Dai mercati alla politica: quello che può andare storto nel 2016

In una chiara notte di marzo in Iraq, la pianura desertica della penisola Faw e un villaggio curdo che si trova tra Siria e Turchia vanno in fiamme. La mattina dopo, lo Stato islamico rivendica la responsabilità per la distruzione di importanti oleodotti del paese.
del 17/12/15 -

Il mondo perde subito 3,5 milioni di barili al giorno di esportazioni. Come l’Iraq lotta con le riparazioni, la violenza esplode nella regione ricca di petrolio del Delta del Niger, l’Algeria entra nel caos a causa della morte del suo presidente mentre il Venezuela assiste inerme al colpo di stato. Il greggio alla fine supera i 100 dollari al barile e la Federal Reserve inverte la sua politica dei tassi per evitare una recessione globale.

E poi la nota più dolente di tutte quest’anno: le vittime che hanno pagato con la vita, la propria libertà.

Impossibile o plausibile?

Gli investitori non possono ignorare tutto questo dopo un anno, ovviamente questi scenari hanno sorpreso il mondo con flussi di rifugiati record e brutali attacchi terroristici. Nel 2016, gli eventi imprevisti assumeranno molta importanza nei mercati. Quest’ultimi infatti perderanno il cuscino che li sta proteggendo dagli shock geopolitici, come le rivolte arabe e l’annessione della Crimea.

POCHE SOLUZIONI SUI MERCATI


Tina Fordham (capo analista politico globale di Citigroup) ha dichiarato:

"Ci sono poche munizioni che possono essere usate per attenuare questo tipo di rischi. Le banche centrali hanno ancora il maggior numero di proiettili e abbiamo già attraversato il Rubicone per le misure straordinarie"


I Primi Tre

Poco più di un quarto di loro ha scelto l’olio che sorge nelle zone degli attacchi da parte dello stato islamico.


ALCUNI RISCHI SONO BEN NOTI AI MERCATI

Se la Fed alza i tassi troppo in fretta, i capitali potrebbero fuggire dai mercati emergenti e i default sovrani potrebbero diffondersi. Se l’economia cinese è in condizioni peggiori del previsto (come il calo della domanda di metalli e altri prodotti estratti) si potrebbero venire a creare scenari di disordini civili, i quali andrebbero a scheggiare l’autorità del partito comunista attualmente al potere. Il declino dell’America Latina potrebbe continuare, con il Brasile che si tufferebbe in una depressione conclamata, tanto quanto le olimpiadi mentre il Venezuela dichiarerebbe il fallimento.

Secondo Alberto Ramos (capo economista latino-americano di Goldman Sachs Group):

"Stiamo attraversando un periodo di crescita economica globale deprimente che mette in evidenza i costi e le distorsioni create da anni di politiche non ortodosse in una serie di importanti economie mondiali"


C’è un elemento di “Whack-a-Mole” in evocazione dei cigni neri, ma quando diventano realtà, essi sono una “lezione di umiltà” che cambia la vita per i responsabili politici e dei mercati. La crisi finanziaria del 2008, la primavera araba e la crisi di Fukushima sono stati eventi imprevisti che sono stati fraintesi in quel momento.

Se Trump Trionfa?

Gli Stati Uniti potrebbero fornire una delle più grandi sorprese dell’anno se Hillary Clinton rimane fuori (inaspettatamente) dalla corsa presidenziale, aprendo così, la strada per la Casa Bianca ad un outsider repubblicano come Donald Trump. Il miliardario promette di aumentare il numero dei militari, vietare ai musulmani di entrare negli Stati Uniti e costruire un muro lungo il confine per tenere fuori gli immigrati messicani.

Un repubblicano al potere porterebbe più soldi alla difesa, soprattutto con l’aumento dei problemi di sicurezza come lo Stato islamico. Ovviamente tra i beneficiari di queste politiche: Raytheon Co., Lockheed Martin Corp e Boeing Co.

Ma non tutti sono entusiasti di avere Trump come presidente, infatti Tom Fullerton (professore di economia e finanza presso l’Università del Texas a El Paso), ha dichiarato:

"E’ difficile immaginare qualsiasi tipo di coerenza politica che emerge da una amministrazione come quella di Trump"


Caduta della Merkel

In Europa, gli investitori temono che la cancelliera tedesca Angela Merkel potrebbe essere estromessa dalla politica a causa dei crescenti contrasti in Germania e non solo. Tutto questo aumenterebbe le probabilità di un suo successore, con pochi scrupoli di abbandonare la Grecia e altri paesi periferici alle loro destino.

Un cancelliere ministro delle finanze come Wolfgang Schaeuble, un falco fiscale sarebbe probabilmente meno favorevole al quantitative easing in piena regola, e meno favorevole alle vicende della Grecia, cioè meno favorevole a situazioni di salvataggio.

L’onda Liquidativa che potrebbe inondare i mercati

Una grande crisi potrebbe portare ad una forte sell-off sui mercati azionari, meta favorita per il capitale degli investitori negli ultimi anni, ma il rovescio della medaglia è stato un considerevole indebolimento dell’euro.

George Hoguet (stratega di investimento globale con sede a Boston a State Street Global Advisors) ha dichiarato:

"Se per qualche motivo l’Europa non è in grado di difendersi dal terrorismo, la gente potrebbe ridurre i propri investimenti"


Potremmo affrontare un probabile Brexit?

Il malessere potrebbe infettare anche il Regno Unito, dove i sondaggi mostrano un accentuato euroscetticismo in un momento in cui il primo ministro David Cameron sta cercando di negoziare condizioni migliori per rimanere nel club dei 28 membri. Un referendum potrebbe aver luogo già il prossimo anno; e le banche da UBS a Morgan Stanley stanno avvertendo i loro clienti a prestare attenzione alle possibilità di uscita da parte del Regno Unito.

Alcuni grandi banchieri, vedono un possibile Brexit in maniera negativa per Londra, vista attualmente come centro europeo della finanza. Questa uscita da parte della Gran Bretagna potrebbe portare ad effetti a catena, tipo l’indipendenza dagli scozzesi.

Ma non tutto potrebbe essere nocivo

Alcuni cigni neri però possono avere connotazioni positive sia a livello politico e sia a livello di mercati.

Un esempio: il presidente russo Vladimir Putin potrebbe diventare un mediatore di pace in Siria devastata dalla guerra. Se Putin lavorerà con la comunità internazionale per giungere ad una transizione politica in Siria lo scenario geo-politico potrebbe totalmente cambiare.



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