Bonus ristrutturazioni e bonus arredi, basta cambiare una presa per usufruire di entrambi

Le agevolazioni fiscali sull’acquisto di arredi nuovi (pari al 50% della spesa sostenuta fino a 10mila euro, rimborsato in 10 anni sotto forma di detrazioni Irpef) sono vincolate al bonus ristrutturazioni. Ma a leggere bene le norme si scopre che con “ristrutturazione” si intendono anche piccoli interventi. Tra questi la semplice installazione di una inferriata, così come la sostituzione della serratura del portone d’ingresso, della vasca da bagno o di una presa malfunzionante.
del 25/07/13 -

Le agevolazioni fiscali sull’acquisto di arredi nuovi (pari al 50% della spesa sostenuta fino a 10mila euro, rimborsato in 10 anni sotto forma di detrazioni Irpef) sono vincolate al bonus ristrutturazioni. Vale a dire che per usufruire del bonus sugli arredi bisogna affrontare la ristrutturazione della casa, ma a leggere bene le norme si scopre che con “ristrutturazione” si intendono anche piccoli interventi. Tra questi la semplice installazione di una inferriata, così come la sostituzione della serratura del portone d’ingresso, della vasca da bagno o di una presa malfunzionante.

In generale, il bonus ristrutturazioni va in favore di interventi di manutenzione ordinaria (ma solo su parti comuni) o straordinaria, restauro e risanamento conservativo. Ma scendendo nel dettaglio, si trovano inclusi la riparazione di impianti domestici insicuri, così come la cablatura e la messa in sicurezza degli edifici, compresi tutti gli interventi utili a prevenire il rischio di atti (penalmente) illeciti da parte di terzi: come il furto, l’aggressione o il sequestro di persona. E per togliere ogni dubbio, l’Agenzia delle Entrate ha stilato un elenco esemplificativo. Rientrano in questi interventi il rafforzamento, la sostituzione o l’installazione di cancellate o recinzioni murarie degli edifici; l’apposizione di grate sulle finestre o la loro sostituzione; l’installazione di porte blindate o rinforzate; l’apposizione o sostituzione di serrature, lucchetti, catenacci e spioncini; l’installazione di rilevatori di apertura e di effrazione sui serramenti; l’apposizione di saracinesche; l’installazione di tapparelle metalliche con bloccaggi; vetri antisfondamento; casseforti a muro; fotocamere o cineprese collegate con centri di vigilanza privati; apparecchi rilevatori di prevenzione antifurto e relative centraline. Ciascuno di questi interventi rappresenta dunque un’opera di “ristrutturazione” e dunque godrà del bonus ristrutturazioni, aprendo alla possibilità di veder poi agevolato l’acquisto di mobili e grandi elettrodomestici per l’arredo della casa oggetto dei lavori.

Volendo aumentare la sicurezza della propria abitazione è possibile sostituire la serratura della porta d’ingresso, ma considerata l’ampiezza del bonus a disposizione (50%, con tetto massimo detraibile di 96mila euro per interventi eseguiti entro il 31 dicembre 2013) si può anche decidere di installare una porta blindata. La detrazione è sempre ripartita in dieci quote annuali di pari importo, a cominciare dall’anno in cui è stata sostenuta la spesa.



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