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Humus: l’ambrosia delle piante prodotta dai lombrichi

Tutti quanti abbiamo una piantina in casa ma non tutti sappiamo davvero come prendercene cura, per questo ci sono un sacco di trucchi che ci possono aiutare
del 16/09/20 -

La millenaria sapienza contadina conosce bene l’utilità di concimare la terra e per arricchire il terreno e aiutare la crescita delle piante, i contadini tradizionalmente utilizzavano vari metodi. Ad esempio si bruciavano le sterpaglie, per raccogliere la cenere e disperderla nei campi. Oppure si distribuiva il letame, un tempo anche umano, nei campi lasciando che piogge, microrganismi, insetti e lombrichi lo scomponessero in sostanze utili per le piante.

Trattandosi di una conoscenza essenzialmente pratica, i contadini di un tempo non avevano la consapevolezza scientifica del processo di umificazione. Il processo cioè, con cui la materia organica naturalmente degrada e diventa humus.
Il mestiere di lombrico

Certamente però potevano apprezzare il ruolo chiave che i piccoli lombrichi svolgevano nella sua creazione. I voraci animaletti (si calcola che in condizioni ideali 100.000 lombrichi possano processare 100kg di materiale organico al mese) infatti divorano terra, letame e materie organiche in grandi numeri e lasciano dietro a sé un materiale estremamente nutritivo per le piante.

L’Humus di lombrico, o Vermicompost, ha infatti delle proprietà che lo rendono particolarmente gradito in agricoltura. A livello chimico è ricchissimo di azoto e soprattutto carbonio, elementi importantissimi per la crescita vegetale. È poi dotato di una struttura soffice e porosa, che è tanto facilmente penetrabile alle radici delle piante, quanto particolarmente adatta a trattenere l’acqua e l’umidità.

E non finisce qui. In natura infatti i lombrichi mangiando e processando la materia organica di fatto setacciano il terreno, portando i materiali più pesanti o grandi che non possono processare (sassi, ossa, grossi rami) verso il basso e lasciando negli strati superficiali i propri preziosi scarti. Inoltre, con i loro tunnel contribuiscono a favorire la penetrazione di aria e acqua nel terreno.

Fertilizzanti naturali e fertilizzanti chimici

Oggi, nell’epoca dei concimi chimici, il paziente lavoro dei lombrichi sta tornando ad essere apprezzato. Aziende come Conitalo hanno fatto della vermicoltura e della produzione di humus di lombrico il loro core business e della rinuncia a pesticidi e fertilizzanti la loro bandiera.

I concimi chimici infatti, sebbene abbiano il merito di aver aumentato in maniera esponenziale la resa agricola, sono responsabili di numerosi problemi ambientali come la proliferazione dannosa delle alghe in laghi e mari.

Per contro, l’humus di lombrico o vermicopost, essendo completamente naturale non presenta rischi legati alla eventuale dilavazione nella falda acquifera e garantisce comunque un notevole aumento della resa agricola (si è calcolato un aumento del 100% della resa sulle piante orticole).

L'Humus di lombrico, chiamato anche black magic dagli Americani, è considerato uno dei concimi più efficaci e meno dannosi per curare le nostre piante. La scoperta di nuovi metodi ci sta portando sempre di più ad adottare soluzioni che possano portare benefici anche a lungo termine.



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