Page Rank e Page Juice

Introduciamo tre concetti noti ai Web Master ed utili a conferire una maggiore “pertinenza” ai contenuti di un sito rispetto a più query formulate dagli utenti in fase di ricerca.
del 02/03/15 - di Daniel Righi

BACKLINK DI QUALITA’

In questo articolo vogliamo proseguire il nostro percorso alla scoperta delle strategie di link building che influiscono sul posizionamento di un sito in SERP. Avendo già preso confidenza, negli articoli precedenti, con i concetti base di “link popularity” e di “directory”, introduciamo tre nuovi concetti noti ai Web Master ed utili nell’ intento di conferire una maggiore “pertinenza” ai contenuti di un sito rispetto a più query formulate dagli utenti in fase di ricerca. Partendo dal presupposto che ogni dominio, categoria, pagina o contenuto esterno in cui riusciamo a posizionare un link diretto al nostro sito ha un valore specifico, in termini di “qualità del backlink”, analizziamo proprio quel fattore variabile definito Page Rank (PR) che ne identifica il valore stesso.

PAGE RANK

Questo algoritmo di Google è stato progettato in modo da allontanarsi dal concetto di Link Popularity (LP), criterio quest’ultimo estremamente semplicistico e adottato per molto tempo dai motori di ricerca che ordinavano i risultati in SERP dando molta rilevanza al semplice numero di link che puntavano alle pagine del dominio. Questo principio però non restituiva contenuti di qualità all’utente per cui ci si doveva affidare ad un criterio che fosse lo specchio della qualità dei contenuti giudicati dal web. Mentre un motore che ordina i risultati di ricerca basandosi sulla Link Popularity può essere facilmente influenzato semplicemente facendo puntare molti link verso la pagina da rendere visibile, un motore basato sul PageRank è meno influenzabile dalla mera quantità dei link e più attento all’importanza delle pagine da cui i link provengono.

Per meglio comprendere quanto detto c’è bisogno di una doverosa premessa su come i motori di ricerca acquisiscano ed usino la struttura di backlink di un sito per attribuire una posizione in SERP coerente con il valore/qualità offerto all’utente rispetto a certe ricerche. Questo criterio presume che il motore di ricerca possa esprimere un giudizio qualitativo sulla pertinenza di un sito su certi temi di ricerca. Il modo migliore per ricevere un’indicazione dal web in merito (cioè da siti che il web master non può controllare in maniera diretta) è attraverso la categorizzazione dei domini per tematiche e l’attribuzione di un indice di pertinenza in merito.

Google su tutti ha dato rilevanza a questa esigenza con il Page Rank:

Formula Page Rank

PR[A] è l valore di Page Rank della pagina A che vogliamo calcolare;

T1/Tn sono le pagine che contengono almeno un link verso A;
PR[T1]/PR[Tn] sono i valori di Page Rank delle pagine T1/Tn;
C[T1]/C[Tn] è il numero complessivo di link contenuti nella pagina che offre il link;
d (damping factor) è un fattore deciso da Google che assume valore 0,85, è stato ideato allo scopo di contenere l’utilizzo della Link Popularity (LP).
Quello del PR è secondo molti un metodo deprecato per le attuali strategie SEO, considerato che Google stesso lo ha definito estremamente semplicistico per la catalogazione dei risultati in SERP, proprio perché basata sul numero di link indirizzati ad una pagina. Ciò non distragga dal fatto che come criterio di scelta nella strategia di linkbuilding rimane estremamente valido.

PAGE RANK JUICE

Il Page Rank è un concetto che approfondiremo meglio, per ora ci basti sapere che ad ogni sito è assegnato un valore crescente da 0 a 10 e che se, nello specifico, un backlink diretto ad un contenuto sul mio sito proviene da domini con un PR alto (4-5 o 6) registrerò un significativo miglioramento in SERP rispetto a “chiavi di ricerca” semanticamente connesse al dato keyword focus. In quest’ottica un’analisi dei domini che hanno maggiore rilevanza (PR) su certe tematiche, non soltanto per gli utenti ma anche per i motori di ricerca, può permetterci di definire delle priorità strategiche nel disegnare la nostra struttura di “links”, guidandoci a posizionare il maggior numero di collegamenti ipertestuali di tipo Do Follow su domini con maggior Page Rank Juice (attributo di un link per un Search Engine).

Premettendo che avremo modo di tornare sulla questione con maggior capacità critica e pertinenza, ci limitiamo qui a segnalarvi un Tool utile per comprendere il Page Rank di ogni sito.

Un altro aspetto determinante nel definire la qualità di un link esterno, analizzandolo secondo il criterio del Page Rank, è rappresentato dal numero di link presenti sulla pagina di origine. Per comprendere la relazione con questo aspetto potremmo banalmente dire che il Juice viene trasmesso in maniera equa a tutti i link in uscita per cui a parità di PR, nella scelta di posizionamento di un link diretto al nostro sito sarà da preferirsi una pagina con minor numero di link.

ANALISI ANCHOR TEXT

Un ultimo aspetto che vi segnaliamo come rilevante nella costruzione, gestione o analisi di una strategia di link building è l’analisi degli Anchor TEXT che puntano al vostro dominio. In una strategia di posizionamento su determinate query, il fatto di aver maturato sul web un certo numero di backlink che insistano su Anchor Text corrispondenti alle query su cui stiamo cercando di posizionarci è senz’altro un fattore estremamente positivo. Specificamente l’optimum si avrebbe costruendo un allineamento perfetto tra i criteri on-page (struttura URLs, METADATI, Headings, Testo ottimizzato, Ottimizzazione IMG, ecc.), ottimizzati per un determinato “set di keyword” e i rispettivi testi di ancoraggio dei backlinks che puntano alle stesse pagine. Anche su questo aspetto dovremmo però essere oculati, non esageriamo con le corrispondenze esatte; con l’avvento di Hummingbird infatti Google legge come corrispondenti anche ancore su parole chiavi che sono sinonimi o che appartengono allo stesso “contesto di significazione”(che presumono lo stesso search intent per capirsi).

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