Il disturbo ossessivo compulsivo (DOC), un approccio multidisciplinare

Anna Cantagallo e il suo staff di psicologi e psicoterapeuti, mettono a disposizione la loro conoscenza nell’ambito della psicologia e delle neuroscienze per un approccio multidisciplinare ai tuoi problemi. La caratteristica tipica dei disturbi dello spettro ossessivo-compulsivo è la ridotta...
del 19/01/16 -

Anna Cantagallo e il suo staff di psicologi e psicoterapeuti, mettono a disposizione la loro conoscenza nell’ambito della psicologia e delle neuroscienze per un approccio multidisciplinare ai tuoi problemi. La caratteristica tipica dei disturbi dello spettro ossessivo-compulsivo è la ridotta capacità ad inibire una risposta (comportamentale o mentale), conseguente a stimoli interni (mentali) o esterni (ambientali). Nelle persone che soffrono di questi disturbi non sono in grado di resistere ad un desiderio impellente, o alla tentazione di compiere un’azione.

Chi soffre di questi disturbi, prima di cedere all’impulso (mettere in atto un’azione), prova un forte senso di tensione, seguito, nel momento in cui l’azione è compiuta, da una diminuzione dell’ansia. Questo meccanismo, permette al comportamento “gratificante”, che ha diminuito la tensione/disagio, di ripresentarsi con una probabilità sempre più alta. Si innesca così un circolo vizioso che “obbliga” la persona ad essere “schiava ”dei propri pensieri e comportamenti.
I principali disturbi:

Il disturbo ossessivo compulsivo - DOC:

“ Se non lo faccio, di sicuro succederà qualcosa di brutto ..”
“ La mi amente è come un groviglio di pensieri ..”
“ Sono schiavo dei miei pensieri e dei comportamenti ..”

Il disturbo DOC è caratterizzato da pensieri ricorrenti, intrusivi e indesiderati che la persona non riesce a controllare e che possono portare all’attuazione di comportamenti (rituali), allo scopo di diminuire la tensione provata.
Questi pensieri (ossessioni) riguardano i più svariati temi ma nella pratica clinica si è visto che alcuni sono più comuni:

ordine e/o simmetria,
contaminazione
dubbi ripetitivi (verificare se si è compiuta un’azione),
impulsi aggressivi ( ferire o uccidere qualcuno, gridare oscenità in luoghi pubblici, essere veicolo di contagio,)
dire cose sbagliate.
fantasie sessuali (per es. ricorrenti immagini pornografiche),


Le compulsioni sono i comportamenti, le azioni che rappresentano la “soluzione” alle ossessioni. Le compulsioni sono messe in atto in modo ripetitivo e stereotipato. Lo scopo delle compulsione è quello di evitare il verificarsi di un evento (negativo) e per il quale ci si sente responsabili. I comportamenti compulsivi, possono essere i più svariati e riguardare ad es. il lavaggio, il controllo, la ripetizione e l’ordine.
Il DOC, se non curato, tende a cronicizzare, potranno presentarsi momenti di regressione dei sintomi, ma tendenzialmente il disturbo non passa da solo. Per questo è importante rivolgersi ad un centro specializzato di professionisti. Anna Cantagallo e i suo collaboratori ti propongono un approccio multidisciplinare al problema, medici e psicoterapeuti, infatti, potranno proporti le terapie d’avanguardia nel trattamento del DOC.



TRATTAMENTO

La terapia cognitivo comportamentale è considerata dal mondo scientifico internazionale la terapia più efficacia della nella cura di tali disturbi.
Secondo Sanjaya Saxena, Direttore del Programma “Obsessive-Compulsive Disorders” presso l’University of California, le cui scoperte sono state pubblicate nella rivista Molecular Psychiatry, la terapia cognitivo comportamentale influisce efficacemente sulla cura del DOC , in quanto le ricerche hanno dimostrato che, con un minimo di 4 settimane di terapia effettuata quotidianamente, avviene un cambiamento significativo dell’attività in alcune regioni del cervello in pazienti con Disturbo Ossessivo Compulsivo. La tecnica per eccellenza è l’esposizione con prevenzione della risposta. Questa tecnica consiste nel accompagnare la persona in ripetute esposizioni graduali alle situazioni che producono malessere, il paziente dovrà “resistere” al compiere i rituali compulsivi. Normalmente si è portati a pensare che, se non si mettono in atto i rituali, l’ansia peggiori fino a diventare insopportabile, invece, , attraverso l’esperienza, la persona impara che il disagio raggiunge un picco e poi cala gradualmente. Ad ogni esposizione il malessere sarà di intensità e durata minore.
L’obiettivo principale del trattamento è arrivare alla libertà dalle compulsioni e una ripresa del controllo sulla propria vita.



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