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Come sopravvivere fino alle ferie estive: fughe tattiche in camper nel weekend per non sciogliersi in città

Dai mari ai monti, i summer break ideali per ricaricare le batterie prima delle ferie, suggeriti dalla piattaforma di camper sharing Yescapa
del 17/06/22 -

È un grande classico: più ci si avvicina a una meta tanto agognata, più ci sembra lontana e irraggiungibile. Funziona così anche per le vacanze, che iniziano a diventare quasi una chimera, un miraggio, man mano che la primavera lascia il posto all’estate e le temperature salgono vertiginosamente. Per sopravvivere fino alle ferie vere e proprie, ed evitare di squagliarsi in città, a volte basta un weekend immersi nella natura. Un ottimo modo per organizzare queste fughe tattiche per ricaricare le batterie è di partire per un weekend lungo a bordo di un camper, come suggerisce Yescapa, piattaforma europea leader di camper sharing.

La flessibilità di questa tipologia di viaggio, un pizzico di avventura e la possibilità di uscire dai tracciati più battuti sono gli ingredienti perfetti per creare il proprio summer break ideale, guidando il camper alla scoperta di meravigliosi laghi, parchi naturali, mari e monti a seconda di dove punta la bussola del proprio cuore. Ecco alcuni itinerari di 2-4 giorni che Yescapa suggerisce per lasciarsi alle spalle le bollenti città e i computer sempre accesi, partendo alla (ri)scoperta delle bellezze vicine del Belpaese.

Fuga montana: alla scoperta della magia delle Dolomiti

Per chi non ama il caldo estivo, né in città né altrove, un summer break in montagna è sempre un’idea invitante. Noleggiando un camper tra quelli disponibili nella propria area su yescapa.it o prendendolo direttamente a Trento, famosa per le sue architetture rinascimentali affrescate e la fortezza del Castello del Buonconsiglio, ci si dirige poi verso Comano Terme per addentrarsi nel cuore delle Dolomiti di Brenta. Qui, è incastonato l’incredibile Canyon del Limarò: un’imponente gola scavata dal fiume Sarca durante i secoli raggiungibile attraverso una breve camminata dal Parco delle Terme di Comano. Scendendo lungo il Cammino dell’Acqua, ci si imbatte in meravigliose sculture naturali dove le gole si alternano a monumentali pareti verticali che condurranno direttamente al ponte Balandino, una terrazza panoramica da cui osservare dall’alto questa meraviglia naturalistica.
A circa 10km di distanza, si incontra l’affascinante Parco Archeo Natura di Fiavé, nelle Valli Giudicarie. Qui originariamente si estendeva l’antico lago Carera, oggi diventato una torbiera da cui emergono i suggestivi resti di abitati palafittacoli preistorici, grazie a cui il sito è stato riconosciuto Patrimonio dell’Umanità nel 2011. Dopo questo viaggio nel tempo in epoche remote, ci si può dirigere verso l’antico borgo trentino di Irone, anche conosciuto come “il borgo fantasma”, vicino a Madonna di Campiglio. Venne abbandonato nel 1600 a causa della peste, rimanendo isolato per secoli e conservando, così, la sua struttura originaria, da poco recuperata per presentare uno spaccato di vita e di storia seicentesca.
Per finire in bellezza questo weekend ricco di avventura, l’ultima tappa a bordo camper sono le Cascate di Valorz, formate dall’omonimo Rio che si tuffa in un maestoso anfiteatro roccioso. Uno spettacolo naturale ineguagliabile e ancora poco conosciuto, raggiungibile dal pittoresco paese di San Bernardo percorrendo un breve sentiero estremamente suggestivo.

