Come la crisi economica ha influenzato l'offerta del credito!

La crisi economica ha avuto anche una forte influenza sull'offerta del credito modificando la gamma dei prodotti offerte dalle banche che hanno visto crescere in maniera esponenziale la richiesta di mutui per ristrutturazione a discapito di quelli per acquisto.
del 15/06/10 -

Gli effetti della crisi economica sulla vita di tutti i giorni sono stati diversi: dalla crisi del lavoro con la perdita di centinaia di migliaia di posti di lavoro alla diminuzione della produzione aziendale, al calo dei consumi.

Anche nel credito, dopo una iniziale stretta delle banche, si è andata a modificare quello che era la domanda prima della crisi specialmente nel campo dei mutui.

Essendo crollate le vendite delle case sono di conseguenza calate anche le richieste di mutui per acquisto, così come sono i calati i prestiti finalizzati per una conseguente diminuzione di vendita di beni di grande valore come auto e mobili.

Se da un lato vi è stato un calo di domanda di questi prodotti altri hanno visto crescere l'interese dei clienti delle banche: i mutui ristrutturazione e i prestiti per liquidità.

Per quanto riguarda i mutui per ristrutturazione la spiegazione è molto semplice: piuttosto che acquistare una nuova casa si preferisce risistemare il vecchio immobile o nei casi di case di grandi dimensioni, frazionarlo in più unità abitative.

Insomma in caso di difficoltà economiche è meno impegnativo ristrutturare che acquistare un'abitazione perchè l'investimento è di gran lunga meno oneroso.

Questa tendenza ha rimodellato l'offerta dei prodotti bancari: mentre prima della crisi i mutui per ristrutturazione erano un prodotto di nicchia, oggi godono della stessa visibilità di quelli per acquisto.

Per richiedere questa tipologia di finanziamento sono necessari gli stessi documenti di un normalissimo mutuo con la sola aggiunta del preventivo di spesa della ditta che eseguirà i lavori e le concessioni della Pubblica amministrazione.

Questa tendenza è dovuta, in parte, anche conseguenza di un'anomalia tutta italiana: il nostro mercato immobiliare è stato uno di quelli che a livello mondiale ha perso meno.

In Italia, infatti, le case hanno visto perdere poco o nulla del proprio valore confermandosi come uno dei mercati immobiliari meno soggetti a oscillazioni al ribasso anche in periodi di forte stress economico come durante la crisi economica.

Proprio questo mix tra precarietà del lavoro e alte quotazione degli immobili ha segnato il passo delle vendite favorendo la richiesta di mutui per ristrutturazione.



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