanta del Novecento, vedeva l’introduzione del principio dell’automazione.
L’ultima, in atto proprio in questi anni e per la quale non possiamo fare alcuna previsione relativa alla sua fine, ha a che fare con la cibernetica.


Industria 4.0: Le tecnologie abilitanti

La quarta rivoluzione industriale, secondo uno studio della Boston Consulting, si basa principalmente sul ricorso a tutta una serie di tecnologie definite abilitanti:

Advanced manufacturing solution

Di queste tecnologie fanno parte i sistemi di movimentazione dei materiali automatici e la robotica avanzata, che si sta facendo sempre più strada all’interno del mercato delle imprese attraverso robot collaborativi, anche definiticobot.

Additive manufacturing

Vale a dire “sistemi di produzione additiva” che aumentano l'efficienza dell’uso dei materiali in produzione

Augmented reality:

Ossia sistemi che utilizzano la realtà aumentata per guidare e/o istruire al meglio gli operatori nello svolgimento delle attività quotidiane lavorative.

Simulation

Simulazioni tra macchine connesse tra di loroche contribuiscono all’ottimizzazione dei processi produttivi.

Horizontal e vertical integration:

Integrazione e scambio di informazioni orizzontale e verticale, tra tutti gli attori del processo produttivo.

Industrial internet

Vale a dire il ricorso al Worrld Wide Web per la comunicazione interna ed esterna di un’azienda

Cloud

La previsione di “nuvole” online dove poter archiviare tutte le informazioni utili e necessarie, ovviando così a malfunzionamenti di qualsiasi natura che potrebbero colpire i software interni provocando la perdita di dati e/o informazioni

Cyber-security

Maggiori precauzioni e implementazioni in materia di sicurezza delle informazioni

Big Data Analytics

Vale a dire gestione di grandissime quantità di dati attraverso sistemi aperti che permettono previsioni o predizioni sui diversi settori aziendali

Industria 4.0: Prima fase del piano


Alla presenza dell’allora Presidente del Consiglio Matteo Renzi e del Ministro dello Sviluppo Economico Carlo Calenda, lo scorso 21 settembre 2016 veniva presentato a Milano il Piano Nazionale Industria 4.0. Le principali azioni proposte furono:

1. Iper e Super Ammortamento – L’obiettivo di questo provvedimento era ed è ancora quello di supportare e, al tempo stesso, incentivare le imprese che investono in beni strumentali nuovi, in beni materiali e immateriali (software e sistemi IT) comunque funzionali alla trasformazione tecnologica e digitale dei processi produttivi.
L’iperammortamento consiste nella supervalutazione del 250% degli investimenti in beni materiali nuovi, dispositivi e tecnologie abilitanti.
Il superammortamento prevede la supervalutazione del 140% degli investimenti in beni strumentali nuovi acquistati o in leasing.
2. Nuova Sabatini – La cosiddetta “Nuova Sabatini” punta a sostenere le imprese che richiedono finanziamenti bancari per investimenti in nuovi beni strumentali, macchinari, impianti, attrezzature di fabbrica a uso produttivo e tecnologie digitali (hardware e software). Garantisceinfattiun contributo a parziale copertura degli interessi pagati dall’impresa su finanziamenti bancari di importo compreso tra 20.000 e 2.000.000 di euro, concessi da istituti bancari convenzionati con il MISE, che attingono sia a un apposito plafond di Cassa Depositi e Prestiti, sia alla provvista ordinaria.
3. Credito d’imposta R&S – Lo scopo del credito d’imposta in questione è quello di stimolare la spesa privata in Ricerca e Sviluppo per innovare processi e prodotti, garantendo così la competitività futura delle imprese. In pratica, parliamo di un credito d’imposta del 50% su spese incrementali in Ricerca e Sviluppo, riconosciuto fino a un massimo annuale di 20 milioni di €/anno per beneficiario.
4. Patent Box – Un regime opzionale di tassazione agevolata sui redditi derivanti dall’utilizzo di beni immateriali: brevetti industriali, marchi registrati, disegni e modelli industriali, knowhow e software protetto da copyright.
5. Startup e PMI innovative – Le nuove imprese (startup) innovative godono di un proprio quadro di riferimento per quel che riguarda materie come la semplificazione amministrativa, il mercato del lavoro, le agevolazioni fiscali, il diritto fallimentare.
6. Fondo di Garanzia – L’obiettivo del Fondo di Garanzia è quello di sostenere le imprese e i professionisti che hanno difficoltà ad accedere al credito. Consiste infatti nella concessione di una garanzia pubblica, fino a un massimo dell’80% del finanziamento, per operazioni sia a breve sia a medio-lungo termine, tanto per far fronte a esigenze di liquidità quanto per la realizzazione di investimenti.
Industria 4.0: Primi effetti

A oltre un anno dalla presentazione del Piano, il ministro dello Sviluppo Economico Carlo Calenda ha tracciato un primo bilancio di questa iniziativa davvero innovativa e di fondamentale importanza per rilanciare il mercato imprenditoriale italiano:
• sono cresciuti gli ordinativi sul mercato interno dei beni strumentali, con tassi di crescita che hanno raggiunto nel primo semestre l’11,6 per cento;
• è cresciuto il numero di imprese che aumenteranno la spesa in Ricerca&Sviluppo;
• sono stati stanziati 3,5 miliardi di investimenti pubblici per labanda ultralarga, destinandoli dunque sia alle infrastrutture sia alla soddisfazione della domanda di famiglie e imprese, così da raggiungere gli obiettivi di copertura al 2020;
• nei primi 8 mesi dell’anno è cresciuto del 10,7 per cento l’importo garantito dal Fondo di Garanzia.
Industria 4.0: il passaggio a Impresa 4.0

Con la riunione dello scorso 19 settembre 2017, ha preso ufficialmente il via la seconda fase del Piano Nazionale Industria 4.0, rinominato per l’occasione Piano Nazionale Impresa 4.0 proprio a sottolineare come nel corso di questa nuova fase le iniziative non saranno rivolte esclusivamente al settore manifatturiero, bensì anche ad altri settori dell’economia, in particolar modo quello dei servizi.
Per maggiori informazioni sul Piano Nazionale Impresa 4.0



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