Esaurimento lavorativo: sindrome burnout

Il dott. Angelo Rega psicologo e psicoterapeuta risponde ad alcune domande in riferimento a uno dei disturbi più comuni tra i lavoratori: stress da esaurimento lavorativo meglio conosciuto come Sindrome burnout. Sintomi, cause e rimedi.
del 27/01/16 -

Chi si trova ad affrontare un particolare momento di stress in ambito lavorativo può essere colpito da un malessere che porta con sé una serie di manifestazioni e che viene definito “sindrome da esaurimento o stress lavorativo”.
Il Dott. Angelo Rega psicologo e psicoterapeuta ha risposto ad alcune domande per approfondire questa tipologia di stress che colpisce sempre più lavoratori.

Cos’è innanzitutto la sindrome da esaurimento lavorativo?

Questo malessere viene più propriamente definito “sindrome burnout” e letteralmente significa “bruciati dal lavoro”. E’ un disagio psicofisico che colpisce chi vive un particolare momento di stress che lo vede perennemente affaticato, logorato dal lavoro e poco produttivo. Il soggetto in questione ha difficoltà a reagire alla situazione lavorativa vissuta in maniera molto stressante.

Quali sono le professioni più colpite da questa sindrome?

La sindrome da esaurimento lavorativo interessa professionisti impegnati in attività interpersonali, le cosiddette professioni d’aiuto come medici, insegnanti, assistenti sociali o poliziotti ma anche familiari che assistono i propri malati in casa.

Quali sono i sintomi?

Il paziente affetto da questa sindrome più che da una stanchezza costante è continuamente accompagnato da disturbi fisici, psicologici e interpersonali. Insonnia, dolori muscolari, fatica cronica, disturbi gastrointestinali, problemi con il ciclo mestruale. A questo si aggiunge una diminuzione della qualità e produttività del lavoro, bassa autostima, conflitto con i colleghi, sentimento di frustrazione.

Quali sono le cause e i possibili rimedi?

Può succedere che questi sintomi inizino a mostrarsi quando il soggetto trova difficoltà a rispondere ad un’eccessiva richiesta di lavoro, quando gran parte della propria giornata è oberata da impegni lavorativi oppure quando non ci si sente valorizzati per quello che si fa nonostante gli sforzi continui.



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