Non raccontiamoci storie! Al via la nuova campagna NeoBorocillina contro le fake news sul mal di gola

● Più dell’80% degli italiani è preoccupato dal fenomeno “Fake News”. ● Il 30,9% è stato vittima di fake news: tra gli ambiti delle bufale, salute 28,2% e alimentazione 19,6%. ● Scarsa predisposizione al fact checking: più della metà non controlla la fonte da cui proviene la notizia che sta leggendo. ● Non raccontiamoci storie: un TG su nonraccontiamocistorie.it per una corretta informazione contro le bufale sul mal di gola.
del 02/12/20 -

NeoBorocillina – brand di Alfasigma – da 70 anni esperto della gola, affianca alla storicità l’innovazione, per offrire ai consumatori un’ampia scelta di prodotti, da quelli per il trattamento del mal di gola lieve a quelli per il mal di gola più forte, dai rimedi per gli adulti a quelli per alleviare il fastidio del mal di gola dei bambini.
Da sempre, NeoBorocillina si impegna in una serie di attività educazionali e di informazione sullo scenario del mal di gola. Lo fa attraverso diverse indagini di mercato condotte sul tema e soprattutto grazie alla collaborazione di key opinion leader autorevoli e qualificati, come il dottor Paolo Petrone, Dirigente Medico, UOC Otorinolaringoiatria, Ospedale Di Venere, Bari.

È in questo contesto che si inserisce l’evento di presentazione della nuova campagna NeoBorocillina: Non raccontiamoci storie.
In qualità di esperto della gola, NeoBorocillina, attraverso la nuova campagna 2020/21, mira a fare chiarezza e smentire le fake news, i falsi miti e le notizie fuorvianti e incomplete che gravitano intorno al benessere della gola.

Lo fa con un linguaggio innovativo, coinvolgente e sicuramente divertente che si distingue dal consueto tone of voice del settore, ma che conserva l’autorevolezza che da sempre contraddistingue il Brand: è così che nasce Non raccontiamoci storie TG, il TG che vede coinvolto il Dottor Paolo Petrone, Dirigente Medico, UOC Otorinolaringoiatria dell’Ospedale Di Venere, che svela la verità e combatte le bufale diffuse dall’anchorman, il talentuoso Alessandro Ciacci.

Le sei puntate del Non raccontiamoci storie TG sono caricate sulla nuova landing page di campagna, nonraccontiamocistorie.it .

Il Dottor Petrone dichiara: “Molte delle fake news smentite in questa campagna sono figlie di domande e dubbi che sento spesso pormi in ambulatorio dai pazienti. «Indossare la mascherina può farmi male?», oppure «Ho letto su internet che il succo di limone mi aiuta a contrastare il mal di gola, è vero?». Occorre diffondere informazioni corrette e farlo in modo più capillare possibile, perché le fake news sono all’ordine del giorno e rimanerne vittima non è affatto difficile.”

Gli italiani e le fake news: i risultati della ricerca EMG-NeoBorocillina

Nel corso dell’evento, inoltre, sono stati svelati in anteprima i risultati dell’indagine di mercato EMG-NeoBorocillina che ha fatto luce sull’approccio degli italiani al tema fake news: se lo ritengono un fenomeno preoccupante, se ne sono stati vittima e qual è il loro modus operandi per verificare la veridicità delle notizie in cui si imbattono, specie in ambito benessere della gola.

I risultati emersi sottolineano che il tema è molto sentito. Più di 8 italiani su 10, infatti, sono preoccupati dal fenomeno delle fake news, soprattutto con l’avanzare dell’età: il 75,5% degli intervistati che lo ritiene un problema, infatti, ha tra i 51 e i 60 anni.

Il Dottor Petrone commenta: “A differenza dei giovani che comprendono tutte le sfumature di questo sempre evoluto mondo della comunicazione, le persone più adulte non sono nate nell'era informatica, e sono sicuramente le più fragili da questo punto di vista. Possono con facilità credere a qualsiasi cosa trovano su internet. E, allo stesso tempo, rappresentano anche la fascia di persone che può presentare già patologie croniche o in trattamento. E un'informazione sanitaria sbagliata può influenzare quanto di buono stanno già facendo sotto il controllo del proprio medico… e solo perché lo hanno letto su internet.”

E proprio il web – con il 66% delle risposte – sembra essere la fonte principale per reperire informazioni relative a salute e benessere.

Nello specifico si consultano siti specializzati in tematiche salutistiche, siti di medici specializzati, sezioni salute di quotidiani on line, siti di testate mediche o siti di aziende farmaceutiche; ma anche blog/forum (23,8%) e social network (22%), dove occorre fare attenzione alla fonte che riporta la notizia o si fa affidamento anche alla semplice “ricerca Google”.

