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Intervista al Direttore Generale di HSM Italia, Dott. Fernando Tasco

La quarta edizione italiana dell’esclusivo appuntamento annuale per la business community si è tenuta nel cuore di Milano il 23 e 24 ottobre. Michael Porter e Alan Greenspan tra i big riuniti da HSM per affrontare i temi cruciali per il futuro dell’economia e del business mondiale. Hamleto.it ha parlato con il Direttore generale, dott. Tasco dei risultati e gli High-lights dell'evento
del 06/11/07 -

Il World Business Forum è il più importante evento dedicato alla business community che riunisce, ogni anno, i leader mondiali dell’economia e del management per studiare e valutare gli ultimi trend, nonché condividere le esperienze maturate in differenti aree e settori.

1. Dott. Tasco, in Qualità di Direttore Generale di HSM Italia, organizzatore dell’evento, come si è svolta questa quarta edizione, quali erano secondo lei gli High-lights dell’evento?

Siamo molto soddisfatti perché l’evento si è ormai confermato un appuntamento irrinunciabile per oltre 3.000 middle e top manager del nostro paese ma non solo, considerata la forte presenza di executive da Germania e Svizzera. C’è stato un grande entusiasmo intorno a Kevin Roberts, Clayton Christensen, Ray Kurzweil, ma anche tanta attenzione alle parole di due “veterani” della politica e dell’economia come Colin Powell e Alan Greenspan.

2. Quali sono le novità e i trend più spiccati dal mondo Manageriale o dai vari settori dell’economia mondiale che sono emersi da questo appuntamento?

Per sintetizzare quanto emerso in questi due giorni ecco alcuni elementi che ogni manager dovrebbe sempre tenere a mente: l’importanza di una strategia chiara e condivisa, necessaria al raggiungimento dei propri obiettivi, la capacità di parlare al cuore dei clienti e di creare dei brand dal forte richiamo emozionale (i lovemark di Kevin Roberts), il bisogno di una leadership efficace e ardita in qualsiasi ambito si lavori (i consigli sono arrivati da Colin Powell), il coraggio dell’innovazione - da perseguire nonostante le immancabili avversità, la necessità di coltivare la creatività a tutti i livelli organizzativi per ottenere risultati sempre migliori. Occorre infine porre una grande attenzione all’evoluzione dell’economia mondiale e degli equilibri strategici internazionali per comprendere - e se possibile prevedere - i cambiamenti grandi e piccoli che irrimediabilmente influenzeranno il business di tutti noi.

3. Quali erano le quote di partecipazione all’evento tra il management italiano e quello internazionale (degli altri paesi). E le quote degli executive che ritornano al WBF?

Le presenze straniere quest’anno hanno raggiunto circa il 10%. I ritorni riguardanti il World Business Forum sono molto positivi e un numero tra tutti spiega chiaramente il successo di questo evento



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