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Donne e sicurezza stradale, ecco tutti i numeri da sapere
da Paolo Emilio Iacovelli
Sono sempre tante le donne che alimentano i numeri dell'insicurezza stradale. Ma proteggersi oggi si può...
Fino a non pochi anni fa simbolo quasi tutto al maschile, oggi invece l’automobile soddisfa l’esigenza di mobilità di un numero considerevole di donne che costituiscono ormai uno spicchio sempre più numeroso sul totale degli automobilisti italiani.
È pur vero, però, che fra tutti i sistemi di trasporto quello su strada è di gran lunga il più pericoloso e gli incidenti, seppur in calo, rappresentano ancora oggi, un fenomeno drammatico. I dati sono impietosi. Ogni giorno, in Italia, si verificano in media – secondo gli ultimi dati dell’ISTAT che saranno pubblicati sulla 6° edizione della Guida alla Sicurezza Stradale di Viasat Group – 590 incidenti stradali (215.405 l’anno) che provocano la morte 12 persone e il ferimento di altre 842.
Restringendo il campo di analisi, le donne rimaste ferite sono quasi 116.590 mila (il 37,95% del totale), mentre quelle purtroppo decedute sono 926 (21,86% del totale). Tra di esse la prima fascia di rischio si conferma quella da 20 a 24 anni. Ma per quelle successive si passa alle fasce d'età degli anziani, cioè 75-79 e 80-84 anni. Lombardia, Emilia Romagna e Lazio sono le Regioni dove si registrano più donne vittime a seguito di un incidente stradale. Giovedì il giorno in assoluto più a rischio (il venerdì e il sabato invece rispetto alle auto in circolazione); la strada extra-urbana la più pericolosa; luglio il mese più nero.
Le statistiche evidenziano un altro aspetto importante. Le donne conducenti rimaste vittime della strada sono 313 (l’11% del totale) e oltre 61 mila quelle rimaste ferite (il 31% del totale). Come passeggere, invece, sono quasi 44 mila quelle rimaste ferite e ...
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