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Creatori di problemi o di soluzioni?

Un articolo di Rocco Lanatà - SI Scuola d’Impresa. Due brevi storie che raccontano di un istruttore di piloti da caccia ed un chimico e inventore che hanno affrontato e risolto due problemi importanti.
del 11/09/07 -

Alcune persone a volte si complicano la vita. Altre, abituate a risolvere tutti i giorni molti problemi, affermano che le soluzioni ai problemi possono essere fondamentalmente semplici. Perché a volte le cose appaiono così difficili o complicate? Esistono i “creatori di problemi”?

Conoscenza e semplicità.
Quando professionalità e conoscenza sono messe in pratica, la competenza sforna risultati positivi. Esperienza e competenza conducono alla produttività e sono in stretta relazione con la semplicità.
Ciò che conosciamo bene ci appare semplice.
Quando una persona è efficace o dimostra le sue abilità, siamo spesso colpiti dalla semplicità. La vera conoscenza, la formazione efficace, spazza via le complessità.

Semplicità e complessità.
La complessità fondamentalmente è non comprensione. La semplicità è spesso comprensione. Se qualcosa è difficile da spiegare oppure non si può applicare o non si riesce ad ottenere risultati, è certo che c'è qualcosa che non si comprende o che è stato complicato.
Comprendiamo un argomento quando ne abbiamo una realtà personale, ci piace, proviamo passione e perciò possiamo parlarne. Non comprendiamo qualcosa che non ci piace, per la quale non abbiamo una realtà personale e di conseguenza la comunicazione che lo riguarda risulta difficile.

L’istruttore di piloti da caccia: non si deve dare mai nulla per scontato.
Il colonnello Francesco Pagliarusco comandava il 28° Gruppo dell' Aeronautica Militare Italiana di Villafranca a Verona. “Come comandante del gruppo di piloti da caccia mi erano stati affidati due tra i migliori piloti militari che dovevano essere preparati al combattimento.” L'addestramento a bassa quota, che serve ad evitare i radar e allena il pilota a rispettare gli orari di sorvolo (non si può arrivare tardi ad un appuntamento!), viene effettuato spesso a soli 150 metri dal suolo ad una velocità di 800 km all'ora (utilizzando aerei da 30 milioni di dollari che raggiungono velocità di 2400 km all'ora!). Ciò che può sembrare ovvio per chi guida un'auto a 130 km orari, non è altrettanto ovvio e semplice per chi deve controllare molti strumenti; fare calcoli mentre vola a bassa quota ad una velocità così elevata e avere la massima attenzione per evitare montagne e temporali all'orizzonte. “Mi fu detto che uno dei due piloti si metteva nei guai durante la navigazione a bassa quota. Diversi istruttori avevano tentato di capire il problema senza però individuarlo.” Questo pilota rischiava di essere messo a terra o di essere esonerato, senza parlare del fatto che la sua difficoltà avrebbe potuto mettere a serio pericolo la sua sicurezza e quella di altri.
L’istruttore ha chiamato il pilota e gli ha chiesto di descrivergli le singole azioni fisiche che lui effettuava mentre conduceva questo tipo di navigazione a bassa quota.
“Quando ho risolto il problema, mi sono accorto che gli istruttori che mi avevano preceduto non erano riusciti a localizzare la reale difficoltà perché avevano dato per scontato che il pilota conoscesse la tecnica della conduzione della navigazione a bassa quota, ma non era così. Il problema era complesso ma la soluzione addirittura troppo semplice!”

Con la complessità tutte le cose appaiono lente.
Quando una persona è lenta solitamente è anche giù di morale. Hai mai visto qualcuno vincere? Hai mai visto una squadra che ha appena vinto? Il morale di chi vince è alle stelle. Per vincere è richiesta una velocità adeguatamente alta, molta, molta produzione e risultati efficaci. Troppo semplice ma vero.
Più una persona ottiene risultati e più sale il suo morale, e così continuando si scatena una specie di “reazione a catena” positiva. Se il morale non è alto, bisogna aumentare i risultati e la produttività: scopri cosa c'è da fare, renditi più utile, risolvi i problemi che il mondo del lavoro ed i clienti ti sottopongono, diventa ancora più produttivo!

