Windows 10 nasconde un keylogger di Microsoft

Una notizia che probabilmente lascerà l'amaro in bocca a tutti coloro che avrebbero voluto provare il nuovo Windows 10 di Microsoft. Se non volete dare accesso libero ai vostri dati al gigante di Redmond, allora è meglio lasciare da parte Windows 10 Technical Preview. Iniziamo la settimana con un tono polemico, pero non siamo i soli: molti altri siti web hanno puntato il dito contro Microsoft che avrebbe inserito un Keylogger nel nuovo sistema per poter controllare passi e operazioni realizzati dagli utenti sul nuovo Windows 10.
del 13/10/14 -

Una notizia che probabilmente lascerà l'amaro in bocca a tutti coloro che avrebbero voluto provare il nuovo Windows 10 di Microsoft. Se non volete dare accesso libero ai vostri dati al gigante di Redmond, allora è meglio lasciare da parte Windows 10 Technical Preview.

Iniziamo la settimana con un tono polemico, pero non siamo i soli: molti altri siti web hanno puntato il dito contro Microsoft che avrebbe inserito un Keylogger nel nuovo sistema per poter controllare passi e operazioni realizzati dagli utenti sul nuovo Windows 10.

Microsoft e il suo Contratto di Licenza

Microsoft ha confermato (evitando ovviamente di menzionare la parola keylogger) l'esistenza di un meccanismo che registra il comportamento degli utenti, affermando però che tutto è spiegato in dettaglio nei termini del Contratto di Licenza di utilizzo che l'utente deve leggere prima di scaricare Windows 10.

In un comunicato, Microsoft afferma: "Con Windows 10 stiamo realizzando il maggior sforzo di sviluppo collaborativo mai visto prima che cambierà la forma di elaborare il nostro sistema operativo" mentre uno degli esperti, chiamato El Reg, via email commenta: "Gli utenti che accettano di partecipare al programma Insider di Microsoft e accettano la versione sperimentale di Windows 10 automaticamente permetteranno la comunicazione di dati e azioni atti a migliorare il sistema operativo".

Raccolta informazioni su Windows 10

Tutti ingredienti sufficienti a far bollire la rete di polemiche e campagne denigratorie, quindi vale la pena fare un pò di chiarezza su quali dati e informazioni gli utenti di Windows 10 stanno regalando a Microsoft.



In base alle Condizioni di Uso del programma Windows Insider: "L'obiettivo è fornire il feedback dettagliato sull'uso di tutte le attività realizzate sul dispositivo che permetterà a Microsoft e ai suoi partner di migliorare prodotti e servizi".


Ciò include inoltre le "informazioni personali" e Microsoft potrebbe addirittura arrivare a contattare direttamente con gli utenti beta per ricevere ulteriori informazioni più dettagliate.

Utilizzo delle informazioni su Windows 10

Le Condizioni sulla Privacy del servizio offrono alcune piste sul tipo di dati che servono a Microsoft. L'azienda si riserva il diritto di raccogliere informazioni come:

>Nome
>Indirizzo email
>Preferenze o interessi
>Dati di navigazione e ricerca
>Cronologia di dati e applicazioni (sul sistema locale)
>Chiamate e invio di SMS
>Configurazioni di dispositivi e sensori

In parole povere, la versione di prova di Windows 10 invia a Redmond dati sui file che apriamo insieme a informazioni su "rendimento e tipologia di utilizzo", includendo programmi, caratteristiche di configurazione e tempi di risposta del sistema.

È davvero un keylogger?

Sono gli stessi esperti di Microsoft che hanno lasciato prova di ciò nel testo delle loro condizioni:

"Quando l'utente introduce testo, i caratteri introdotti potranno essere registrati e usati con diversi propositi, come il miglioramento delle funzionalità rispetto al completamento automatico o il riconoscimento vocale".

Microsoft non offre ulteriori dettagli rispetto alla quantità dei testi che vengono registrati né sulla frequenza di questa operazione di controllo che viene realizzata su Windows 10.

L'azienda americana non parla direttamente di keylogger per l'accezione negativa della parola, anche se è proprio di questo che stiamo parlando. Inoltre, in nessun caso Microsoft userà in modo fraudolento i dari raccolto, questo è più che ovvio. Una bella differenza rispetto ad hacker e pirati informatici.

Ciò nonostante vale la pena ricordare che i nostri dati finiscono comunque nei server di terze parti di cui non conosciamo livelli e misure di protezione. In caso di un guasto o di un errore umano i nostri dati potrebbero finire nelle mani sbagliate.

L'utente può tranquillamente usare e provare Windows 10, però con la consapevolezza che esiste un meccanismo di controllo interno che potrebbe in futuro pregiudicare la nostra privacy.

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