Come fare internazionalizzazione di impresa: le 10 regole

Alcune regole per l'internazionalizzazione di impresa
del 09/09/14 -

Se volete garantire alla vostra impresa i maggiori successi in ambito internazionale, e desiderate che le vostre strategie di export siano congrue con i risultati sperati, è bene dedicare alla pianificazione degli step globali il giusto tempo e una idonea consulenza. Nel corso delle prossime settimane affronteremo con profondità tutti i principali passi che potranno condurvi al meritato successo in ambito internazionale: anticipiamoli, fin d’oggi, con un vademecum per pianificare l’export della vostra impresa.

Le 10 regole da seguire per internazionalizzare l’impresa

Pianificare (e ripianificare)
Il punto di partenza di qualsiasi strategia di internazionalizzazione è la pianificazione. Cercate quindi di programmare con la dovuta cautela e specificità tutti i singoli passi che vi condurranno verso i mercati di destinazione estera, raccogliendo il maggior numero di informazioni possibile, e – ove possibile – richiedendo la consulenza di una società di consulenza per l’export e per l’internazionalizzazione, che potrà certamente suggerire le più opportune azioni.

Budget e risorse
Sebbene i vantaggi derivanti dall’export e dall’internazionalizzazione siano tanti, e configurabili già nel breve periodo, è bene non lasciarsi prendere dal troppo entusiasmo a guardarsi bene intorno: la propria azienda possiede il giusto budget per varare una strategia di esportazione o di presenza diretta all’estero? Ha le risorse (umane, finanziarie, organizzative) e le competenze per poter condurre l’azienda verso lidi stranieri?

Tutti i mercati sono diversi
Non esiste un unico, generico, mercato estero. È pertanto fondamentale studiare i singoli “pro” e “contro” di ogni mercato di destinazione, analizzando fattori politici, culturali, economici, infrastrutturali, fiscali, tariffari, e tanto altro ancora. Un altro elemento di approfondimento per il quale sarebbe bene rivolgersi prontamente ad una valida società di consulenza, che possa studiare e confrontare, per le vostre produzioni aziendali, le opportunità internazionali più ghiotte.

Vantaggi competitivi
Così come avviene per il mercato nazionale, per poter esportare con successo all’estero è fondamentale cercare di individuare quali sarebbero i vantaggi competitivi conseguibili nei confronti degli operatori che offrono simili prodotti e servizi nei mercati di destinazione. Riuscite a posizionarvi meglio? Quali politiche di prezzo adottare? Che condizioni di vendita e di pagamento? Che politiche di comunicazione, promozione, distribuzione?

Organizzazione orientata all’export
La possibilità di raffrontarsi con i mercati internazionali deve necessariamente apportare qualche cambiamento all’assetto organizzativo aziendale. Assicuratevi pertanto un team dedicato ai rapporti con l’estero o, se non riuscite a organizzare internamente uno staff specifico (o l’organizzazione in tal orientamento non è conveniente), valutate la più opportuna scelta alternativa: affidarsi ad una società di consulenza che possa tramutarsi in un vero e proprio ufficio commerciale estero in outsourcing.

Non tutto il mondo è Paese
Nonostante le apparenze, anche i mercati di destinazione geograficamente più prossimi possono riservare sgradite sorprese in termini di differenze normative, tariffarie, culturali. Nella conduzione delle trattative riponete pertanto la massima cautela, e cercate di cogliere e sfruttare a vostro favore le caratteristiche locali di commercio. Una cautela che vi consentirà di ottenere una marcia in più rispetto ai principali concorrenti, evitando perdite di tempo (e di denaro).

Occhio ai pagamenti
Il rischio di insoluto, all’estero, è estremamente variabile. A tal fine sarebbe opportuno valutare la presenza di un istituto di credito di vostro supporto nella conduzione dei flussi finanziari con le controparti estere o – di contro – il supporto di una società di consulenza export che possa configurare, per voi, le migliori soluzione per evitare sgradite sorprese nel momento in cui andrete a riscuotere il giusto premio per il vostro lavoro.

Analizzate tutte le barriere
Il commercio estero, pur potenzialmente molto fruttuoso, non sempre è facile. Barriere comunicative, infrastrutturali, logistiche e altro, possono infatti danneggiare le vostre speranze di avere un semplice successo nei mercati di destinazione. Affrontate quindi con attenzione tutte le barriere che andrete a incontrare, e predisponete delle azioni di contrasto (o di aggiramento!) per potervi mettere al riparo da eventi infausti.

Attenzione ai documenti
Verba volant, ma scripta manent. Ne consegue che dovrete riporre la massima attenzione ai documenti prodotti e a quelli sottoscritti, a quelli che accompagnano la merce e a quelli che possono regolare una commessa. Dai listini ai cataloghi, dalle conferme alle offerte, verificate tutta la documentazione (soprattutto quella legale e finanziaria) e prendete il giusto tempo per confrontarla e interpretarla con un consulente esperto.

Non siete gli unici
Ultimo punto, ma non certo quello meno importante: sui mercati esteri non siete gli unici a dover e poter concorrere. E, in fondo, dare uno sguardo a quello che fanno gli altri può essere non solo conveniente, quanto anche piuttosto proficuo e redditizio per le vostre speranze di successo nei mercati internazionali. Valutate inoltre la possibilità di collaborare con i vostri concorrenti: a volte (ma solo a volte) l’unione fa veramente la forza.



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