Chi ingigantisce i problemi?
Una persona giù di morale non vedrà le soluzioni, presterà troppa attenzione ai lati negativi di ciò che deve affrontare.
Una persona positiva invece, vede chiaramente il problema; il suo atteggiamento è comunque quello di affrontare le situazioni, ammette che una soluzione è possibile e fa di tutto per cercarla. Una persona positiva ed ottimista tenderà ad ingigantire le soluzioni.
Guardati dal pessimista cronico, da colui che ti parla solo di problemi, di negatività, che non crede nelle tue soluzioni, che ad ogni soluzione propone nuovi problemi senza offrire soluzioni. Questa persona creerà nuovi problemi, li distribuirà, questa stessa persona è un problema per gli altri! Guardati dalle persone che tendono a spegnere il tuo entusiasmo, la tua positività e voglia di crescere. Circondati di persone positive e produttive e vincerai più spesso.

Il colpo di genio dell’inventore? Semplicità allo stato puro.
“La falsificazione degli assegni è un problema che causa danni per milioni di dollari in tutto il mondo. Molti ricercatori ed inventori si erano dati da fare per trovare soluzioni che poi “abili” inventori falsificatori avevano sempre annientato con contro-invenzioni create ad arte per scavalcare ogni soluzione. “Una sera stavo guardando mia moglie intenta a stirare. Ho guardato i suoi capelli, ho pensato alla tintura che a volte le donne usano per tingersi i capelli ed ho intravisto una soluzione definitiva al problema al quale stavo lavorando da mesi. Sebbene la ricerca sia stata complessa, l'intuizione iniziale e la soluzione alla falsificazione degli assegni, sono state invece molto semplici”.
Il Dott. Gabriele Segalla è un chimico ed inventore che ha brevettato un sistema antifalsificazione che risolve per sempre il problema degli assegni contraffatti. I precedenti sistemi, basati su inchiostri particolari e metodi per proteggere la scrittura, venivano alla fine sempre battuti. L'intuizione che ha dato origine alla ricerca e che ha portato alla soluzione del problema è stata quella di paragonare le fibre dei capelli con le fibre della carta. Il brevetto “Firmapen” consiste di un inchiostro speciale che si lega alle fibre della carta stessa invece di poggiarsi semplicemente sulla carta. Per togliere questo inchiostro speciale non basta raschiare la carta in superficie, si dovrebbe togliere tutta la carta dell'assegno che quindi verrebbe reso inutilizzabile.

Creare è come dire crescere.
Il vocabolario dice che la parola “creare” significa “Far nascere qualcosa di nuovo o nuovamente, elaborare in modo originale elementi già esistenti, inventare o ideare”. Inoltre questa parola (in Italiano) ha la stessa derivazione della parola crescere!
Una soluzione va creata.
Il successo va creato.
Anche la semplicità va ricercata, va creata.
Tutta la nostra vita ruota attorno al mondo del lavoro e anch'esso, ogni giorno, va creato! Quando diamo per scontato il fatto che il nostro lavoro “esiste e va avanti da solo” c'è il rischio di far morire quell’interesse che invece serve costantemente per tenerlo in vita.

Conclusione.
Chi vuole trovare soluzioni, ha il coraggio di dire a se stesso che non sa già tutto, per questo motivo è interessato alla formazione continua, osserva e fa pratica, vuole creare e crescere in continuazione.
Una soluzione può essere sempre trovata.
La disponibilità a trovarla nasce dall'ottimismo, dalla positività e soprattutto dalla conoscenza.
La semplicità è un ingrediente potente per trovare soluzioni ed ottenere risultati positivi. Quindi perché complicarsi la vita? La semplicità funziona!

EVENTime – PR Rossana Lanati
www.standardconsulting.it
Rocco Lanatà www.winwithyourcoach.com



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