Considerazioni sul mercato immobiliare Italiano

In sostanza il settore immobiliare per rilanciarsi dovrebbe assumere il ruolo di bene rifugio che possa attraversare senza scossoni anche i periodi finanziari negativi
del 08/01/11 -

Il mercato immobiliare negli ultimi anni ha subito una battuta di arresto che ha in parte sorpreso anche gli addetti del settore immobiliare, quando ormai investire nel mattone era diventata una certezza economica che si pensava garantisse guadagni da capogiro nell'arco di pochi anni, è iniziata piano ma inesorabile la discesa dei prezzi delle case in vendita. L'avvento della grande crisi del 2009, nel settore immobiliare si è fatta sentire in anticipo anche se non si sono verificati crolli di prezzi per le case in vendita, la discesa dei prezzi immobiliari è cominciata con lo stop degli aumenti che si registravano annulamente nel settore immobiliare. Dopo un periodo che i prezzi avevano smesso di salire si è pensato che la stagnazione dei prezzi fosse una normale stagione di transazione e che anzi potesse servire come stimolo ad acquistare gli immobili. Purtroppo all'arresto dei prezzi è seguita una lunga stagione di crisi economica generale profonda che ha condizionato la totalità delle nostre economie, bloccando di fatto qualsiasi iniziativa economica anche quelle che venivano ritenute le più sicure, di conseguenza tutto ciò ha fatto registrare notevoli cali di vendite nel settore immobiliare, che ha inevitabilmente risentito della condizione economica negativa generale. Dopo un periodo di un paio di anni che il mercato immobiliare non dava cenni di una vera ripresa con i prezzi che continuavano a stagnare, qualcuno ha cominciato ad abbassare i prezzi degli immobili che aveva messo in vendita. I primi ribassi dei prezzi delle case in vendita si sono registrati in modo non uniforme sul territorio nazionale trovando maggiori riscontri nei territori legati al settore industriale uno dei comparti più colpiti dalla crisi economica globale iniziata nel 2009, successivamente i prezzi hanno cominciato a scendere anche in quelle città dove i prezzi delle case erano tradizionalmente più alti a causa di afflussi di presenze dovute a fattori di attrazioni turistiche che alimentano le richieste, come accade sul mercato immobiliare Firenze, anche se i cali in queste zone hanno conosciuto flessioni più contenute. Alcuni addetti del settore hanno affermato che il 2010 si è concluso dando segnali positivi per la ripresa, giustificando tale ottimismo con la maggiore disponibilità da parte dei proprietari di abbassare i prezzi rispetto al passato, che secondo alcuni potrebbe innescare un circolo virtuoso rilanciando le vendite degli immobili, questo potrebbe accadere se l'immobile tornerà ad essere per l'immaginario collettivo un bene d'investimento sicuro dove mettere i propri risparmi al riparo dai crolli finanziari. Prendendo in esame gli ultimi dieci anni possiamo dire che il mattone ha retto il colpo riuscendo a mantenere il valore economico reale, infatti un immobile acquistato nel 2000 a 300 milioni oggi vale più o meno 300.000 euro, questo non vuol dire che ha guadagnato il doppio del valore costato inizialmente, perchè l'aumento del prezzo della vita in 10 anni è anch'esso comunque raddoppiato ma almeno ha mantenuto il proprio valore che non è sicuramente un risultato tracurabile considerando la profonda crisi che si è presentata negli ultimi anni e che ha causato grosse perdite economiche a molti altri settori. In sostanza il settore immobiliare per rilanciarsi dovrebbe assumere il ruolo di bene rifugio che possa attraversare senza scossoni anche i periodi finanziari negativi, riuscendo così ad attrarre capitali che vengano destinati agli investimenti, oltre alle normali transazioni fisiologiche di chi acquista case in vendita per necessità e che molto spesso si trova ostacolato dalla difficoltà crescente di accedere ai mutui per i quali vengano chieste garanzie sempre più difficili da soddisfare.



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