Sanremo 2011, più un circo che un evento musicale

Il Festival di Sanremo diventa sempre più un circo che un evento dedicato alla buona musica italiana. Regna il gossip sui presentatori dando poca importanza alle canzoni in gara. Un successo che si preannuncia difficoltoso.
del 01/02/11 -

Decisamente troppi gossips e rumors sul Festival di Sanremo. Uno spettacolo che dovrebbe solo dedicarsi alla musica e a i suoi interpreti sta diventando un circo senza pari. Dalle due presentatrici, Elisabetta Canalis e Belen Rodriguez, che a quanto pare disertano ogni giorno sia le prove che le varie conferenze stampa e da un Gianni Morandi che, pieno di lavoro, cerca in ogni modo di nascondere la paura di non suscitare l’interesse dovuto nei confronti dello spettacolo.
Non se ne può più. Recente notizia pare che la “diva” Argentina sia anche incinta, questione che ha creato scompiglio all’interno dell’organizzazione che, da alcune segnalazioni in loco, abbia addirittura suggerito di eliminare la sua presenza durante la kermesse.
Del più famoso paparazzo d’Italia, Fabrizio Corona, stranamente se ne parla pochissimo, forse poiché la sua ultima dichiarazione ammette di non andare assolutamente al Festival per impegni legati al suo lavoro. Farà lo stesso anche il bel George Clooney per la sua Elisabetta? Lascerà il posto in prima fila ad un figurante qualsiasi? Beh su questo staremo a vedere, anche perché risulta molto difficile avvicinare l’attore americano per sapere qualcosa di certo.
Sulle canzoni, artisti, autori e musicisti tutto tace, si sente indubbiamente la mancanza del solito Povia contestatore o del Tricarico troppo diretto… evidentemente per la prima volta dopo tantissimi anni si è deciso di creare un cast di professionisti seri che non salgono sul palco dell’Ariston solo far scrivere articoli chilometrici su riviste di cronaca rosa, basta pensare che poi di queste canzoni così “raccontate” non viene venduta nemmeno l’ombra di un disco.
Lode ai miti Loredana Bertè, Ivana Spagna e Ornella Vanoni che purtroppo mancheranno.
Una dovuta critica va anche alla mancanza di artisti partenopei, dove sono finiti Nino D’angelo, Gigi Finizio, Gigi D’alessio e Sal da Vinci? Ci siamo chiesti il perché non sono stati ammessi dalla commissione? Durante il corso degli anni sono stati gli unici a portare fervore e carisma allo show musicale. Evidentemente si è voluta evitare la classica polemica sui dialetti e sui canoni musicali troppo legati alla cultura regionale, che mio malgrado resta l’unico metodo per rendere popolare un evento. A conti fatti, il Festival rischia di cadere nell’anonimato. Restiamo propositivi solo per il buon nome di Morandi che dovrà sperare soprattutto sui super ospiti, per adesso nemmeno un nome certo, sarà forse per non suscitare invidie? Staremo a vedere… intanto siamo fiduciosi!

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