Tutto quello che devi sapere sugli indici di borsa

Gli appassionati di investimenti e di trading online si affidano spesso a portali che offrono anche del materiale didattico gratuito, per apprendere non solo le basi dell'argomento, ma anche per avere un quadro completo degli argomenti più complessi.
del 11/08/21 -

Gli appassionati di investimenti e di trading online si affidano spesso a portali che offrano anche del materiale didattico gratuito, per apprendere non solo le basi dell'argomento, ma anche per avere un quadro completo degli argomenti più complessi. Tra i temi toccati fin dall'inizio, vi è certamente quello concernente gli indici, di cui fanno parte altri elementi quali obbligazioni e azioni. Ma, innanzitutto occorre essere certi di essersi iscritti al sito giusto, con un broker rigorosamente certificato secondo le norme di legge e monitorato da organi ufficiali come la CONSOB.

Definizione e funzionamento degli indici di borsa

Degli indici di borsa fanno parte numerosi elementi, tra cui le azioni delle principali aziende che le quotano (come, ad esempio, il noto FTSE MIB della borsa di Milano): e, se le azioni sono parte del capitale suddiviso tra gli investitori, le obbligazioni rappresentano invece interessi debitori di eventuali prestiti. Nel momento in cui le componenti dell'indice sono in equilibrio fra loro e si può stabilire una media, si potrà determinare se esso risulta positivo oppure negativo. Naturalmente, nell'ambito degli investimenti, vanno anche distinte le singole voci per capire su quali azioni puntare e quali invece stiano andando meno bene. Per capire che cosa sono gli indici di borsa è possibile visitare il sito Giocareinborsa24.com, dove trovare interessanti approfondimenti in merito che ne spiegano l’importanza nel trading online.

I parametri di calcolo dell'indice seguono due strade differenti: quella geografica, come per il già citato FTSE MIB oppure quella riferibile a uno medesimo settore merceologico. Non solo, ma un indice può essere totalmente dedicato ad azioni e un altro a obbligazioni, in un'ulteriore suddivisione che può risultare estremamente utile. Ovviamente tali suddivisioni sono pensate e create soprattutto da esperti del settore finché non diventano punti fissi nel mondo della finanza e vengono adottati per convenzione: ad esempio, il Nasdaq si riferisce all'area degli Stati Uniti ed è riconosciuto in tutto il mondo.

Come scegliere i migliori broker e cosa offrono

Nella scelta del broker per poter fare trading in base agli indici di borsa, come già accennato occorre fare attenzione alle certificazioni, che dovranno essere ufficiali e ben visibili. Una volta stabilità la professionalità di questa figura fondamentale, si può cominciare a prendere confidenza con gli argomenti studiando il materiale didattico messo a disposizione oppure allenandosi con un conto DEMO. Strumento indispensabile per mettere in pratica quanto appresto, questo conto non prevede l'uso di soldi reali, ma emula perfettamente qualsiasi operazione, anche con le principali azioni quotate in borsa.

Non solo, può essere utile anche il copy trading, che consente agli investitori (sia neofiti che più navigati) di ricopiare le operazioni dei popular investors più celebri che abbiano ottenuto risultati al fine di imparare le loro mosse, concedersi delle possibilità maggiori e tutto senza doversi mettere a studiare meticolosamente i mercati.

Un investimento riferibile ai valori di uno o più indici consente innanzitutto di diversificare le movimentazioni nell'ambito di diverse realtà: ciò significa che, se in generale l'andamento di quel tipo di azienda o delle società collocate in quell'area geografica tende a essere positivo, si avranno buone probabilità di ottenere dei vantaggi. In tal senso, si può scegliere di orientarsi ai fondi comuni d'investimento, ove però si affidano le proprie quote a un investitore comune; scelta meno rischiosa per gli esperti sembra invece essere quella degli ETF, dove è possibile sempre rinegoziare la propria quota e anche a costi minori.

I CFD, infine, sono tra gli strumenti più versatili in assoluto, perché non si riferiscono solo agli indici di borsa, ma anche a svariati altri asset. Chiamati anche contratti per differenza, si basano sulla previsione dell'andamento di un indice, in questo caso: se al rialzo (posizione long) o al ribasso (posizione short). A una previsione corretta, può corrispondere un vantaggio in ciascuno di questi due casi.

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