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L’alchimia unica del FantaSanremo

Un gioco nato per caso ha dimostrato che è ancora possibile creare legami e far riscoprire la voglia di partecipazione. L’analisi di The Fool sul gioco che avvince e coinvolge milioni di italiani
del 28/02/23 -

4,2 milioni di squadre create, 17,2 milioni di visitatori al sito, 102 milioni di impression, 4,4 milioni di interazioni con l'account instagram FantaSanremo, l’edizione 2023 del gioco nato per caso e diventato fenomeno di costume ha incrementato la partecipazione del 720% rispetto al 2022 con ben 4,4 milioni di squadre create. Questi i dati ufficiali del FantaSanremo, il fenomeno che è al centro del nuovo report realizzato dalla Digital Intelligence Company The Fool, elaborando i dati della piattaforma Brandwatch Consumer Research e aggregandoli agli insight elaborati con Seozoom, FanpageKarma e Audiense. Il report completo è disponibile a questo link.

Una formula vincente di product placement che riesce a trasformarsi in product entertainment: un prodotto che così entra a far parte di un gioco che avvince e coinvolge, puntando alla partecipazione diretta e al divertimento degli spettatori che diventano così parte attiva, pur nel pieno rispetto dell’evento cardine della programmazione televisiva italiana.

Il risultato è quello di una community attiva su più fronti: spettatori sì, ma anche e fantallenatori, seduti in panchina ad aspettare che il proprio capitano dica quella tanto attesa parola sul palco o che faccia il suo ingresso munito di ukulele o di un paio di occhiali da sole. Il teatro Ariston diventa così non solo palco di uno show da guardare, ma uno spazio ludico e relazionale, in cui solo la platea degli iscritti al FantaSanremo comprende alcuni gesti e alcune cose dette dai cantanti. I bonus e malus diventano così linguaggio in codice, dove la stranezza si rivela motivo per celebrare o maledire i propri beniamini.

Un fenomeno sociale che contribuisce a creare diverse community. Infatti il FantaSanremo coinvolge anche celebrity, giornalisti TV e gli stessi artisti in gara, a colpi di tweet e di Tik Tok. Tutta colpa della GenZ? Non solo: Il FantaSanremo fa dialogare soprattutto i Millennials: quasi il 40% della community del Fanta è targato Millennials, con una forte preponderanza femminile che arriva al 68%.

La ricetta del successo è semplice: intrattenere per creare legami e ricordi. Semplice, ma sicuramente non banale. I creatori del FantaSanremo sono riusciti a sfruttare il “superbowl italiano” riuscendo a dimostrare l'importanza di offrire un'esperienza coinvolgente per gli utenti,rendendoli co-protagonisti facendo leva sul senso di appartenenza alla comunità.

“Penso che col FantaSanremo siamo un po' tornati agli albori della rete: abbiamo riscoperto quanto gli utenti abbiano voglia di interagire. In un’epoca in cui si parla di social media che diventano passivi, con gli utenti sempre più stanchi di interagire. In realtà la lezione che ci portiamo a casa è che se fornisci una buona piattaforma, dove c'è una metacomunicazione vincente, un segnale di codice, delle possibilità di interazioni che li intrattengono veramente, l’audience si sente di nuovo chiamata in causa e la risposta c’è ed è costante. Il valore delle interazioni è la vera vittoria del FantaSanremo, una lezione anche per i brand: le persone ancora hanno voglia e vogliono essere coinvolte”, Mirko Bruni, COO The Fool.

Un campionato parallelo che accompagna e sostiene il Festival e rappresenta un volano per i brand coinvolti per ingaggiare il proprio pubblico, complice anche l’appoggio che sin da subito il presentatore e direttore artistico ha riservato al FantaSanremo, intuendo da subito le immense potenzialità di un gioco che, nel rispetto della gara, alleggerisce la liturgia immutabile dell’Ariston, coinvolgendo e facendo divertire gli spettatori più giovani che si sentono parte attiva del Festival.

“Il FantaSanremo rappresenta la naturale evoluzione del vecchio televoto che spinge però l’asticella ancora più in là nella possibilità di partecipazione dell'utente e del pubblico. Noi abbiamo dato una possibilità alternativa: creare la propria squadra e giocare la propria partita. Cosa che crea un legame forte con il tuo cantante, idolo e capitano di squadra. Si abbassa un po’ anche quell'alone di serietà e di sacralità che avvolgeva il Festival di Sanremo e che respingeva il pubblico più giovane. Sicuramente Amadeus ci ha aiutato in questo, ad alleggerire la situazione, anche ringiovanendo il parco degli artisti, affiancando ai big nuove voci e nuovi artisti. Ci siamo trovati molto bene insieme. Prossimi progetti? FantaEurovision!” Giacomo Piccinini, co-founder FantaSanremo.

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The Fool nasce nel 2008, evoluzione naturale delle attività di Matteo G.P. Flora, grazie alle infinite possibilità della Data Intelligence. Nel 2016, con l’arrivo in azienda del CEO Salvatore Pugliese, si attua un importante cambio di passo: da azienda di software, The Fool è progressivamente diventata una Digital Intelligence Company in grado di proporre analisi descrittive con livelli di profondità inediti per il mercato. Oggi l’azienda ha allargato il proprio campo di azione a ogni ambito della reputazione. Il cruscotto di gestione dei dati fornito da The Fool e le attività strategiche non solo forniscono una fotografia della realtà, permettono di pianificare e programmare le leve in grado di attivare le decisioni di scelta in ogni ambito della comunicazione.



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