Fuga lacustre: tra i laghi vulcanici e i borghi del Lazio

Per chi vive nella Capitale o nel Centro Italia, una delle escursioni estive da organizzare per sfuggire alla caldana della città è quella alla scoperta dei laghi sparsi per il territorio laziale: incantevoli specchi d’acqua dolce balneabili, immersi nel verde della natura e su cui si specchiano affascinanti borghi antichi.
Pronti con costumi da bagno e scarpe da trekking, accendete i motori del vostro camper verso la provincia di Viterbo, che ospita il lago vulcanico più grande d’Europa: il lago di Bolsena, le cui sponde sono punteggiate di diversi camping. La particolare forma ellittica del bacino si estende per 43 chilometri, bagnando le sponde di alcune pittoresche cittadine: Bolsena, Marta, Gradoli, Capodimonte e, dove ci si può fermare anche solo per una breve visita o per fare una gita in barca con bagno verso le isolette di Bisentina e Martana.
Proseguendo verso sud, si raggiunge il Lago di Bracciano, il più famoso fra quelli della regione. Situato nel nord della provincia di Roma, è anch’esso di origine vulcanica e anticamente era conosciuto col nome di Lacus Sabatinus, perché circondato dai Monti Sabatini. Alle sue spalle troviamo le cittadine di Trevignano Romano, Anguillara Sabazia e Bracciano, con l’imperdibile Castello Orsini-Odescalchi, fortezza del XV secolo con 5 torri e dal quale è possibile godere di una vista panoramica mozzafiato. E per gli amanti dello sport, non possono mancare i tanti sport acquatici praticabili sulle acque lacustri o una bellissima passeggiata sul lungolago da percorrere a piedi o in bici.
Ultimo, ma non per bellezza, il Lago Albano, il lago vulcanico più profondo d’Italia. Noto anche come Lago di Castel Gandolfo, è situato poco a sud di Roma, nel territorio dei Castelli Romani e dei Colli Albani. Grazie alla sua vicinanza all’Urbe, è uno dei luoghi più visitati dai turisti desiderosi di passare qualche ora al fresco, per una tappa bagno alternativa o per una gita culturale ai bellissimi giardini delle residenze estive dei Pontefici o ai siti archeologici preistorici e romani dell’area (come, il Villaggio delle Macine o la Villa di Domiziano).

Fuga fluviale e marittima: il Delta del Po e la riviera romagnola

E agli amanti della tintarella al mare, Yescapa propone un fine settimana da dedicare alla costa adriatica, partendo da Venezia o da Bologna in direzione riviera romagnola, passando lungo la strada del Parco Del Delta del Po. Qui, le acque dolci del fiume più lungo d’Italia si incontrano con quelle salmastre in una danza che dà vita a una ricca flora e fauna, un esempio di preziosa biodiversità proclamato Patrimonio Mondiale dell’Umanità nel 1999. Il parco si estende su oltre 66 mila ettari a cavallo fra Emilia-Romagna e Veneto e offre innumerevoli attrazioni come le lagune litoranee, le valli salmastre, gli antichi resti di popolazioni etrusche e romane, mosaici bizantini ed esempi di architettura benedettina ed estense.
Il tour parte dall’Oasi di Punte Alberete, una zona umida di acqua dolce dove è possibile scorgere moltissime specie di piante e uccelli acquatici, che rendono l’area un paradiso per gli amanti della fotografia naturalistica e del birdwatching. Sul lato orientale dell’Oasi, si può passeggiare nel polmone verde di Ravenna: la Pineta di San Vitale, dai circa 1000 ettari di superficie punteggiati da pioppi, querce, lecci e frassini, ammirabile anche in bicicletta o a cavallo, rivolgendosi ai maneggi in zona. Un’altra tappa imperdibile è la Pineta di Classe, un’oasi di tranquillità dove la vegetazione mediterranea si alterna a prati aridi e a bassure allagate da acqua dolce e salmastra. Questo locus amoenus è anche sede dell’imponente Basilica di Sant’Apollinare in Classe, il più grande esempio di basilica paleocristiana oggi conosciuto e Patrimonio dell’Unesco.

Dopo questa full immersion nelle bellezze naturali del ravennate, però, è ora di godersi qualche giornata di meritato relax in spiaggia, esplorando alcuni dei lidi dell’area, come Casalborsetti, Marina Romea, Porto Corsini, Marina di Ravenna, Punta Marina Terme, Lido Adriano, Lido di Dante, Lido di Classe e Lido di Savio, per poi, volendo, allungare ancor più a sud lungo la riviera romagnola, sempre a bordo camper.

Photo by: Foto di Nubia Navarro (nubikini)



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