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Vie Erbose, il Libro di etnobotanica

Vie Erbose Le erbe selvatiche nelle bioculture alimentari mediterranee Disponibile da Luglio 2020
del 10/08/20 -

Le erbe selvatiche rappresentano bioculture. Sono un bagaglio di nozioni ed esperienze locali, su un modo di concepire e sfruttare cibi vegetali spontanei. Esprimono conoscenze ecologiche, poi- ché hanno a che fare con la gestione degli ambienti e delle loro risorse. Sono portatrici di saperi gastronomici tradizionali.

Con le erbe selvatiche si entra nella dimensione “locale” del cibo, quello dal quale abbiamo preso frettolosamente la maggior di- stanza possibile per come la stessa tradizione lo ha generalmente narrato - cibo di poveri, villani e cafoni. Ma nelle consapevolezze popolari le erbe selvatiche sono state anche altro: cibi che “fan- no bene al corpo, alla salute”, oggi cibi-medicina, i cui potenziali effetti salutari sono supportati da una ricca letteratura scientifica (ricchi in antiossidanti, sali minerali, vitamine).

È la ricerca etnobotanica che ci mette di fronte a queste nuove concettualizzazioni, visioni, consapevolezze e evidenze scientifiche.
Vie erbose è la narrazione di questo libro, ispirato da sistemati- che indagini etnobotaniche condotte nelle Puglie sugli usi tradizionali alimentari delle erbe selvatiche e che hanno impegnato un gruppo di lavoro per circa un decennio. Vi sono documentate 206 specie che la tradizione è riuscita a tramandarci, un patrimonio fitoalimurgico tra i più ricchi, per quanto noto in letteratura, in Italia e in Europa, che racconta storie di “contadini senza terra” e di latifondi, di terre strappate alla malaria e agli allevamenti bradi, sapientemente trasformate in orti, vigneti e uliveti.

Pur nella sua modernità, la raccolta delle erbe selvatiche ha in questa regione ancora personaggi - Lampasciulari, Terrazzani, Cicurari - e interpretazioni: insalate, piatti con la pasta, saltati in padella, gratinature con carni o frittate. Sono i pilastri di sistema di saperi gastronomici tradizionali che i pugliesi hanno costruito nell’uso alimentare delle erbe spontanee, e che questo libro per la prima volta documenta: un giacimento culturale all’interno del quale trovare una infinità di spunti per pietanze, di combinazione di sapori nuovi per arricchire e qualificare la stessa offerta gastronomica.

Sulle bioculture le comunità locali hanno costruito anche la loro sicurezza e sovranità alimentare, unica strategia per difendersi dall’omologazione del cibo che avanza in ogni luogo del pianeta e che contribuisce a spopolare paesi e “periferie”, nelle quali, invece, i saperi gastronomici tradizionali devono tornare ad avere importanza sociale, culturale, antropologica e territoriale.
Qui si gioca il futuro dell’Italia dei paesi e dei borghi.

Gli Autori
Nello Biscotti, PhD in Geobotanica. Ha pubblicato, tra gli altri: Ambiente ed educazione ambientale. La didattica ambientale. Idee ed esperienze dalla scuola. Schena editore, Brindisi, 1996; Padre M. Manicone, un dimenticato naturalista del ‘700. Gerni editore, 1997; Gargano terra di viaggi e peregrinazioni scientifico-naturalistiche. Ed. Quaderni del Parco, 2000; Botanica del Gargano, vol.I,II, Gerni Editore, 2001; Botanica delle erbe eduli. Peregrinazioni fitoalimurgiche dal Gargano alle Puglie, Edizioni Centro Grafico, Foggia, 2012; Storie di agrumi e paesaggi. I pomi citrini del Gargano, Edizione del Rosone, Foggia, 2016. Coautore di: Il verde del Gargano. Appunti di una ricerca. Quad. n. 1 della Comunità Montana, 1990; Il Parco Nazionale del Gargano. Uomini, caprioli e faggi. Gerni editore, 1992; Paesaggio nel Gargano, Schena Editore, 1993; I frutti dimenticati e biodiversità recuperata, Ispra, Roma 2010; L’ecomuseo naturalistico-archeologico Monte Pucci, Centro Grafico Francescano, Foggia, 2016; Atlante dei frutti antichi di Puglia, Ed. CRSFA. Locorotondo, BR, Italy, 2018.
Ha collaborato a importanti opere sulla biodiversità (Flora in Italia, 2018; Flora d’Italia, 2019; Atlante dei fruttiferi autoctoni italiani, 2018; Almanacco Biodiverso, 2017; Atlante dei vitigni storici di Puglia, Caramia, B., Ed. CRSFA. Locorotondo, BR, Italy, 2018).
Coautore, infine, di numerosi articoli scientifici (botanica, fitosociologia e etnobotanica).

Daniele Bonsanto, dottore in Scienze e Tecnologie Agrarie (Università Poli-tecnica delle Mar che) e socio della Società Botanica Italiana Onlus.
È coautore di diversi articoli scientifici di interesse botanico, etnobotanico e fitosociologico. Ha collaborato all’Atlante dei Frutti Antichi di Puglia (2018, CRSFA “Basile Caramia”). Nel 2019 elabora una ricerca sui Saperi Ecologici Tradizionali nella gestione della Dieta Mediterranea per il deputato al Parlamento Europeo Elena Gentile (Bruxelles).
Nel maggio 2019, docente seminario di etnobotanica interfacoltà all’Università di Foggia. Nel marzo 2020, docente Corso di formazione sulle erbe selvatiche (aromatiche, officinali e mangerecce) promosso da Coldiretti e dalla Facoltà di Agraria dell’Università di Foggia. Cofondato- re della Schola Botanica Garganica, è impegnato nello studio della flora e della vegetazione del promontorio del Gargano.

Dove lo trovo?
Disponibile la prenotazione tramite la pagina Facebook Vie Erbose e il contatto email [email protected]. Presto nelle migliori librerie di settore

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