Si consolida la crescita dell’importo medio dei prestiti erogati alle famiglie

I risultati dell’analisi CRIF Credit Solutions
del 28/04/16 -

Come ogni anno CRIF Credit Solutions – la divisione di CRIF specializzata nella Consulenza, nel Predictive Analytics, nel Risk Management e nei Software Gestionali del credito) - ha analizzato i dati relativi all’importo medio erogato (l’importo medio erogato risulta dal rapporto tra l’importo complessivo finanziato nell’anno di riferimento e il numero di pratiche) nel corso dell’anno 2015, distinto per le diverse forme tecniche del credito al dettaglio, ovvero mutui immobiliari, prestiti personali e prestiti finalizzati.

Per interpretare la dinamica in corso è opportuno considerare che l’analisi dei flussi di credito erogato alle famiglie italiane nel corso del 2015 si inquadra in un contesto economico in lieve recupero. In particolare tra i fattori economici principali della ripresa spiccano il calo del prezzo del petrolio, il favorevole tasso di cambio EUR/USD e soprattutto livello di liquidità monetaria disponibile determinata dal “quantitative easing” della BCE e il basso livello raggiunto dai tassi di interesse. Questi ultimi fattori hanno avuto un impatto importante sia sulla domanda, che torna a crescere sulla scia di outlook positivi e clima di fiducia in miglioramento, sia sulle condizioni di offerta, divenute più favorevoli.

La ripresa delle erogazioni è visibile in tutte le forme tecniche considerate sebbene vada sottolineato che per i mutui si è assistito ad una grande vivacità delle surroghe e sostituzioni, grazie a condizioni migliorative dell’offerta.
A questo riguardo, a dicembre 2015 per i mutui il Taeg (Fonte Banca d’Italia Tassi di interesse bancari sui prestiti in euro alle famiglie: nuove operazioni, tassi armonizzati) sui flussi si attestava, a seguito di un trend di riduzione, al 2.8% mentre per il credito al consumo il Taeg era pari a 7.9%. Il contesto di recupero si può leggere anche nei dati del mercato immobiliare (Fonte Nomisma), che nel 2015 ha registrato ulteriori segnali di miglioramento: le compravendite sono risultate in crescita del 3,6% rispetto all’anno precedente, con un andamento dei prezzi ancora in lieve calo (ma in attenuazione) per le abitazioni (-2,3).
Contestualmente si rileva un ottimo recupero anche del mercato dell’auto con un aumento delle immatricolazioni del 15,8%, continuando sul sentiero di crescita già tracciato nel 2014.

“La parziale ripresa delle erogazioni comincia a dare un primo slancio ad un mercato che è rimasto fermo a lungo e a stimolare gli investimenti di lungo termine che famiglie e imprese avevano rimandato negli ultimi anni - spiegano Giorgio Costantino, Senior Director CRIF Management Consulting, e Daniela Bastianelli, Reserch Officer CRIF Management Consulting, che hanno curato lo studio -. La spinta per rivitalizzare il segmento retail è stata data anche da condizioni dell’offerta decisamente più favorevoli con tassi su livelli minimi e l’euribor ancora pari a zero, quindi su livelli eccezionalmente bassi che da diversi trimestri continuano ad agevolare i mutui a tasso variabile”.

GLI IMPORTI MEDI EROGATI NEL 2015
Relativamente agli importi medi erogati per singola forma tecnica, i mutui ipotecari hanno registrato nel 2015 un importo medio pari a 122.942 Euro, inferiore del -3.3% rispetto al 2014, che a sua volta aveva già fatto registrare una contrazione rispetto all’anno precedente.
Inversione di tendenza invece per i prestiti personali che nel 2015 mostrano una crescita del valore medio pari al +13.0%, che si attesta a 12.385 Euro, mentre l’importo medio erogato per i prestiti finalizzati è risultato pari a 4.242 Euro, in una crescita del +5.2%.
L’ulteriore diminuzione dell’importo medio erogato relativamente ai mutui nel corso del 2015 risponde anche all’esigenza da parte degli operatori di rispettare la sostenibilità economica del finanziamento, per un più attento controllo del rischio di credito. A fronte di politiche di offerta selettive e di una domanda più consapevole, la rischiosità è risultata infatti in contrazione nel corso del 2015 per tutte le forme tecniche considerate. Tuttavia il rischio di credito rimane un tema centrale e ancora di grande attualità anche in questo primo scorcio del 2016 dove la gestione dei non performing loan coinvolge operatori creditizi e istituzioni.

Se si considera un’analisi di lungo periodo, e si mettono a confronto gli importi medi erogati nel 2007, ovvero prima che la crisi facesse sentire i suoi effetti, si nota come effettivamente l’impatto dei cambiamenti economici si sia manifestato in modo importante anche nei ticket erogati. In particolare, si nota come la distanza tra le due annate sia considerevole per i mutui e per i prestiti finalizzati mentre per i prestiti personali l’importo medio nel 2015, dopo un trend di contrazione, torna al livello pre-crisi.
“L’abbondante liquidità presente sul mercato e le azioni avviate per il controllo della qualità del credito, visibile nella progressiva contrazione del tasso di default per famiglie e imprese, completano un quadro in miglioramento. Rimane una questione aperta: la gestione dello stock di sofferenze accumulate negli anni di crisi - conclude Costantino -. La scelta di avviare investimenti immobiliari è anche incoraggiata dai prezzi degli immobili e da un’abbondante offerta di invenduto. Sul fronte dei prestiti al consumo si assiste, invece, ad una ripresa sia dei prestiti finalizzati sia di quelli personali che, come per i mutui, vengono animati da una forte concorrenza tra gli operatori che promuovono un’offerta più articolata e diversificata con prodotti più flessibili, che prevedono la possibilità di rivedere i termini di pagamento modificando gli importi nel corso della vita del prestito. In sostanza offrendo la possibilità di rimodulare il proprio debito. Infine, questo incremento dei prestiti erogati è anche legato alla ripresa dei consumi di alcuni beni durevoli, testimoniato dall’aumento delle immatricolazioni di auto e moto ma anche di articoli di arredamento”.

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