Chi è il programmatore informatico e di cosa si occupa?

Prospettive di un lavoro in perenne evoluzione.
del 14/12/22 -

Le potenzialità che oggi ci offre l’informatica sono strabilianti, bastano pochi minuti ed un dispositivo in grado di connettersi alla rete che possiamo ordinare cibo, pianificare spostamenti, visitare luoghi lontani, conoscere nuove persone o semplicemente accedere alle notizie in tempo reale. I nostri smartphone non solo ci connettono con le persone che amiamo ma ci mettono a disposizione applicazioni per ogni nostra esigenza, dall’intrattenimento alla finanza ai servizi di cloud storage. Eppure, dietro ogni sito, applicazione, videogame si cela il lavoro di uno o più programmatori informatici.

Iniziato negli anni ‘40 il lavoro di programmatore informatico è diventato fondamentale oggi svolgendo compiti che vanno dal progettista di applicazioni multimediali al web design, dalle applicazioni per le aziende, ai videogiochi. Da molti anni ormai il numero di richieste di profili con alte competenze digitali è in costante aumento, in particolare è molto alta la richiesta di sviluppatori ed esperti di cyber security. Non stupisce quindi che anche il numero di giovani intenzionati a formarsi da programmatore informatico sia in costante crescita. Questa certamente è un’ottima opzione professionale per tutti coloro che hanno una profonda predisposizione per le materie scientifiche, per i processi logici e per la matematica. Questo articolo vi aiuterà a scoprire le caratteristiche di questo mestiere, dalle competenze necessarie alle domande specialistiche del mercato del lavoro.

Il programmatore informatico

Il programmatore lavora dal pc, spesso da casa. Durante la sua attività scrive e testa i codici informatici in grado di consentire il corretto funzionamento di applicazioni e software. Questi professionisti sono in grado di utilizzare diversi codici per creare i propri progetti. I linguaggi di programmazione più diffusi sono: C; Python; C++; Visual Basic; JavaScript; PHP; Swift.

Le specializzazioni più richieste

Sono sempre più le aziende che richiedono programmatori. I settori più coinvolti nella digitalizzazione dei propri servizi sono: social media, intelligenza artificiale, finanza, design, sanità, agricoltura, vendita al dettaglio. Soprattutto quest’ultimo assorbe moltissimi lavoratori. La quota di prodotti venduti tramite e-commerce infatti cresce di anno in anno e sempre più aziende cercano specialisti per vendere i propri prodotti online ad un pubblico sempre più grande. Non solo i grandi colossi della distribuzione come Amazon sono interessati ad assumere programmatori ma anche piccole e medie imprese.

Le competenze

Ma quali sono le competenze più richieste oggi ai programmatori? Al primo posto troviamo quelle dei professionisti della sicurezza informatica. Proteggere le proprie banche dati e le proprie informazioni sensibili dall’attacco degli hacker è una delle priorità per tantissime aziende. Altra importante mansione è quella dello sviluppo e progettazione di nuovi programmi e software. Negli ultimi anni ha avuto un forte impulso anche la ricerca legata alla creazione di intelligenze artificiali in grado di svolgere compiti complessi e di semplificare il lavoro umano. Tra le competenze più richieste ci sono quelle che riguardano la gestione dei social media, in particolare per ciò che riguarda la raccolta e l’interrogazione dei metadati.

Le skill consigliate

Ai programmatori sono richieste una serie di abilità non sempre legate direttamente agli aspetti tecnici di questo lavoro. Un buon programmatore non solo deve essere abile nella codifica di algoritmi e nella scrittura di programmi informatici ma deve anche possedere una serie di abilità trasversali che vanno dal problem solving all'adattabilità. La maggior parte degli informatici lavora in ambienti di lavoro di squadra ed è quindi necessario avere competenze umane come pazienza, collaboratività e flessibilità.

Come diventare programmatore

Arrivati a questo punto vi starete chiedendo: come si diventa programmatori informatici? Quali sono i percorsi formativi possibili? Vi sono diverse possibilità. Una prima opzione è la laurea. Sono numerose le università che consentono di accedere a questa professione, spesso però i soli corsi accademici non bastano a diventare professionisti; molti laureati decidono così di continuare gli studi specializzandosi con master in informatica. La laurea consente di trovare lavori meglio retribuiti ma non è indispensabile. Moltissimi programmatori si sono formati frequentando corsi di specializzazione online o in presenza. Poiché è un lavoro in perenne mutamento ogni buon programmatore è disposto ad aggiornarsi di continuo con la lettura di libri, articoli, con la fruizione di video e podcast e con la partecipazione a webinar online.

Licenza di distribuzione:
INFORMAZIONI SULLA PUBBLICAZIONE
Freeonline
Responsabile account:
Diana Cecchi (Capo redattore)
Contatti e maggiori informazioni
Vedi altre pubblicazioni di questo utente
© Pensi che questo testo violi qualche norma sul copyright, contenga abusi di qualche tipo? Contatta il responsabile o Leggi come procedere
Stampa ID: 370580