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Parla il papà della prima Xbox: "Negli ultimi anni ci si è adagiati sugli allori"

Le dichiarazioni di Nat Brown, uno degli ingengeri coinvolti nella creazione della prima Xbox, riguardanti gli ultimi anni della piattaforma targata Microsoft, le cui vendite ultimamente non sono state esaltanti
del 13/02/13 -

Se qualcuno dovesse chiedermi cosa penso dell’ultima console Microsoft, risponderei che è stata un’ottima e da ma sfruttatissima piattaforma, ma che è palesemente un progetto a cui la sua stessa mamma ha tagliato la spina già nel 2009. Dove sono le esclusive? Dove il supporto a Kinect? Dove investimenti e lungimiranza per permettere a Xbox 360 di trainare il suo successore nel difficile e sempre più competitivo mercato del gaming? Può il solo Judgement supportare gli ultimi mesi di vita della macchina?

In ogni caso io sono un cretino qualsiasi, a cui un altro cretino (simpaticamente eh!) ha dato la possibilità di buttare giù due righe su un blog piuttosto seguito. Diverso è il “peso” della voce di Nat Brown, uno degli ingegneri coinvolti nella creazione della prima Xbox nel 1999, che si è scagliato violentemente contro le strategie del colosso di Redmond.
In un articolo al vetriolo apparso sul suo blog personale, dall’esplicativo titolo “Stupid, Stupid Xbox!!“, il buon Nat ha infatti espresso tutta la sua preoccupazione per le scelte operate negli ultimi anni da Microsoft, scelte che di riflesso potrebbero abbattersi anche sul non ancora annunciato Durango.

“Gli ultimi cinque anni, e in particolare l’ultimo, sono stati semplicemente dolorosi da guardare. Ci si è adagiati sugli allori, si è fallito nell’innovare e si è fallito nel capitalizzare le novità come Kinect. Vantarsi del successo strategico e di marketing, quando in realtà si sta solo traendo vantaggio dai fallimenti dei propri concorrenti (sì, Sony, Nintendo – voi siete, mi spiace dirlo, dei fallimenti). Una completa mancanza di comprensione strategica della lunga battaglia per la conquista del salotto di casa.”

E continua:
“Come suo solito Microsoft si è rovinata da sola stringendo partnership con grosse aziende nel campo dei media ormai morenti, mentre il loro prodotto principale – che possiamo vedere come la loro città – è in fiamme, e i loro soldati, cioè i loro sviluppatori, sono stanchi e demotivati, e i canali di rifornimento sono interrotti.”
Secondo Brown l’azienda dell’ormai ex Bill Gates ha mandato in malora anche la collaborazione con gli sviluppatori indipendenti:
“Microsoft, sei un’idiota per avere ceduto non solo gli sviluppatori indie, ma anche un’intera generazione di fedeli ragazzini che adesso sviluppano giochi per i dispositivi delle altre aziende.”

La chiusura di questo pezzo condito di veleno e buon senso è poi particolarmente incisiva, concentrandosi sulla questione del presunto blocco ai giochi usati, affrontata nelle ultime ore anche dai capoccia di GameStop:

“Dato che due aspetti fondamentali come l’esperienza degli utenti e il contenuto indie non sono neanche lontanamente a posto, e mi aspetto grandi investimenti futuri nei contenuti interattivi, e considerate anche mosse cretine come le misure anti-usato o l’aumento delle protezioni nel ramo mobile e nei tablet, predico un enorme fallimento e grandi perdite monetarie. E ciò mi rattrista, perché non c’è nessun motivo che il progetto fallisca, anche se è stato gestito in modo ridicolo negli ultimi 5 anni. Xbox ha solo bisogno di qualcuno con un po’ di cervello e la seria intenzione di sistemare i propri asset a livello tattico prima di andare prepotentemente avanti con la promessa di un Xbox in ogni salotto, connesso con ogni schermo di casa.”

E voi, Insider, come la vedete? Pensate che l’avvelenato ingegnere abbia ragione da vendere?



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