Terapie oncologiche: tossicità cutanea per 8 pazienti su 10. Dagli esperti i consigli "salva pelle"

Gli effetti indesiderati sulla cute sono comuni a molti trattamenti antitumorali, inclusi quelli più innovativi, e possono ledere il benessere psicofisico al punto da compromettere la continuità e l’efficacia del percorso terapeutico. Per dare sollievo alla pelle in terapia nasce Concquer®, la prima linea di prodotti cosmetici formulata secondo le raccomandazioni ESMO (European Society of Medical Oncology).
del 04/03/21 -

Secchezza estrema della pelle, bruciore e prurito intenso, desquamazione, eritema con gonfiore di mani e piedi, vescicole o ulcerazioni nei casi più seri. Sono solo alcuni dei discomfort dovuti alla tossicità cutanea dei trattamenti oncologici: un problema ancora poco noto e spesso sottovalutato, ma che colpisce complessivamente l’80% dei pazienti, con ripercussioni significative sulla qualità di vita e sull’aderenza alle cure. Per ridare comfort alla pelle stressata dalle terapie, nasce la linea di coadiuvanti cosmetici Concquer®, realizzata da Accord Healthcare con ingredienti di alta qualità e raccomandati dalle più autorevoli società scientifiche.

Se ne è parlato in una web conference, in occasione della quale gli esperti hanno presentato un decalogo con suggerimenti utili per preservare la salute della pelle, colpita dalle cure antitumorali.

Secondo lo European Cancer Information System, nonostante il calo degli screening dovuto al Covid-19, nel 2020 sono state oltre 4 milioni le nuove diagnosi di tumore nel Vecchio Continente, 382mila in Italia[1]. I recenti progressi della ricerca scientifica hanno reso disponibili potenti armi terapeutiche, non scevre però da effetti indesiderati più o meno severi, anche a carico dell’epidermide. I trattamenti oncologici danneggiano la cute, la rendono più sottile, fragile e irritata, priva della naturale barriera protettiva. E non si tratta di una prerogativa della radioterapia (fino al 95% dei casi)[2] o degli agenti chemioterapici (30-60%): succede anche con i farmaci biologici (50-90%) e l’immunoterapia (30-50%)[3].

“Le terapie antitumorali possono determinare l’insorgenza di numerose tossicità cutanee, ancora oggi spesso ‘orfane’ di studi e specialisti dedicati, benché abbiano un impatto disastroso sulla qualità di vita”, spiega Bruno Vincenzi, Professore di Oncologia Medica presso il Policlinico Universitario Campus Bio-medico di Roma. “La comparsa di queste reazioni avverse si deve al fatto che l'epidermide è un epitelio a rapida riproduzione ma le cure oncologiche rallentano la sua capacità rigenerativa. Ci sono le tossicità tipiche degli anticorpi monoclonali, che inibiscono il fattore di crescita dell’epidermide e provocano rash follicolare, eczemi, secchezza o addirittura fissurazioni. Altri farmaci danno un imponente prurito, molti inducono alopecia e altri ancora, come la capecitabina, portano alla sindrome mani-piedi, con edema e rossore delle estremità. Senza contare tutte le tossicità cutanee dei nuovi farmaci immunoterapici, che possono causare dermatiti importanti. Nei casi più lievi, si può intervenire applicando - anche a scopo preventivo - creme idratanti, contenenti urea o idrocortisone, e modulando la terapia in modo da ridurre gli effetti collaterali”.

“Si stima che il 50% dei pazienti oncologici venga sottoposto a trattamento radiante e, di questi, circa il 95% sviluppi problematiche cutanee di grado variabile, acute o tardive”, dichiara Nice Bedini, Dirigente medico presso la S.C. Radioterapia Oncologica 1, Fondazione IRCCS Istituto Nazionale Tumori di Milano. “Tali effetti possono essere lievi, come un semplice eritema; se severi, possono avere conseguenze sia sulla corretta prosecuzione delle terapie, con ripercussioni sulla loro efficacia, sia sulla vita quotidiana, durante e dopo la radioterapia. È quindi necessario, oltre a un’attenta elaborazione del piano di cura e all’identificazione di eventuali fattori di rischio per una maggiore tossicità radioindotta, proteggere e favorire la riparazione cutanea con prodotti topici efficaci e di qualità, per permettere alla pelle di sopportare meglio le radiazioni ionizzanti. Occorrerà poi seguire alcuni accorgimenti igienici e comportamentali preventivi. Una corretta gestione della tossicità cutanea sarà rilevante anche in prospettiva futura, data la sempre migliore aspettativa di vita dei pazienti oncologici”.

Complice l’aumentata sopravvivenza al cancro, l’approccio del medico al paziente è culturalmente cambiato: oggi l’obiettivo non è più solo curare la malattia ma raggiungere il benessere globale della persona. Non a caso, una delle quattro aree di intervento del Piano Europeo di lotta contro il cancro[4] è proprio migliorare la qualità di vita.

