‘La Bohème’ dalla Parigi del 1830 ai giorni nostri una storia senza tempo

In scena dal 16 al 20 gennaio nel rinato Teatro Petruzzelli di Bari, l’opera di Giacomo Puccini “La Bohème”, ha aperto la stagione d’opera della Fondazione Petruzzelli 2010. La Bohème uno dei melodrammi più conosciuti e amati dal pubblico, soprattutto quello giovanile, perché in essa si riconosce nei vari personaggi.
del 20/01/10 -

Un’opera ambientata nella Parigi del 1830, ma per molti versi riporta una storia che non ha tempo, perché potrebbe benissimo essere dei nostri giorni.

Racconta la storia di quattro giovani amici (possiamo sostenere che la parola chiave di tutta l’opera è proprio l’amicizia più che l’amore), quattro giovani universitari (Rodolfo, Marcello, Schaunard e Colline) sempre in bolletta e che vivono in una grigia soffitta nel quartiere Latino di Parigi, ma tutto questo non smorza la loro allegria e spensieratezza.

Burloni, autoironici i quattro giovani di colpo sono costretti a maturare davanti ad un evento tragico, la morte dell’amica Mimì.
L’egoismo individuale lascia il posto alla partecipazione di un dolore, così la civettuola Musetta decide di impegnare i suoi gioielli per chiamare un medico; Rodolfo, l’ amante di Mimì, tenta di scaldargli le mani gelide; Marcello compra un cordiale per alleviarle il dolore; Colline va ad impegnare la sua vecchia “zimarra” al monte di pietà per procurarsi qualche soldo per poter dare conforto alla povera Mimì ed invita Schaunard ad accompagnarlo per lasciare da soli i due amanti.

La fine è tragica e la musica di Puccini come non mai, in quest’opera anticipa tutte le emozioni e l’orchestra della Fondazione Petruzzelli diretta dal Maestro Antonino Fogliani ha ben saputo trasmetterle, eseguendo fedelmente la partitura di Puccini. Partitura piuttosto laboriosa, ammesso dallo stesso Puccini che ha apportato numerose modifiche durante la lavorazione.

L’opera ha lo stesso titolo di un omonimo spettacolo di Ruggero Leoncavallo, con cui Puccini ingaggiò una sfida, ma è ispirato al romanzo di Henri Murge “Scene de la vie de Bohème”.
L’ opera consta di quattro quadri, ben rappresentati dallo scenografo e costumista barese Tommaso Lagattolla.

Si passa dalla sala pranzo di una grigia soffitta, alla vivacità del Quartiere Latino con le sue vie che confluiscono in un piazzale, dove ad un lato c’è il Caffè Momus, alla barriera d’Enfer in una rigida giornata di inverno, alla spoglia camera da letto della soffitta.
Belle le scenografie, magnifici i vestiti dove niente è stato lasciato al caso. Allo stesso Lagattolla dispiace che molti del pubblico stando seduti lontano dal palcoscenico non potranno ammirare i particolare degli abiti, dei cappellini, tutti disegni unici e dove alla base c’è una lavoro storico, di ricerca e molto certosino anche sartoriale. Ma come lui stesso ammette “non lo potranno vedere ma sentiranno il profumo della professionalità”.

A dar vita al personaggio di Mimì saranno Donata D’Annunzio Lombardi (16-18-20 gennaio 2010) ed Erika Grimaldi (17-19 gennaio 2010). Rodolfo sarà interpretato da Vittorio Grigolo (16-18-20 gennaio 2010) e Giuseppe Talamo (17-19 gennaio 2010). Nel ruolo di Musetta canteranno Manuela Bisceglie (16-18-20 gennaio 2010) e Teresa Di Bari (17-19 gennaio 2010) in quello di Marcello Dalibor Jenis (16-18-20 gennaio 2010) e Alessandro Battiato (17-19 gennaio 2010). Collin avrà la voce di Deyan Vatchkov.

Maestro del Coro della Fondazione Petruzzelli Franco Sebastiani, maestro del Coro di Voci Bianche del Conservatorio Niccolò Piccinni di Bari Emanuela Aymone.
Regia di Boris Stetka.

Anna deMarzo



Licenza di distribuzione:
INFORMAZIONI SULLA PUBBLICAZIONE
PUGLIALIVE.NET
Responsabile account:
Egidio Magnani (Responsabile pubblicazioni)
Contatti e maggiori informazioni
Vedi altre pubblicazioni di questo utente
© Pensi che questo testo violi qualche norma sul copyright, contenga abusi di qualche tipo? Contatta il responsabile o Leggi come procedere
Stampa ID: 80384