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Coppa Italia: cambiare formula per restituire dignità. La proposta di RS

Rivista Sportiva, grazie al proprio software, ha simulato per i propri lettori un'edizione della Coppa Italia con 128 partecipanti, a sorteggio libero e con l'unica regola della collocazione delle 16 teste di serie (le meglio piazzate della serie A del campionato appena concluso) sulla base del sistema tennistico. Ne viene fuori una formula più avvincente
del 29/05/12 -

I tifosi del Napoli l'hanno accolta con grande gioia. Quelli della Juventus l'hanno mancata per un soffio, così perdendo la possibilità di arrivare a quota 10 successi. Molti altri tifosi la snobbano, affibbiandole lo sgradevole marchio di portaombrelli. Ma poi alla fine, quando arrivi in fondo, non ci stai a perderla. Stiamo parlando della Coppa Italia, gloriosa competizione ad eliminazione diretta tra le principali squadre nazionali, che offre alla compagine vincitrice la possibilità di accedere alla Europa League di diritto.
Eppure, per una serie di motivi, l'appeal di questa coppa tende a scemare con gli anni, e di stagione in stagione si è arrivati a dover fare i conti con un torneo in cui le uniche partite che contano sono le semifinali e l'epilogo conclusivo di Roma, davanti al Capo dello Stato. Novità, quella della finale unica, piuttosto recente e di sicuro fascino. Al contrario, tutte le modifiche al regolamento succedutesi negli ultimi anni non hanno fatto che svuotare la Coppa Italia del suo originario prestigio.
Troppe partite, si è detto, e così le "big" si trovano ingiustificatamente a saltare la fase iniziale del torneo per scendere in capo a partire dai quarti di finale, in gara unica, da disputare in casa della squadra meglio piazzata l'anno precedente. Sarebbe estremamente accattivante poter strutturare una competizione sulla falsariga di quella britannica, laddove la vittoria della FA Cup vale, forse, più di quella della Premier League. Dove le grandi, a volte, giocano contro le piccolissime, sui campi malandati - ma non quanto San Siro - di Torquay o Bournemouth, davanti a migliaia di invasati assetati di grande calcio.



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