Novità
su Freeonline:
Ancora al 21% le aziende italiane con indirizzo email ''free''
Andrea
Mazzeo di Bancomail
Pubblicato il primo report Bancomail sull'email marketing B2B.
Lo studio, condotto su un campione di 408.137 aziende, analizza l'incidenza
degli indirizzi email "free" (quelli forniti, di norma gratuitamente
dai principali ISP), rispetto agli indirizzi email di dominio nel mondo delle
aziende Italiane.
Il risultato evidenzia una percentuale ancora alta di indirizzi "free"
(21%) ma in netto miglioramento rispetto allo stesso periodo del 2007 (32%).
Analizzato anche il sottocampione (45.240 imprese) dei liberi professionisti
con risultati ancora più "eclatanti" (51,3% di indirizzi "free").
Illustrate anche alcune interessanti situazioni "anomale".
In questo report, molto semplice, viene preso in considerazione il peso degli
indirizzi email "free" rispetto agli indirizzi email di dominio, nel
mondo dell'impresa. Per indirizzi "free" si intendono tutti quelli,
di norma gratuiti, forniti da provider nazionali specializzati in questo settore.
Per indirizzi di dominio si intendono invece quelli legati al sito Web dell'impresa
stessa (es. www.nomeazienda.it).
Nella fattispecie, sono stati classificati come free tutti gli indirizzi riconducibili
a: Dada - SuperEva, Email.it, Fastweb, Gmail, Hotmail-MSN, Kataweb, Libero-Wind-Iol,
TelecomItalia, Tiscali, Yahoo.
Il campione preso in considerazione è stato di 408.137 aziende. La percentuale
di aziende con indirizzo "free" è ancora abbastanza rilevante
(21%) ma in netta diminuzione rispetto a Febbraio 2007 (32%).
Ancora molto diffusa l'anomalia (con un ritorno d'immagine piuttosto basso)
di aziende con dominio "proprietario" (www.azienda.it), ma con indirizzo
email "free" (es: [email protected]), che si attesta al...
Leggi l'articolo completo:
http://www.freeonline.org/articoli/com/cs-28906/
---
Indice articoli:
http://www.freeonline.org/articoli/
|