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Riccardo Muti - Rosa Feola per l'apertura del XXXI mo Ravenna Festival

Rocca Brancaleone, domenica 21 giugno
del 11/06/20 -

RAVENNA FESTIVAL 2020., XXXI .ma edizione.
Dal 21 Giugno al 30 luglio - 6 - 15 Novembre 2020.

Giornata inaugurale:

Domenica 21 Giugno 2020 "O GLORIOSA DOMINA"

In templo Domini - Liturgie nelle basiliche

Ore 12:00, Basilica di Santa Maria in Porto.
Concerto inaugurale

Orchestra Giovanile Luigi Cherubini
Direttore Riccardo Muti
Rosa Feola soprano .

Aleksandr Nikolaevič Skrjabin
Rêverie op. 24.

Wolfgang Amadeus Mozart
Exsultate, jubilate mottetto in fa maggiore per soprano, 2 oboi, 2 corni, archi e organo KV 165
Et incarnatus est dalla Messa in do minore KV 427
Sinfonia n. 41 in do maggiore Jupiter KV 551

- Rosa Feola
nata a San Nicola la Strada, Caserta, in una famiglia amante della musica, Rosa Feola ha cominciato a studiare pianoforte con suo cugino quando aveva cinque anni. Successivamente è entrata nel coro dell'Accademia musicale di San Nicola, passando per il coro della chiesa.

Dopo aver studiato canto con Mara Naddei, diplomandosi con il massimo dei voti e la lode presso il Conservatorio Giuseppe Martucci di Salerno nel 2008, si perfeziona in Opera Studio presso l’Accademia Nazionale di Santa Cecilia con Renata Scotto, Anna Vandi e Cesare Scarton.

Ha debuttato nel ruolo di Corinna (Il viaggio a Reims) con Kent Nagano all'Accademia di Santa Cecilia all'età di 23 anni.
È giunta all'attenzione internazionale vincendo il 2º premio assoluto, il premio speciale Zarzuela e il premio Rolex del pubblico all'Operalia di Plácido Domingo nel 2010.

L'anno successivo, ha debuttato nel ruolo di Adina (L'elisir d'amore) al Teatro dell'Opera di Roma, in quello di Susanna (Le nozze di Figaro) al Teatro La Fenice di Venezia, e in quello di Micaëla in (Carmen) alla Deutsche Oper Berlin.

Nel 2012, con Muti e la Chicago Symphony Orchestra ha debuttato negli Stati Uniti d'America in Carmina Burana di Carl Orff al Millennium Park di Chicago e all’apertura della stagione concertistica della Carnegie Hall di New York.

Al Ravenna Festival, con la regia di Cristina Mazzavillani Muti, ha debuttato nel ruolo di Gilda (Rigoletto), uno dei suoi ruoli preferiti, nel quale ha debuttato anche all'Opernhaus Zürich (2013), alla Bayerische Staatsoper (2015),e al Metropolitan Opera di New York (2019).[

Nel 2015 ha debuttato nel ruolo di Elvira alla Welsh National Opera in una nuova produzione de I puritani, ottenendo recensioni entusiastiche e vincendo il "Best Female in an Opera Production" del Wales Theatre Awards e il "What’s On Stage Opera Poll 2016" in Gran Bretagna.[21] Del 2015 è il suo primo album intitolato Musica e Poesia con composizioni di Ottorino Respighi, Giuseppe Martucci, Amilcare Ponchielli, Ciro Pinsuti, e Franz Liszt.

Ha ottenuto la nomination per Solo Vocal del 2016 al Gramophone Classical Music Awards. Ha ottenuto la nomination come interprete femminile all'International Opera Awards del 2016, assieme a Anna Bonitatibus, Mariella Devia, Christine Goerke, Evelyn Herlitzius e Anna Netrebko.

Ha partecipato ai BBC Proms alla Royal Albert Hall di Londra con un concerto di arie di Mendelssohn e Mozart, e interpretato Susanna (Le nozze di Figaro) per il suo debutto con la Wiener Staatsoper.[ Ancora con la Wiener Staatsope e la direzione di Riccardo Muti a Yokohama (Giappone), ha interpretato Susanna nella storicha produzione di Jean-Pierre Ponnelle..

Nel 2017 ha partecipato al Concerto di Capodanno del Gran Teatro La Fenice di Venezia diretta da Fabio Luisi, interpretando musiche di Bellini, Donizetti, e Verdi. Il concerto è stato trasmesso da RAI e ARTE.[32] Ha poi debuttato al Teatro alla Scala ne La gazza ladra diretta da Riccardo Chailly in occasione 200º dalla prima rappresentazione alla Scala (1817). L'opera è stata trasmessa in diretta radiofonica su RAI-Radio3, in diretta televisiva in Italia su RAI 5 e in versione cinematografica in Italia e all'estero su "All'Opera".

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"Era il luglio del 1990, quando Riccardo Muti sul palcoscenico allestito alla Rocca Brancaleone levava la bacchetta a inaugurare la prima edizione di Ravenna festival, esattamente trent’anni fa e nello stesso luogo che oggi ospita la “rinascita” della musica dal vivo dopo i lunghi mesi di quel lockdown che per combattere l’epidemia ha costretto tutti gli italiani, insieme al resto del mondo, a isolarsi, i teatri a chiudere, le orchestre a tacere. Dunque, il nostro Paese ricomincia da qui, dalla quattrocentesca fortezza veneziana incastonata nel cuore della città, e a dare il primo segno di speranza e di incrollabile fiducia è di nuovo il maestro Muti sul podio della “sua” giovane Orchestra Cherubini, confidando nel prediletto Mozart. Perché dopo la prima, timida e segreta prova d’orchestra del giovane Skrjabin, una breve miniatura scritta nel 1898 che tanto piacque a Rimskij-Korsakov, ecco che la scena si apre al genio mozartiano, chiamando a intervenire la voce: al talento di Rosa Feola è affidato il celebre virtuosistico mottetto composto proprio in Italia, nel 1773, a Milano, poi l’estatico, cullante lirismo dell’Et incarnatus est, dalla Missa Solemnis, quasi una scena pastorale, permeata dell’ingenuità di un amore puro, incondizionato per l’umanità. Così come nel futuro si proietta il suo estremo lascito sinfonico con cui il compositore sembra lasciarsi alle spalle insuccessi e delusioni attingendo a una miracolosa fonte di vitalità musicale con maestosa, olimpica grandezza –Jupiter, appunto".

ore 21:30, Rocca Brancaleone.

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