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Calo delle nascite in Italia: quali sono le vere ragioni?

In Italia, in linea con il resto dell’Europa, si registra un calo notevole nelle nascite e questo dato sembra che peggiori sempre di più di anno in anno. Quali sono le motivazioni che possono spiegare questo drastico calo delle nascite in Italia? Scopriamolo in questa guida dedicata.
del 10/07/18 -

Calo delle nascite in Italia? Quali sono le vere ragioni?Secondo i dati ISTAT del 1˚ gennaio 2018, le donne in media partoriscono intorno ai 31,8 anni ed hanno un numero di figli pari a 1,34. Questo dato, inoltre, è parzialmente innalzato dalle nascite che si hanno nelle famiglie con almeno uno dei due partner straniero. In Italia, in linea con il resto dell’Europa, si registra un calo notevole nelle nascite e questo dato sembra che peggiori sempre di più di anno in anno. Quali sono le motivazioni che possono spiegare questo drastico calo delle nascite in Italia? Scopriamolo in questa guida dedicata.

Calo delle nascite: le vere motivazioni alla base del cambiamento socio-demografico

La struttura socio-demografica dell’Italia e di tutti i Paesi industrializzati sta subendo di anno in anno cambiamenti di non scarsa importanza che costringono i Policy Maker e gli studiosi a riflettere sulle conseguenze economiche e sociali (sistema previdenziale, welfare, sanità, etc.). Ma quali sono invece le possibili cause e motivazioni? Cerchiamo di enuclearle di seguito.

1. Precarietà lavorativa
Tra le principali motivazioni del calo delle nascite troviamo la difficoltà nel trovare una stabile occupazione e situazione lavorativa che assicuri un’indipendenza economica. Molte professioni sono attualmente sottopagate o comunque precarie e, prima di pensare ad avere dei figli, è necessario arrivare a guadagnare uno stipendio adeguato. Si tratta di un obiettivo che solitamente richiede molti anni e che viene raggiunto in età più avanzata, quando la fertilità è ridotta.

2. Cambiamento del ruolo della donna
Fino a qualche decennio fa si riteneva che nella società la donna dovesse rivestire principalmente il ruolo di moglie e di madre: sposarsi ed avere dei figli era considerata la normalità ed era la strada scelta dalla totalità delle donne o quasi. Al giorno d'oggi, invece, la maternità è considerata una delle scelte possibili. Alcune donne dichiarano di non volere figli e chi decide di diventare mamma, molto spesso, rimanda la maternità in virtù del fatto che preferisce dedicarsi prima allo studio e alla carriera. Non è raro, poi, che la tendenza a rimandare possa trasformarsi in una “trappola”: quando ci si decide ad avere figli è oramai troppo tardi!

3. Politiche sociali inadeguate
Il cambiamento del ruolo della donna nella società richiede un cambiamento delle politiche sociali che non sempre risulta essere adeguato; infatti, rispetto al passato, oggi una quota sempre più crescente della popolazione femminile lavora e non ha la possibilità di dedicarsi a tempo pieno alla prole. Pertanto, si deve fare riferimento ai nonni oppure agli asili che, molto spesso, possono presentare anche orari inconciliabili con quelli lavorativi. Anche quando i bambini crescono ci sono molti problemi di tipo organizzativo: si pensi alle difficoltà che una donna può incontrare nell’accompagnare i figli in ogni attività extrascolastica (attività sportive).

4. “Eterna” adolescenza
Un altro motivo per il quale si registra un calo drastico nelle nascite riguarda il fatto che i giovani di oggi spesso sono degli “eterni” adolescenti che vogliono divertirsi e godersi la vita senza responsabilità; infatti, anche quando si raggiungono i 35-40 anni si preferisce rimandare il momento in cui diventare genitori e mettere su famiglia Questa tendenza ad assumersi poche responsabilità si riscontra anche nel modo di vivere il rapporto di coppia: rispetto al passato, oggi si è molto più inclini ai tradimenti, a non sposarsi e a preferire la convivenza sotto lo stesso tetto.

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Jacqueline Facconti (Articolista)
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