A questo proposito il Dottor Petrone commenta: “Il «dottor Google», come si suol definire, può fare molti danni. Le notizie collocate in cima – quelle con più visibilità – sono le più cliccate. E, capite bene, che le notizie che hanno più visibilità sono di solito quelle più disastrose. Se, ad esempio, mi domando se una pustola possa essere un brufolo o un tumore, non cliccherò su «brufolo», che non mi allarma, ma su ciò di cui conosco meno e che mi fa più paura”.

La ricerca ha indagato anche sull’attendibilità percepita dal campione riguardo alle varie fonti di informazione.

I siti di medici specializzati, con il 62,9%, sono la fonte considerata più credibile. Seguiti dalle testate, le trasmissioni e i siti specializzati in tematiche salutistiche, i quotidiani online (51%) e i siti di aziende farmaceutiche, considerati attendibili da quasi la metà degli intervistati (49,8%). Interessante notare che i social network non sono attendibili per più della metà del campione ma c’è comunque un buon 22% che li consulta per informarsi su temi legati alla salute.

Ma una volta letta una notizia, qual è la predisposizione al fact checking degli intervistati, ossia alla verifica dell’attendibilità di quanto hanno appena letto?

Praticamente nulla. Più del 70% degli italiani letta una notizia non controlla se ci sono altre fonti che la riportano, più della metà (61,6%) non controlla la fonte da cui proviene la notizia che sta leggendo e ancora più persone (65%) non controllano se l’autore è identificabile, credibile o anche solo se è reale.

Non è difficile credere, alla luce di questi comportamenti, che il 30% degli intervistati si è imbattuto in una fake news e ci ha creduto. Ben il 28,2% degli italiani del campione di indagine sono stati vittima di fake news nell’ambito della salute e – mondo strettamente connesso alla salute – un altro 20% circa è stato vittima di bufale a tema alimentazione.

Quanto sanno gli italiani sul mal di gola: verità o fake news?
La ricerca EMG-NeoBorocillina chiedeva anche di individuare se alcune frasi relative al mal di gola fossero vere o meno. I risultati fanno percepire che da questo punto di vista gli italiani non sono molto preparati.

Quasi il 50% gli intervistati, ad esempio, pensa che si debba iniziare una terapia antibiotica in caso di mal di gola frequente e non esclusivamente quando il medico lo prescrive, diagnosticando un’infezione batterica. E la frase: “Si può calmare l’infiammazione facendo gargarismi di acqua fredda e sale o masticando un cubetto di ghiaccio” – ritenuta falsa dal 71,9% del campione – in realtà è verissima.
Il Dottor Petrone aggiunge: “Fare gargarismi con acqua e sale è una delle raccomandazioni di un’importante università americana, la Mayo Clinic, per prevenire disturbi frequenti e fastidiosi come il mal di gola. A questa raccomandazione si aggiunge anche il Sistema Sanitario Nazionale britannico – l’NHS – che consiglia di masticare del ghiaccio per calmare l’infiammazione. Assumere bevande calde invece, nonostante quello che crede il 63% degli intervistati, non è risolutivo, anzi.”

Emilio Matarazzo, brand Manager NeoBorocillina commenta così la nuova campagna NeoBorocillina: “Non raccontiamoci storie, mira a promuovere una corretta informazione dando voce agli specialisti del settore. Il fenomeno delle fake news, comunemente dette “bufale” è un tema delicato, da non sottovalutare e che può avere conseguenze molto gravi. soprattutto se riguardano la salute e il benessere. Come abbiamo visto, il mal di gola è un disturbo frequente ma ancora poco conosciuto e quindi spesso oggetto di false credenze e fake news”.

Con questa campagna abbiamo voluto sensibilizzare il consumatore sul tema, con un linguaggio nuovo e che segue le regole del mondo digitale: diretto, semplice, coinvolgente e perché no anche divertente.
In un periodo quello della pandemia dove è aumentato l’utilizzo dei social, delle piattaforme di streaming video, abbiamo voluto adeguarci con dei contenuti che seguissero le regole di fruizione adatte”.

La solida tradizione unita agli investimenti nella ricerca e nelle tecnologie più avanzate sono gli elementi che hanno caratterizzato la storia di successo della marca che oggi, oltre ad offrire soluzione efficaci per i diversi tipi di mal di gola, è attenta ad informare e sensibilizzare i media e i consumatori su tematiche rilevanti e di grande attualità.

Scopri tutti i video TG della campagna “Non raccontiamoci storie”, realizzata da Different, su nonraccontiamocistorie.it .

Per maggiori informazioni: www.neoborocillina.it




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