Auto Elettriche? certo, perchè no?

Le auto elettriche generano tanti dubbi circa la loro praticità... approfondiamo il discorso...
del 26/06/09 -

Le auto elettriche generano tanti dubbi circa la loro praticità – dove fare il pieno di energia? - , prestazioni e design. Ma l'obbiettivo di tanti paesi europei è invece proprio quello di promuovere questi veicoli, superando gli ostacoli legati al rifornimento, alla guidabilità e al costo, sinora molto elevato. Scopriamo le macchine del futuro!
auto elettrica perchè no ?

La previsione della responsabile della divisione Nuove Iniziative del colosso dell'energia Rwe, Carolin Reichert, al primo congresso nazionale sui veicoli elettrici che si tiene in questi giorni a Bonn, è di far circolare fino a 2.4 milioni di auto elettriche, in tutta la Germania, entro il 2020.

Il governo tedesco è deciso a stanziare fino a 700 milioni di euro per promuovere la diffusione delle auto elettriche. E le case automobilistiche non stanno a guardare, anzi puntano su questa nuova fetta di mercato, rappresentata dal "guidatore ecologista", gruppo sempre più numeroso, come hanno dimostrato i dati di vendita delle auto a GPL in questo semestre.

Grazie anche ad una politica degli incentivi, e ad una più corretta informazione, gli italiani, e non solo, gettano uno sguardo incuriosito sulle novità in campo automobilistico, e in effetti tanto c'è da scoprire. Ad esempio, con una solida alleanza, Nissan e Renault si preparano ad assaltare il mercato della auto elettriche, proponendo una serie di propulsori che sembrano non invidiare nulla ai motori tradizionali.

La novità maggiore sta nel progetto, che non include solo le auto, ma un intera strategia di convenzioni e accordi, con enti pubblici, statali e fornitori di energia elettrica. Se la montagna non va a Maometto…ovvero se le auto elettriche non trovano città adeguate, saranno le case automobilistiche ad allearsi con le città! Ma non finisce qui, per garantire la mobilità di queste auto, il piano Renault prevede anche la progettazione di nuove batterie, agli ioni di litio, più durevoli ed affidabili. I primi modelli di veicoli elettrici, a partire dal 2011, saranno una berlina media, tipo Megane, e una "multispazio" Kangoo Express versione commerciale. Dal 2012 saranno commercializzate anche una city car e una monovolume.

Nel frattempo, dalla fusione Fiat-General Motors, nasce la HydroGen4, il primo veicolo elettrico a celle combustibili a idrogeno. L'auto è costruita sulla scocca già usata per il modello Chevrolet Equinox, che General Motors produce in Canada, e monta un motore a idrogeno a bassi consumi, che azzera le emissioni di CO2. A proposito di collaborazioni pubbliche, la Regione Piemonte, avendo contribuito alla nascita di HydroGen4, si impegna ad investire circa 10 milioni di euro per la costruzione di distributori di idrogeno sull'autostrada Torino-Milano, oltre che per la produzione di vetture prova. Saranno da subito messi su strada 10 auto e tre bus, confermando che a Torino l'idrogeno funziona, motivo per cui la città è al secondo posto in Europa per specializzazioni sull'elettrico a idrogeno.

L'auto elettrica fino ad oggi era esclusivamente quella ibrida, ovvero propulsori che utilizzano una doppia alimentazione, confinando la risorsa elettrica come soluzione d'emergenza. Ma dopo tanti tentativi, e soprattutto da quando le autorità pubbliche – i governi! – hanno deciso di collaborare a questo sviluppo, allora nasce un vero futuro per queste motorizzazioni.

Per Nevio Di Giusto, amministratore delegato di Fiat ricerche, «l'elettrico è la frontiera» solo che ci vuole un nuovo modo di «concepire i veicoli». Le auto Fiat oggi rappresentano un modello per tanti paesi, per le basse emissioni di CO2, motivo per cui il presidente americano Barack Obama ha benedetto l'accordo con Chrysler. Al momento, è soprattutto il metano a garantire una riduzione delle emissioni. Ma secondo Di Giusto, se la politica appoggerà questa strategia, con una spinta che vada oltre gli incentivi alla rottamazione, le auto elettriche potrebbero avere un vero e proprio boom.

La cooperazione di Pininfarina con gruppo francese Bolloré, ha prodotto una Bluecar elettrica con 250 km di autonomia, che sarà in circolazione tra meno di un anno in sei Paesi Europei (tra cui l'Italia) ma stavolta il cliente potrà solo noleggiarla: affitto mensile al costo di 330 euro al mese, servizio completo con assistenza 24 ore su 24. Questa formula dovrebbe rassicurare il cliente circa costi extra o problemi specifici che potrebbe dover affrontare, stimolando alla fiducia verso l'auto elettrica. E allora, perché no? Elettrico, avanti tutta!



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