Alterazioni dell’umore, un approccio multidisciplinare

Anna Cantagallo – Alterazioni dell’umore, un approccio multidisciplinare.
del 21/01/16 -

Anna Cantagallo – Alterazioni dell’umore, un approccio multidisciplinare.

Emozioni come la tristezza e l’angoscia, sono comuni a tutti gli uomini. A volte capita di sentirsi demotivati e annoiati a causa delle esperienze che capitano nella nostra vita, ma nella maggior parte dei casi, con il passare del tempo, questa condizione negativa viene superata e i sentimenti di tristezza diminuiscono o scompaiono.
Alcune volte però la tristezza, la perdita di interessi e la sensazione di non avere via d’uscita permangono; le persone possono sentirsi svuotate e private dei loro interessi e delle loro passioni, possono sentire di non provare più le emozioni e i sentimenti di prima e sviluppare così un disturbo dell’umore.
La depressione è un disturbo dell’umore caratterizzato da sintomi che interessano la sfera cognitiva, quella comportamentale e quella emotiva.
– aumento o diminuzione dell’appetito con conseguente modificazione del peso corporeo
– sonno disturbato con risvegli presto al mattino o continuo stato di sonnolenza
– diminuzione di interesse per il sesso
– marcato rallentamento o agitazione motoria
– stanchezza e mancanza di energia
– ridotta capacità di concentrarsi
– disturbi della memoria
– pensieri di morte e/o di suicidio
– senso di colpa e autosvalutazione
– sintomi fisici persistenti che non rispondono alle cure ( es. mal di testa, problemi di digestione, dolori persistenti)
– ansia.

Spesso le persone depresse non chiedono aiuto, pensano che i loro problemi non siano causati da una malattia e credono erroneamente che lo stato in cui si trovano sia “normale”, che lo star male sia dovuto ad una loro mancanza di volontà, attribuendosi la colpa di non essere in grado di superare il momento di “crisi”. A lungo andare i sintomi depressivi, se non curati, posso portare allo sviluppo di una patologie depressiva, con conseguente compromissione della qualità della vita.
Nelle forme più gravi di depressione è fondamentale intervenire con un approccio multidisciplinare. Anna Cantagallo e il suo staff di esperti ti propongono interventi mirati e personalizzati, mettendo a tua disposizione le più recenti conoscenze in ambito medico e psicologico. Spesso è utile un intervento farmacologico associato ad un intervento cognitivo-comportamentale. In forme più lievi/moderate invece è sufficiente una psicoterapia.
Il farmaco da solo non basta in quando diminuisce il sintomo, ma non agisce sui fattori psicologici e sociali che mantengono il disturbo e una volta sospeso i sintomi di disagio si ripresentano.
Il trattamento cognitivo-comportamentale della depressione mira a identificare e a modificare i pensieri che causano e mantengono la depressione allo scopo di sviluppare una modalità di pensiero più equilibrata e razionale. L’obiettivo, inoltre è l‘incremento del bagaglio di competenze e abilità per ridurre la possibilità di eventuali ricadute in futuro. L’intervento prevede anche l’insegnamento di modalità comunicative più efficaci e/o strategie per risolvere i problemi. E’ previsto che la persona riprenda gradualmente le attività che sono state abbandonate, ma soprattutto che ritrovi l’interesse e l’entusiasmo per le attività della vita.

LA DEPRESSIONE POST PARTUM
La depressione post-parto come indica il termine è una particolare forma depressiva che esordisce nella madre entro 3-6 mesi dalla nascita del figlio.
Come per la depressione anche quella post-parto ha verosimilmente molteplici cause tra cui la predisposizione genetica, la familiarità per disturbi dell’umore, fattori ambientali, fattori sociali e fisiologici.
La depressione non va sottovalutata può avere effetti negativi su tutta la famiglia e condizionare il corretto sviluppo di una buona relazione madre-bambino. Spesso le madri a causa del senso di vergogna e di inadeguatezza che provano, possono negare o nascondere tale condizione, peggiorandone l’esito o cronicizzando la patologia.
E’ importante che il coinvolgimento e la presenza del partner, per sostenere la propria compagna sia materiale – aiutare nei lavori domestici e nelle cure parentali – ed emotivo – mostrare un atteggiamento di ascolto e di comprensione – . Importante che la neo mamma sia aiutata a mantenersi su un piano di realtà, senza negare né amplificare i problemi: la maternità è una condizione difficile, ci saranno momenti complicati, ma è possibile affrontarla.
L’intervento può essere sia individuale, per ricevere sostegno e prendere consapevolezza del nuovo ruolo a cui si va incontro, sia di coppia, per affrontare insieme i cambiamenti che la nascita di un figlio comporta nella propria vita personale e familiare.
E’ importante rivolgersi ad uno specialista soprattutto quando i sintomi persistono oltre le due settimane, se si ha la sensazione di poter fare del male a se stesse o al proprio bambino e se i sintomi di ansietà, paura e panico si manifestano con grande frequenza nell’arco della giornata.
Non sottovalutare la tua sofferenza e disagio, chiama, anche solo per informazioni, Anna Cantagallo e il suo staff.

Autore Anna Cantagallo



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