6 tecniche semplici per rendere il tuo blog SEO-friendly

Sempre più aziende e persone, negli ultimi anni, hanno iniziato a pubblicare i propri pensieri, consigli ed esperienze sul web, creando e cercando di dare visibilità al proprio blog: oggi vi diamo 6 consigli su come migliorare i risultati di posizionamento su Google dei vostri articoli, per evitare di parlare in una stanza completamente vuota!
del 29/04/20 -

Mai come in questo momento storico, cercare di essere presenti sul web con contenuti utili e di qualità può rivelarsi determinante per il tuo business: è prevedibile, infatti, che il distanziamento sociale e lo smart working finiranno per incrementare i contatti in forma digitale (chat, email, video-chiamate) a discapito del contatto umano. Ed il veicolo principale di nuovi contatti digitali resta il motore di ricerca, motivo per il quale se abbiamo qualcosa di interessante da dire, dobbiamo fare in modo che qualcuno ci ascolti: la visibilità che i nostri contenuti riusciranno a ritagliarsi su Google diventa fondamentale. E parliamo di visibilità organica, a meno che tu non intenda pagare Google per far leggere il tuo blog…

1. Incrementa la velocità di caricamento

Questa regola vale, tendenzialmente, per qualsiasi sito web (anche se poi ci sono agenzie che ne “abusano”, scaricando sui propri clienti le responsabilità di un cattivo posizionamento organico), ma in modo particolare per un blog: Google infatti identifica in modo chiaro l’intento di ricerca dell’utente, e trattandosi di richieste di approfondimento guarda molto al “sodo” e poco all’estetica. La pagina richiesta dovrà quindi caricarsi in tempi molto rapidi, evita quindi:

- di caricare troppe immagini o troppo pesanti, è solitamente sufficiente un’immagine di media risoluzione e ben ottimizzata
- di pubblicare banner pubblicitari o pop-up vari che potrebbero appesantire la pagina
- video o slideshow in autoplay

Dai la massima priorità al contenuto testuale, posticipando eventualmente il caricamento di CTA varie (es. iscrizione a newsletter) e se possibile anche dei contenuti multimediali

2. Dai importanza ai link interni

E’ pressochè sicuro che gli articoli del tuo blog condividano alcune tematiche, trattandole magari in merito a differenti aspetti e sfumature, o semplicemente “a puntate”: è buona cosa creare dei collegamenti interni che rimandino ai contenuti complementari, sia da un punto di vista di user experience (l’utente è guidato ed è in grado di ricevere informazioni complete ed esaustive senza mettersi a cercare i vari articoli) che come ottima pratica SEO, proprio perchè la UX è un parametro che Google tiene estremamente in considerazione. I link ad altri articoli possono anche essere più di uno per ogni post, tuttavia ricorda di rispettare il concetto di inerenza, non esagerare nella quantità per evitare di confondere l’utente e cerca di evitare link a contenuti esterni se non strettamente necessari e realmente autorevoli.

3. Rendi il tuo sito perfettamente responsive

Non ti ripeteremo le solite “pippe” sull’importanza di avere un sito responsive, ma semplicemente fai attenzione ad alcune semplici regole per consentire a Google di indicizzare e posizionare al meglio i tuoi articoli. Eccone alcune:

- evita di collocare bottoni o link troppo vicini tra di loro
- non giustificare mai il testo
- ricorda sempre di inserire un titolo (h1) seguito da un paragrafetto introduttivo (che Google potrebbe collocare come featured snippet, ovvero come anteprima del tuo post direttamente in SERP!)
- se il tuo articolo supera le 700-800 parole, ricordati di suddividerlo in più paragrafi, ognuno con un sottotitolo (h2) che ne identifichi il contenuto specifico

Fai sempre un test finale per verificare che la lettura da uno smartphone non sia ostacolata da alcun elemento, risulti fluida e poco affaticante.

4. Focalizza l’intento di ricerca

Una delle principali differenze che Google adotta nel posizionare il contenuto di un blog rispetto ad uno di carattere commerciale (e-commerce o sito vetrina) è l’identificazione dell’intento di ricerca: una buona tecnica per assecondare tale comportamento è quello di concentrarti sulle “keyword a coda lunga“. Facciamo un esempio pratico: è difficile che un utente cerchi “motosega elettrica” per raccogliere informazioni e suggerimenti sull’acquisto di una motosega a corrente piuttosto che a benzina. E’ molto più probabile che la ricerca sia “vantaggi motosega elettrica rispetto a benzina” o qualcosa di simile no? Bene, appunta le domande alle quali il tuo articolo è in grado di rispondere, e cerca di inserirle nel testo in modo da dare valore al concetto di “risposta ad un’esigenza” che Google applicherà nel posizionare il tuo post. Nel caso di cui sopra, potresti creare un vero e proprio titolo “I vantaggi di una motosega elettrica rispetto ad una a benzina” o utilizzarlo come sottotitolo di un paragrafo specifico, qualora nel tuo articolo affrontassi anche altri aspetti (modalità di funzionamento, costi, ecc…).

5. Arricchisci gli articoli con differenti tipologie di contenuto

Cerca di non limitarti ai soli contenuti testuali, che oltre a risultare un pò “stancanti” per l’utente finale, sono anche estremamente competitivi sui motori di ricerca: difficile infatti che tu sia in grado di trattare argomenti che non siano già stati affrontati su centinaia di altri blog. Può venirti in aiuto, al fine di distinguere la tua pagina dalle altre, ma sopratutto di dare un valore aggiunto al tuo blog in termini SEO, implementare altre tipologie di contenuti quali:

- video (di breve durata)
- info-grafiche (molto efficaci)
- allegati pdf di approfondimento (articoli da fonti autorevoli)

Se utilizzi materiale esterno non è assolutamente un problema, ma ricordati di citare la fonte per evitare di incorrere in possibili penalizzazioni manuali (violazione diritto d’autore).

6. Presta la massima attenzione agli errori

La qualità del tuo articolo è determinante per posizionarlo al meglio su Google, e passa necessariamente da un’attenta revisione del testo alla ricerca di errori di battitura, refusi, errori grammaticali e quant’altro: usa eventualmente strumenti automatizzati, ma il miglior consiglio che ci sentiamo di darti è quello di completare la scrittura del tuo articolo, andarti a bere un caffè, svagarti per alcuni minuti e solo dopo rileggerlo interamente a caccia di correzioni. La correttezza della semantica è fondamentale affinchè il motore di ricerca ritenga validi ed autorevole i tuoi contenuti, quindi cura al meglio questa fase.

Vi abbiamo fornito dei semplici consigli che non affrontano tematiche particolarmente tecniche, e quindi rientrano in un’ottica di indipendenza che è spetto tipica nella gestione di un blog che, talvolta, non ha alcuna finalità commerciale e pertanto non è affidato a nessuna agenzia. Fatene buon uso!



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