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Riforma della normativa sul Condominio approvata dal Senato

Oggi, 20 novembre 2012, il Senato della Repubblica ha approvato, in forma definitiva, il testo di legge di modifica della normativa condominiale già approvato dalla Camera il 27 settembre 2012.
del 22/11/12 -

Questa legge di riforma non è un “errore” è letteralmente un “orrore”, giuridico!
Il contenzioso che genererà è incommensurabilmente superiore a quello che, nelle intenzioni dei promotori, intendeva evitare.

Volendo credere alla buona fede di quanti ci hanno lavorato, l’unica scusante che si può agli stessi riconoscere è che di condominio capivano ben poco, se hanno cambiato, tanto da stravolgere la vecchia normativa che non era perfetta, ma avrebbe potuto essere oggetto di delicate “limature” ed “integrazioni”.
Grazie a loro, invece, il legislatore è entrato nel delicato istituto del condominio con la delicatezza di un elefante in una cristalliera.
Non solo manca in questo testo una logica uniformatrice ed informatrice, che era il pregio del vecchio condominio, ma l’istituto che nascerà dalla riforma è un’Idra con cento teste e nessuna logica, in cui perfino i magistrati faranno fatica a districarsi.

Inoltre l’aver voluto, di proposito, riscrivere anche quelle frasi che sono rimaste identiche nei contenuti, comporterà la cancellazione di 70 anni di giurisprudenza.

Ho citato la data all’inizio, perché oggi è l’anno “Zero” del condominio.
Da questo momento nulla sarà più come prima.

L’istituto nasce totalmente “sconclusionato”, a causa di ripetizioni, errori di esposizione ed omissioni.

Si tratta della peggiore legge licenziata dal parlamento italiano in centocinquant’anni di storia.
Il “livello” dell’elaborato non va oltre quello di una “delibera condominiale”.
Dai nostri deputati e senatori superpagati ci saremmo aspettati almeno un testo “decente” e “logico”.
Capisco che questo Parlamento, prima della chiusura delle Camere, desiderava approvare almeno un provvedimento che fosse di “iniziativa parlamentare”, visto che in tutta la legislatura si è limitato a votare, quasi esclusivamente, documenti di “iniziativa governativa”, ma massacrare il condominio equivale a massacrare la vita quotidiana dei cittadini italiani, visto che la gran parte di essi vive in condominio!

Ma la legge c’è.
L’ha emanata il Parlamento sovrano e noi “sudditi” ci attiveremo per farla funzionale e rispettare.
Io, però, come tutti quelli che hanno a cuore l’istituto condominiale, mi ricorderò dei nomi di chi ha operato questo scempio, quando a breve mi ritroverò da solo (e finalmente “sovrano” anch’io) nella cabina elettorale.

Rosario Calabrese
Presidente Nazionale UNAI*

* L’Unione Nazionale Amministratori d'Immobili, si è costituita in Roma il 19 febbraio 1968 con il marchio URAI (Unione Romana Amministratori Immobiliari) ed ha adottato il marchio UNAI con atto notarile del 23 dicembre 1993, a seguito di evoluzione a livello nazionale.
L'UNAI è una associazione professionale di categoria con connotazione sindacale, che si prefigge di tutelare gli interessi professionali e di categoria degli amministratori di beni stabili in condominio e di beni immobili in mono e multiproprietà.
Il Sindacato è organizzato in forma di federazione ed è apartitico e indipendente da organizzazioni della proprietà e dell'inquilinato, autonomo rispetto ad ogni e qualsiasi associazione di categoria.
L’UNAI è associazione sindacale di categoria in attesa del riconoscimento giuridico da effettuarsi in applicazione della Direttiva CEE 92/51; intanto è entrata a fare parte del CNEL, (Consiglio Nazionale per l’Economia e il Lavoro, organo costituzionale dello Stato Italiano), quale membro della Consulta delle Associazioni delle Professioni non Regolamentate e, nel febbraio 1998, il suo Presidente è stato chiamato a far parte del Comitato di Presidenza della Consulta stessa.
Il 19 aprile 2001, dopo oltre un anno di trattative serrate, cui l’UNAI era stata invitata dai Sindacati CGIL CISL UIL, stante la sua condizione di unico sindacato accreditato in rappresentanza della categoria, ha sottoscritto il CCNL per i dipendenti da Amministratori di Condominio; tale CCNL è stato rinnovato in data 12 maggio 2011 con validità fino al 31 dicembre 2016.
UNAI inoltre ha sottoscritto in data 23 gennaio 2002, con le rappresentanze sindacali di UNPI Un impresa e Confimea l’unico “Accordo Quadro” per la regolamentazione dei rapporti di Collaborazione Coordinata e Continuativa, con o senza P. IVA ed ogni altra forma di lavoro, non riconducibile al lavoro dipendente, nella “Gestione di Immobili”; tale Accordo Quadro è stato rinnovato in data 21 gennaio 2009 con validità fino al 31 gennaio 2013.
Inoltre l’UNAI è la prima fra le associazioni italiane degli Amministratori di Condominio, annotata con Decreto 4 ottobre 2010, notifica m_dg.DAG. 21/10/2010.0135543. U, nel registro, tenuto presso il Ministero della Giustizia, ai fini della Direttiva Comunitaria 2005/36/CE, delle associazioni di professioni non regolamentate, rappresentative sul territorio nazionale.





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