“Una diagnosi di tumore e il percorso terapeutico che ne consegue hanno un impatto devastante sulla salute ma anche sulla sfera psicologica, sui rapporti sociali e di coppia”, commenta Chiara Navarra, Psiconcologa presso la UOD Psiconcologia del Sant’Andrea di Roma. “Per questo motivo è fondamentale considerare il paziente nella sua complessità, attraverso una presa in carico multidisciplinare che punti anche a prevenire e gestire i diversi effetti collaterali dei trattamenti. Le complicanze cutanee, in particolare, determinano una notevole sofferenza psicosociale, per le limitazioni che comportano e per l’alterazione dell’immagine corporea che ne deriva: la disponibilità di cosmetici in grado di migliorare la salute della pelle può, quindi, giovare anche al benessere psicologico della persona con tumore”.

Con questi presupposti è nata la gamma Concquer® per la cura della pelle, particolarmente indicata per pazienti oncologici, formulata con ingredienti di alta qualità e in linea con le raccomandazioni ESMO. Concquer® va ad arricchire il già ampio portfolio prodotti di Accord Healthcare, azienda leader nei medicinali equivalenti e biosimilari in oncologia, ed è costituita da tre prodotti – Crema Riparatrice Pelle, Crema Mani e Piedi e Crema Lenitiva.

“Fin dai suoi esordi, nel 2010 in Italia, Accord sviluppa e produce farmaci equivalenti a valore aggiunto, in grado di coniugare innovazione e sostenibilità in un’area sfidante come l’oncologia”, afferma Massimiliano Rocchi, Amministratore Delegato di Accord Healthcare Italia. “La battaglia contro il tumore è spesso lunga e difficile. Riconoscere la centralità del paziente, in questo percorso, significa per noi aiutarlo ad affrontare il delicato periodo delle cure con prodotti che rispondano concretamente ai suoi bisogni, restituendo qualità alla vita. La linea Concquer® nasce con questo obiettivo; lanciata in Italia come primo Paese europeo, è stata sviluppata con la stessa attenzione che riserviamo ai medicinali ad alto contenuto tecnologico, per offrire sollievo al paziente in terapia”.

Per aiutare i pazienti a prendersi cura della loro pelle, gli specialisti presenti al webinar hanno anche stilato un decalogo con i consigli da seguire prima, durante e dopo il trattamento oncologico:


1. Preparare la pelle ad affrontare le terapie nella migliore condizione possibile: prima di iniziare un trattamento oncologico, è bene curare e risolvere le eventuali problematiche cutanee già presenti.
2. Nel corso della terapia, fare attenzione alla detersione quotidiana: per salvaguardare la naturale barriera cutanea, è importante utilizzare detergenti delicati e poco schiumogeni - come le emulsioni acqua/olio - privi di alcol e profumo, senza parabeni né tensioattivi aggressivi o metalli pesanti.
3. Evitare di esporsi al sole, sia in estate sia in inverno, e usare sempre un’adeguata protezione, ricorrendo a prodotti solari con SPF non inferiore a 50.
4. Mantenere sempre uno stato di idratazione adeguato: bere almeno 1,5-2 litri di acqua al giorno e consumare frutta e verdura in abbondanza, soprattutto nella stagione calda: una cute disidratata è più vulnerabile alle aggressioni esterne e incline a irritazioni e infezioni.
5. Evitare indumenti che causano frizione sulla pelle – tessuti sintetici, aderenti, lane ruvide, applicazioni metalliche e lustrini – e prediligere abiti larghi in fibre naturali come cotone, lino, seta, lavandoli con detergenti delicati e usati in piccole dosi.
6. Non esporsi a sorgenti troppo fredde o troppo calde e, per lavarsi, usare acqua tiepida.
7. Nella scelta di prodotti lenitivi e idratanti, prediligere sempre cosmetici di qualità, formulati in modo specifico per la pelle in terapia, con ingredienti raccomandati anche da società scientifiche italiane e internazionali (come AIRO ed ESMO): ad esempio urea in percentuale elevata, acido ialuronico, calendula, vitamina E (tocoferolo).
8. Applicare con costanza le creme sulla cute pulita, due volte al giorno e dopo ogni trattamento, ricordando sempre di lavarsi prima le mani per ridurre il rischio di infezioni.
9. Non trascurare i disturbi cutanei che possono insorgere durante le terapie oncologiche, pensando siano poco rilevanti rispetto alla cura del tumore: prendere nota di tutte le complicanze che peggiorano la qualità di vita e parlarne, senza vergogna, con gli specialisti durante le visite mediche.
10. Imparare ad accettare il proprio corpo, anche se cambia durante la terapia: prendersene cura nel modo migliore è una medicina per l’anima, che aiuta a ritrovare l’autostima.


[1] ECIS - European Cancer Information System, https://ecis.jrc.ec.europa.eu.

[2] Abeloff J. et al., Abeloff’s Clinical Oncology, 5th Edition

[3] Lacouture M. E. et al., “Prevention and management of dermatological toxicities related to anticancer agents: ESMO Clinical Practice Guidelines”, Annals of Oncology Vol. 32, Issue 2, 2021.

[4] https://ec.europa.eu/info/strategy/priorities-2019-2024/promoting-our-european-way-life/european-health-union/cancer-plan-europe_it.


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