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Pop, classica, dance o rock: dimmi che musica ascolti e ti dirò come guidi

Com’è la guida degli italiani? Gradevole e gioiosa come un pezzo di musica pop Il 43% sceglie la musica che gli fa più compagnia durante la guida Il 9% quando guida si sente in paradiso come in una canzone d’amore.
del 24/07/14 -

Scegliere la propria colonna sonora durante un viaggio, si sa, è fondamentale. Numerosi sono infatti gli studi che negli ultimi anni hanno cercato di approfondire gli effetti della musica sullo stile di guida: c’è chi ne riconosce gli influssi positivi come la capacità di migliorare l’umore, rilassare e favorire l’adozione di comportamenti di guida più sicuri* e chi afferma invece che il coinvolgimento durante l’ascolto provoca eccitazione e quindi una deconcentrazione dalla strada**. Ma la novità su cui ha voluto indagare il Centro Studi e Documentazione Direct Line, (www.directline.it) la più grande compagnia di assicurazione auto on line, è l’associazione di idee tra il proprio stile di guida e la scelta musicale.

Ciò che è certo è che ad ogni modalità di guida corrisponde un genere musicale. Come si definiscono in termini musicali gli automobilisti italiani? Direct Line ha voluto chiedere ai diretti interessati a quale genere musicale assocerebbero il proprio stile di guida: contemporanea, classica, hard rock e persino folk. Ecco di seguito la Top 5 degli stili di guida degli italiani:

Se fosse una canzone lo stile di guida degli italiani sarebbe…
1. Un pezzo di musica pop: gradevole e gioioso
2. Un’aria di musica classica: rilassante e rassicurante
3. Un brano dance: travolgente e divertente
4. Un pezzo rock: energico e sicuro
5. Una canzone d’amore, perché quando guido la mia auto mi sento in paradiso

Fonte tabella: Ricerca DuepuntoZero/Doxa per Direct Line. Elaborazione Direct Line.

Gli italiani al volante si considerano gradevoli e gioiosi come un pezzo di musica pop, dunque, ma non sempre. Analizzando i risultati del sondaggio per fasce di età, infatti, emerge una netta predominanza di questo stile di guida “leggero” tra i guidatori 35-44enni che con il 35% raggiungono la percentuale più alta, mentre i più maturi 45-55enni si definiscono come guidatori più “classici” (18%). Non sorprende che scendendo con l’età lo stile di guida si faccia più energico e dinamico: i giovani guidatori tra i 18 e i 24 anni identificano il proprio stile di guida nella musica dance (27%), mentre i 25-34enni sono i più rock (16%). Infine il 9% ama alla follia guidare la propria auto e quando la guida si sente in paradiso.

Ma cosa cercano gli automobilisti del Bel Paese nella base musicale dei loro viaggi? La maggior parte dei guidatori italiani (43%) vuole una colonna sonora in grado di tenere compagnia e far cantare. C’è poi chi cerca in un brano il relax necessario per affrontare con la giusta calma le insidie del traffico dei lunghi viaggi (22%) e chi vuole solo un sottofondo che permetta la massima concentrazione sulla strada (22%). Non mancano comunque autisti più esigenti: il 13% pretende dall’autoradio una selezione energica che tenga svegli nelle eventuali lunghe code vacanziere. Analizzando i dati per genere, è interessante notare che la ricerca di un sottofondo musicale che aiuti a rilassarsi e affrontare con calma il traffico è una prerogativa soprattutto maschile: con il 28% gli automobilisti superano di ben 13 punti percentuali le donne (15%) che risultano invece più “canore”. Ben il 51% delle automobiliste italiane cerca infatti una base musicale che tenga compagnia e che faccia cantare.


Un rapporto indissolubile dunque quello tra musica e automobile, che nelle vacanze estive ormai alle porte trova la sua massima espressione: c’è già chi si appresta alla partenza preparando tutto il necessario, a partire dalla play-list. Mai come in un lungo viaggio infatti la musica gioca un ruolo fondamentale, ne sono convinti gli automobilisti italiani: la metà del campione intervistato da Direct Line (49%) afferma infatti senza alcun dubbio che la scelta musicale sbagliata rovina l’atmosfera e rende il viaggio noioso. Per un intransigente10% l’errore della selezione della playlist è addirittura fonte di litigi con gli altri passeggeri, mentre fortunatamente l’8% sdrammatizza indirizzando battute scherzose al conducente dai gusti discutibili. Resta comunque un 34% che si dice indifferente alla scelta musicale che ha come unica funzione quella di sottofondo agevolatore delle chiacchiere tra compagni di viaggio.

“La musica è da sempre una compagna di vita degli italiani, proprio come l’automobile, con la quale vive un rapporto di stretta simbiosi – commenta Barbara Panzeri, Direttore Marketing di Direct Line. – Chi si ritrova a dover passare parecchie ore in macchina, sia per lavoro che per un viaggio di piacere, ripone infatti parecchia attenzione nella scelta del sottofondo musicale. Direct Line ha voluto affrontare questo tema gioioso nel periodo dell’anno che più di ogni altro vede la musica durante la guida protagonista”.
“Durante i lunghi viaggi estivi - continua Barbara Panzeri – sappiamo che la scelta della giusta colonna sonora è fondamentale e può aiutare a mantenere alta la concentrazione e favorire la guida responsabile. Ma stiamo attenti al volume. Dobbiamo ricordarci che è sempre buona norma non esagerare perché la musica a volume troppo alto può essere fonte di distrazione e di guida imprudente. Mentre a chi decide di ascoltare la musica con le cuffiette, ricordiamo di utilizzarne una sola poiché il Codice della Strada prevede che si possa utilizzare un solo auricolare alla guida e non due. Questo perché le cuffie oltre a distrarre isolano anche il guidatore e non permettono di sentire correttamente i rumori e gli eventuali avvertimenti degli altri protagonisti delle strada. Ricordiamo che la strada è di tutti. ”


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Fonte della ricerca:

L’indagine ha coinvolto 1.000 individui di età compresa tra i 18 e i 64 anni su popolazioni. È stata condotta con metodologia CAWI (computer-assisted web interviewing), attraverso il panel proprietario di Duepuntozero Doxa. Le interviste sono avvenute a aprile 2014.

*(fonti: M. Van der Zwaag , Philips Research Laboratories / Ergonomics 2013 - A.B. Ünal, University of Groningen/Accident; analysis and prevention 2012)

**(fonte: Simon Moore, professore di psichiatria alla London University).



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