“Il Signor Diavolo”, l'ultimo film di Pupi Avati
Dopo le anteprime a Bologna e alla Première del Ravenna Nightmare Film Fest
il regista bolognese ha presentato il suo ultimo film “Il Signor Diavolo” al Cinema Giardino di Riccione.
del 27/08/19 - di Maura Capanni
“Il Signor Diavolo” , l'ultimo film di Pupi Avati .
Dopo le anteprime a Bologna e alla Première del Ravenna Nightmare Film Fest
il regista bolognese ha presentato il suo ultimo film “Il Signor Diavolo” al Cinema Giardino di Riccione.
il ritorno del regista bolognese al genere horror, dopo Zeder, La Casa dalle finestre che ridono e L’arcano incantatore.
Pupi Avati, regista, sceneggiatore, scrittore e produttore cinematografico, è uno dei maggiori protagonisti del panorama artistico e cinematografico italiano di oggi, che, periodicamente torna a cimentarsi con il cinema horror dando vita a quello che viene considerato il gotico padano: un cinema dell’orrore intimo e personale, che denuncia la tragicità del presente e rimpiange un passato ormai perduto.
ma Avati non si ferma qui: la sua idea è quella di una saga intera sul tema del "male" come ha dichiarato ai microfoni di MyMovies.
idea è quella di una saga intera sul tema del "male". L'ha dichiarato lui stesso ai microfoni di MyMovies.
"Intendo fare il seguito di questo film, e anche il seguito del seguito. Il signor Diavolo potrebbe essere la cellula di partenza di una sorta di saga, ambientata in quelle terre, con il male come assoluto protagonista. Quindi non ho intenzione di dire in anticipo cosa ci riserva la madre di Emilio".
Oggi più che mai, secondo Pupi Avati, è importante parlare del male e del demonio,:
"Il Diavolo è nel presente. E' nella gente che non ha passato, che non coltiva la cultura dei suoi antenati, che non conosce più le tradizioni, che non studia i classici. Diabolica è una classe dirigente pressapochista che vede solo il presente, che non è ancorata a radici e non ha prospettive a lungo termine"."Ho intenzione di fare il seguito di questo film, e anche il seguito del seguito. Il signor Diavolo potrebbe essere la cellula di partenza di una sorta di saga, ambientata in quelle terre, con il male come assoluto protagonista. Quindi non ho intenzione di dire in anticipo cosa ci riserva la madre di Emilio".
Oggi più che mai, secondo Pupi Avati, è importante parlare del male e del demonio
"Il Diavolo è nel presente. E' nella gente che non ha passato, che non coltiva la cultura dei suoi antenati, che non conosce più le tradizioni, che non studia i classici. Diabolica è una classe dirigente pressapochista che vede solo il presente, che non è ancorata a radici e non ha prospettive a lungo termine".
*Roma 1952. Furio Momentè, ispettore del Ministero di Grazia e Giustizia, viene inviato a Venezia per risolvere una delicata questione. Un ragazzo ha ucciso un coetaneo convinto di uccidere il diavolo. L’obiettivo dell’ispettore è quello di evitare la deposizione di un prete e di una suora nel procedimento penale in corso. Iniziate le indagini, Montanè verrà immischiato in delle trame oscure e complesse, ma ciò che verrà alla luce sarà molto più agghiacciante di quanto immaginasse.
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