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Ubisoft spiega perché producono un Assassin's Creed nuovo ogni anno

Yannis Mallat ci spiega la strategia di Ubisoft sulla produzione annuale della serie di Assassin's Creed. I giocatori, a detta sua, sono felici
del 02/04/13 -

Partiamo dal presupposto che il sottoscritto si è giocato a fondo e quasi al 100% tutti i vari capitoli di Assassin’s Creed…ma tenete anche a mente che, sempre per il sottoscritto, tale esperienza è stata una parabola discendente. Infatti dopo l’ottimo secondo capitolo (il fatto che sia ambientato nella mia Firenze non ha certo influito…almeno non molto) tutti i capitoli successivi sono stati una pedissequa riproposizione della stessa formula con aggiunte più o meno azzeccate. Dal “geniale” rampino retrattile alla gestione degli assassini, passando per quel forzoso tower defense o l’aggiunta dell’immancabile multiplayer. Per non parlare della caccia nel terzo capitolo che faceva tanto Red Dead Redemption.

Ma nonostante tutto quello che realmente mi spingeva a prendere in mano ogni nuovo capitolo era capire dove sarebbero andati a parare con la trama…e dopo aver visto la conclusione di Assassin’s Creed III ho delle serie perplessità sul fronte della coerenza narrativa…ma per evitarvi spoiler mi fermo qui.

Eppure a sentire Ubisoft questo è normalissimo perché: “i giocatori sono felici”. Interrogato da Eurogamer il CEO di Ubisoft Montreal, ovvero Yannis Mallat, ha affermato: “Gli utenti si aspettano sempre più contenuti. Per questo è naturale che provvediamo a fornire tali contenuti. I videogiocatori sono felici e il nostro lavoro è renderli felici“. Insomma finché ce li comprano perché smettere di farli? Ma ovviamente il saggio intervistatore ha fatto anche un’ulteriore domanda a Yannis, ovvero se è possibile continuare con questi ritmi senza far stagnare la serie nel calderone del more of the same. Ed ecco la risposta del CEO: “Il team che ha lavorato su Assassin’s Creed 3 al momento non stanno lavorando su Black Flag. Stanno infatti riposando per ricaricare le loro menti così da lavorare al meglio su qualcosa che non è stato ancora annunciato.”

Quindi la soluzione, per Ubisoft, è una turnazione annuale dei team che lavorano sulla serie. Adesso mi affido ai vostri commenti cari Insiders: è davvero questa la strategia giusta per evitare che ogni Assassin’s Creed sembri un clone aggiornato e riadattato del precedente?



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