Il deterioramento della memoria negli anziani

Anna Cantagallo illustra la perdita di memoria negli aziani e come migliorare. Le persone anziane sono diventate una componente sempre più consistente della popolazione italiana e il loro numero è in costante crescita. Esiste tuttavia ancora oggi difficoltà a stabilire l’inizio dell’ invecchiamento, un processo...
del 22/01/16 -

Anna Cantagallo illustra la perdita di memoria negli aziani e come migliorare.

Le persone anziane sono diventate una componente sempre più consistente della popolazione italiana e il loro numero è in costante crescita. Esiste tuttavia ancora oggi difficoltà a stabilire l’inizio dell’ invecchiamento, un processo caratterizzato da un fenomeno di degenerazione a carico del nostro organismo.

Quando il normale declino dell’invecchiamento diviene più rapido allora esso è considerato patologico e diventa per questo caratterizzato da deficit che colpiscono le varie funzioni esecutive quali ad esempio attenzione e memoria.

Nel caso in cui i destinatari dell’intervento siano persone affette da deterioramento cognitivo la stimolazione cognitiva può rappresentare un valido alleato per il rallentamento del declino che la demenza comporta.

Gli interventi proposti in questo ambito dalla professoressa Anna Cantagallo si basano sulla stimolazione delle funzioni cognitive non ancora compromesse cercando di mantenere e rallentare il decorso della patologia. Tali interventi sono connotati da un approccio attento ai fattori sociali, comunicativi ed emotivi.

Gli obiettivi della stimolazione cognitiva sono in questo caso:


  • Miglioramento delle capacità cognitive

  • Mantenimento dell’autonomia personale il più a lungo possibile

  • Miglioramento della qualità di vita dei pazienti e dei familiari


Buschert e colleghi (2010) sottolineano i vantaggi degli interventi cognitivi rispetto ai trattamenti farmacologici:

  • Costi più bassi

  • Assenza di effetti collaterali

  • Miglior rapporto costi/benefici


Quindi dopo un’accurata valutazione neuropsicologica dei punti di forza e di debolezza del sistema cognitivo del paziente la professoressa Anna Cantagallo proporrà un programma di stimolazione personalizzato in base alle richieste e alle necessità della persona. Le sessioni potranno essere di gruppo o individuali, con esercizi di tipo carta -e- matita oppure esercizi computerizzati appositi.
Per concludere la dottoressa Anna Cantagallo ricorda che le regole di base per favorire la memorizzazione sono:
Prestare attenzione e concentrarsi nel momento della memorizzazione
Evitare interferenze di altri oggetti, persone, informazioni quando si sta leggendo qualcosa da memorizzare
Leggere libri sulla memoria e sull’apprendimento che permettano il potenziamento della meta memoria.

Autore Anna Cantagallo



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