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Airbag non funzionante: chi risarcisce i danni?

Lesioni causate dal malfunzionamento degli airbag: a chi chiedere il risarcimento?
del 05/09/19 -

Chi risponde del difetto di funzionamento dell’airbag. Di certo, se l’automobilista ottiene l’integrale ristoro del danno dall’assicurazione o dal proprietario della strada (ad esempio il Comune), in quanto responsabile per le insidie stradali come una lastra di ghiaccio o una buca, non potrà chiedere anche il risarcimento alla società produttrice del veicolo.
La Cassazione ha, infatti, più volte spiegato che la richiesta di risarcimento non può essere moltiplicata; diversamente, si finirebbe per ammettere la possibilità di lucrare sugli incidenti, cosa inaccettabile con la funzione di ristoro che l’indennizzo ha.

La legge (Art. 3, comma 3, d.P.R. n. 224/1988) stabilisce che, per il risarcimento dei danni causati dal prodotto, viene considerato produttore anche colui che si presenta come tale «apponendo il proprio nome, marchio o altro segno distintivo sul prodotto». Di solito, a livello internazionale i marchi sono registrati dalla società capogruppo per poi essere utilizzati da tutte le società che ne fanno parte. Ma, venendo al caso in esame, non si può ritenere che la società distributrice in Italia del veicolo sia da considerare come produttore.

Dunque, non è possibile equiparare il distributore in Italia al produttore dell’autovettura che resta la capogruppo. Solo quest’ultima è responsabile del difetto di funzionamento degli airbag e tenuta, pertanto, a risarcire il proprietario che si sia infortunato.
La Corte conclude, dunque, affermando il seguente principio: l’apposizione del marchio sull’automobile da parte della società (distributrice in Italia) “consociata” di un gruppo internazionale non prova la proprietà del marchio stesso e, di conseguenza, essa non può essere considerata produttrice del veicolo in questione. Essa, pertanto, non risponde degli eventuali danni al conducente.

Il produttore si esonera da ogni colpa solo se dimostra che l’unica causa del danno è stata la condotta dell’automobilista e che, quindi, anche se correttamente funzionante, l’airbag non lo avrebbe comunque salvato.
Per stabilire per quanto tempo dura la responsabilità del venditore (la concessionaria) e del produttore (la casa automobilistica) in caso di mancato funzionamento dell’airbag, bisogna leggere il libretto di manutenzione del veicolo consegnato all’automobilista: in esso viene specificato dopo quanto tempo è consigliabile sostituire l’airbag (di norma dopo massimo quindici anni).

Sintesi articolo pubblicato sul sito laleggepertutti.it



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