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Reggio Emilia a Bamberg, comunque vada sarà un successo

La Grissin Bon è chiamata a vincere in Germania per sperare ancora di passare il primo turno. Ma l'importanza di partecipare alle coppe europee ancora una volta va al di là del risultato
del 19/11/14 -

"Non possiamo più permetterci di sbagliare". Nelle parole di Menetti, pronunciate alla vigilia del match da disputare sul campo del Bamberg, c’è tutta l’essenza dell’avventura europea della Grissin Bon, arrivata a un ennesimo nodo cruciale. Uscire sconfitti dalla Brose Arena, infatti, spegnerebbe in maniera pressoché definitiva le sperenze di qualificazione alle Last 32, la seconda fase di Eurocup, costringendo la Pallacanestro Reggiana a concentrarsi esclusivamente sul campionato.

Quella di far fronte a un doppio impegno settimanale è diventata una costante del lavoro di Menetti, del suo staff e dei suoi giocatori. Da quando la Grissin Bon ha deciso di affrontare il cammino in Eurochallenge, alzata al cielo lo scorso aprile, Reggio Emilia ha imparato a gestire la doppia dimensione, quella italiana e quella europea, uscendone decisamente arricchita.

Sbaglia chi pensa che prendere parte a una competizione continentale debba essere annotato come una mera nota di prestigio. Confrontarsi con le altre realtà europee, spesso più attrezzate di quelle italiane, è un passaggio fondamentale per la crescita, dal punto di vista del gioco, della convinzione e della mentalità. Reggio Emilia è più forte da quando ha avuto la possibilità di disputare le coppe europee.

Sul piatto della bilancia senza dubbio vanno considerate le energie che necessariamente i giocatori spendono in campo nella gara infrasettimanale. Ma il ritorno che hanno dal disputare quel certo tipo di partite è notevolmente più alto di quanto dato in termini di forze e concentrazione.

Per questo l’atteggiamento della Grissin Bon nell’affrontare la trasferta di Bamberg e le rimanenti altre quattro gare europee è quello giusto, almeno nelle intenzioni. Anche se alla fine del cammino non si dovesse raggiungere l’obiettivo che la società si era prefissato all’inizio della stagione, quello del passaggio del turno.

Brose, Paris Levallois, Strasburgo, Saragozza e Bonn saranno le cinque finali che la Grissin Bon dovrà affrontare da qui alla fine dell’anno, con la certezza di non avere prove d’appello come invece capita in campionato, dove c’è tempo di porre rimedio a una serata storta e cancellare presto una sconfitta. Tra l’altro, proprio i risultati positivi raggiunti in campionato indicano che la strada intrapresa dalla squadra di Menetti è quella giusta, visto che Reggio Emilia occupa il primo posto della classifica con cinque successi in sei partite.

Molti dei destini della Grissin Bon di oggi – quella che attende il ritorno di alcune pedine fondamentali – sono nati nella gara d’andata contro il Bamberg di coach Trinchieri, sconfitto a Bologna da una squadra in piena emergenza, disorientata dall’aver perso a lungo Drake Diener e con rotazioni cortissime.

In Germania servirà lo stesso spirito, ma anche la stessa freddezza nell’analizzare la situazione: dovesse arrivare una sconfitta contro una delle squadre più forti del girone (3 vittorie e 2 sconfitte per i tedeschi fino a oggi), non ci sarebbe nulla da buttare via, ma solo un’altra esperienza utile da mettere in cascina e utilizzare per l’ulteriore crescita che i biancorossi possono compiere in una stagione lunga e che può regalare grandi soddisfazioni.



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