Crescono i Consumi di Energia e si Punta sul Nucleare

Il nucleare fornisce oggi piu’ del 31% della domanda di energia elettrica e sta assumendo un ruolo sempre piu’ importante nella composizione dell’offerta energetica europea.
del 28/05/08 - di Chiara Carella

Londra - 28 Maggio 2008 - Non soltanto in Italia, ma in tutta Europa si sta assistendo a una rinascita dell’energia nucleare. Il nucleare, infatti, sta emergendo quale soluzione esauriente e economicamente valida per la produzione di energia elettrica.
Secondo Frost & Sullivan, il mercato del nucleare sembra pronto a una solida crescita nel medio e lungo termine. E si prevede che la capacita’ di produzione di energia nucleare a livello mondiale aumentera’ considerevolmente fino a raggiungere i 600GW nel 2030.
Il nucleare fornisce oggi piu’ del 31% della domanda di energia elettrica e sta assumendo un ruolo sempre piu’ importante nella composizione dell’offerta energetica europea.
Nel mondo esistono 439 reattori nucleari in 31 Paesi, che operano a una capacita’ totale di generazione dell’energia elettrica netta di circa 372GW e producono circa il 16% dell’energia elettrica mondiale. In Europa la situazione e’ molto varia. “In tutto, nell’Unione Europea allargata, ci sono oggi 146 reattori in operazione e 4 in cantiere – spiega l’analista di Frost & Sullivan, Maciej Jeziorski -. Nei 15 Paesi che li possiedono, la percentuale di energia nucleare sul totale di energia elettrica prodotta varia dal 3.5 per cento dell’Olanda al 78.1 per cento della Francia”. L’Italia e’ oggi l’unico Paese del G8 senza propria energia nucleare ed e’ il piu’ grande importatore al mondo di elettricita’. Piu’ del 10% dell’energia in Italia viene dal nucleare ed e’ tutta importata. Per questa ragione e per il fatto che l’Italia e’ dipendente da gas e petrolio, i prezzi della corrente elettrica sono circa del 50% piu’ elevati rispetto alla media europea.
Intanto, il Centro e l’Est Europa stanno vivendo una grande crescita nei consumi di energia elettrica a causa della robusta crescita economica e dei sempre piu’ elevati livelli di benessere. I Paesi dell’Est europeo, infatti, stanno crescendo molto piu’ velocemente dei Paesi dell’Europa dei 15 con il risultato che la domanda di energia elettrica in queste nazioni e’ cresciuta in maniera straordinaria (una crescita del 5% del PIL corrisponde ad un aumento del 3% nei consumi di energia elettrica). Va inoltre sottolineato che, quali membri dell’Unione Europea, i Paesi del Centro e dell’Est Europa hanno l’obbligo di ridurre considerevolmente le emissioni di CO2. Questi fattori fanno si’ che i tempi siano maturi per una espansione del nucleare. Nel 2030 la capacita’ nei Paesi del Centro ed Est Europa sara’ raddoppiata, forzando questa regione a una scelta obbligata all’investimento nella produzione di energia nucleare. E’ proprio per questo che ci si aspetta una crescita di questo settore negli anni a venire.
Diversi Paesi nell’Europa dell’Est hanno gia’ centrali operative. La Repubblica Ceca ha sei reattori nucleari che generano un terzo della sua elettricita’; la Slovacchia ha 5 reattori che coprono circa meta’ della sua domanda; la Slovenia (in comproprieta’ con la Croazia) ha un reattore che fornisce circa il 40% dell’energia necessaria ai bisogni nazionali; l’Ungheria ha 4 reattori che generano piu’ di un terzo dell’elettricita’; la Bulgaria ne ha due che provvedono al 40% dei bisogni dello Stato; e la Romania due che forniscono circa il 10% della produzione nazionale di energia.
A tutt’oggi ci sono 35 impianti nucleari in costruzione a livello mondiale. Nell’Europa Centrale e Orientale ci sono 20 reattori operativi e non ci sono piani definiti di creazione di nuovi reattori o piani di miglioramento di quelli esistenti. Ad oggi, la regione del Centro ed Est Europa ha una capacita’ netta di generazione dell’energia elettrica di oltre 11000 MW e ci si aspetta che questa cresca considerevolmente.
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