Caldo, sole e jogging

L’attività fisica nel tempo libero, con questo caldo, devo metterla in soffitta?

Copertina L’estate all’improvviso è arrivata. Dopo un lungo periodo di siccità ed uno di prolungate piogge, l'Italia è sotto la morsa dell’afa. “In queste giornate afose l’attività fisica va fatta seguendo criteri legati al buon senso e non solo. Rinunciarvi a priori perché fa caldo è sbagliato, visti gli enormi e indiscussi benefici dell’attività fisica fatta nel tempo libero – spiega il dottor Federico Pasteur - Bisogna tuttavia fare attenzione alle fasce orarie, all’abbigliamento ed al proprio stato di salute, per evitare infortuni o malori che potrebbero poi compromettere l’attività per il prosieguo dell’estate”.

Quali situazioni sono da evitare?
Evitare ad esempio di fare attività nelle ore più calde della giornata. L’altro ieri pomeriggio ho visto due ultrasessantenni alle cinque del pomeriggio correre lungo il put di Treviso, con il termostato della macchina che segnava più di 37 gradi. Questa è chiaramente una situazione da evitare. Inoltre bisogna sfatare il mito che un abbigliamento pesante faccia perdere peso. Si perdono invece troppi liquidi che il nostro organismo ci chiede di reintegrare subito dopo lo sforzo, col rischio magari di buttarsi su bibite gasate o dolci che ci fanno riacquistare il doppio di zuccheri.

Quali situazioni sono invece da privilegiare?
Fatte salve le temperature eccezionali di alcuni periodi estivi, di solito gli orari migliori per l’attività fisica sono fino alle 10 del mattino e dopo le 19. Questo evidentemente sia per evitare problemi di salute generale (cardiologici, prevenzione del dei danni tipo colpo di sole) che per le strutture muscolari- articolari, che possono risentire in modo negativo di tali situazioni climatiche, con conseguenti crampi muscolari anche notturni, stiramenti o addirittura strappi muscolari.

Ci sono delle raccomandazioni particolari da seguire?
Abbiamo detto l’abbigliamento, che deve essere leggero, proprio per evitare l’eccessiva perdita di liquidi che può rivelarsi più dannosa che salutare. È importante inoltre la scelta della superficie sulla quale correre, che deve avere una resistenza intermedia (per esempio sterrato) e di una calzatura idonea, in quanto fa da ammortizzatore durante l’attività in carico, quali corsa, tennis, jogging, ecc. . Esistono delle linee guida fatte da esperti e di facile reperibilità che possono darci indicazioni importanti sul come svolgere l’attività fisica.

Perché soffriamo cosi tanto il cambio di stagione?
Molte persone provengono da un lungo periodo di inattività e con la bella stagione decidono di rimettersi informa. La mancanza di una transizione stagionale tuttavia, passando dal freddo al caldo, non ci dà il tempo per un relativo adattamento ai cambiamenti del clima. Questo provoca una minore capacità di adattamento e rende ancor più problematiche quelle situazioni di sforzo prolungato.

Come deve essere questa ripresa?
Deve essere graduale. Teniamo presente che la propria soglia del dolore è un ottimo campanello di allarme per evitare complicazioni. La ripresa dell’attività fisica deve essere proporzionata alle proprie capacità personali ed ai propri limiti fisici. Per questo bisogna tenere sotto controllo il proprio apparato cardiocircolatorio e dal punto di vista muscolare seguire quegli accorgimenti che ci fanno vivere serenamente e godere a pieno lo sport fatto nel tempo libero.

Il Dr. Federico Pasteur è Ortopedico e Medico dello sport del Centro di Medicina di Treviso.
Membro della Federazione Medico Sportiva Italiana, per diversi anni è stato medico sociale della Benetton Rugby.

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Pubblicato il 09/07/2012