Recensione Dark Shadows (6.0) Johnny Depp e Tim Burton lontani dai loro fasti

Come dire meglio tardi che mai, si parla ovviamente del film visto questa sera e successivamente recensito per voi, Dark Shadows di Tim Burton, film che sembra aver deluso oltremodo i tantissimi fan che non hanno riempito i botteghini mondiali come soliti fare per altri film di marchio Burtoniano.......
del 05/06/12 -

Come dire meglio tardi che mai, si parla ovviamente del film visto questa sera e successivamente recensito per voi, Dark Shadows di Tim Burton, film che sembra aver deluso oltremodo i tantissimi fan che non hanno riempito i botteghini mondiali come soliti fare per altri film di marchio Burtoniano.

Partiamo dal fatto che in molti potrebbero non conoscere la trama della serie tv da cui questo film è tratto, in pratica siamo negli anni sessanta quando la famiglia Collins comincia a battere i propri colpi nel modo televisivo, vampiri, licantropi, zombie e tant'altro sono racchiusi in un mondo fatto di mistero e perchè no anche di comicità.

Nel moderno Dark Shadows, il regista Burton ha voluto raccontare (a modo suo) la nascita di un mito per tanti dei nostri parenti più in la con l'età; si parte con un amore non corrisposto ed una maledizione che trasforma un uomo in un vampiro. Rinchiuso in una bara per ben 200 anni, al suo risveglio tutto è cambiato ed i suoi antenati risultano abbastanza fuori dalle righe.

Tim Burton si affida per raccontare questo fantasy ad uno scrittore di grandissimo talento quali Seth Grahame-Smith, il quale cerca in tutti i modi di stravolgere la vera anima misteriosa del serial trasformandola in una soap dell'occulto con la famiglia Collins al centro dell'intera trama.

La mano del noto regista di Edward Mani di Forbici, Alice in Wonderland e La Fabbrica di Cioccolato si vede e come, ma questa volta il connubio vincente con Johnny Depp sembra abbastanza opaco e privo di quel mordente che i suddetti film avevano come arma per attirare gente al cinema e soprattutto soddisfarla.

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La realizzazione del personaggio di Barnaba Collins del 2012 era ciò che in molti pensavano fosse il punto cardine della riuscita di Dark Shadows, questa volta però nonostante la presenza di un sempre mitico Johnny Depp, Barnabas è rimasto un'opera incompiuta, un personaggio privo di interesse se non per le poche battute inerenti al cambio di secolo.

La caratterizzazione di personaggi come Willy Wonka, Il Cappellaio Matto e Edward Mani di Forbici è stata alla base del grandissimo successo di Tim Burton, un successo che gli ha sempre permesso di creare intorno al personaggio principale un mondo fantastico e pieno di mistero, Barnabas manca proprio in quello, essendo privo di quel fascino giusto per appassionare il pubblico.

Difficile capire come Tim Burton abbia voluto improntare il suo Dark Shadows, nato come horror e trasformato successivamente in un family movie con un leggero tocco dark, a sottolineare la poca voglia di mistero e horror del regista ci pensano le innumerevoli gag comiche, il risultato finale diverte senza dubbio, ma da anche una sorta di smarrimento che alla lunga sembra stancare il pubblico.

Ciò che funziona in Dark Shadows è di sicuro l'ottimo cast formato da attori del calibro di Johnny Depp, Eva Green, Michelle Pfeiffer, Chloe Moretz e Helena Bonham Carter, tutti meritevoli di una lode sopra ogni dubbio.
Per Depp il tempo passa, ma il suo talento trasformista è sempre più grande, in questo caso deve combattere contro un personaggio come Barnabas che non ha molto appeal sul pubblico, ma lui fa del suo meglio per regalare il suo charme reale e allo stesso tempo unico.

Parlare di bellezza per Eva Green in Dark Shadows sembra un vero e proprio eufemismo, la splendida villain trasuda sensualità e pericolo in ogni suo movimento o smorfia del viso, non a caso risulta essere oltre che una delle attrice più belle in assoluto anche una delle più talentuose con una carriera sempre sulla cresta dell'onda, una carriera lanciata vi ricordo dal nostro Bernardo Bertulucci.

Ottimo il ritorno al cinema che conta per la sempreverde Michelle Pfeiffer, la sua assenza in questi anni ha lasciato un vuoto che vien riempito soltanto dalla sua eterna femminilità, caratteristica che in questo personaggio forte come quello di Elizabeth Collins Stoddard risulta essere essenziale e completato solo da un fascino che non tramonta mai.

Brevi, ma pur sempre importanti, sono i giudizi positivi sulla talentuosa Chloe Moretz e l'immancabile per i film di Burton, Helena Bonham Carter.

Nell'ultima recensione dedicata a Men in Black 3 mi son trovato a descrivere la rappresentazione della location nel passato in un modo abbastanza negativo, in Dark Shadows questo appunto ahimè deve essere riconfermato, il dato più rappresentativo del salto all'indietro nel tempo è sottolineato dalla presenza di hippie, auto datate e poc'altro con il risultato di non sembrare mai realistico il racconto di un epoca passata.

Un piccolo cenno va fatto al dettaglio degli effetti speciali che chiaramente non erano l'aspetto fondamentale di Dark Shadows, ma che per quel poco che servivano sono stati di estrema qualità e buona fattura, molto particolare l'atto amoroso per le mura tra Barnabas e Angelique, per il resto brilla come sempre un perfetto make up (tocco di classe del marchio Burtoniano).

In conclusione posso affermare che Dark Shadows di sicuro non ha una forza tale da entrare tra le migliori opere di Tim Burton, risulta piacevole, a volte divertente, ma mai sembra essere quel film assolutamente da non perdere.
Vedere Johnny Depp trasformarsi ancora una volta in un nuovo personaggio è sempre un piacere, il grande cast riempe una serie di buchi sceneggiativi che purtroppo fanno di Dark Shadows un divertente film per famiglie con una trama più che scontata e nient altro.

Frenck Coppola



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