Mutui ed immobili: la fine della crisi è arrivata?

Il 2017 doveva rappresentare l'anno del definitivo rilancio per quanto riguarda il comparto immobiliare grazie anche ad i tassi che hanno inevitabilmente favorito le richieste di nuovi mutui. Proviamo ad analizzare i dati Abi per quanto riguarda i primi mesi dell'anno in corso.
del 25/08/17 -

Il 2017 non è l’anno della ripresa conclamata del mercato immobiliare, ma costituisce comunque un ulteriore anno che va a favore di chi punta ad investire nel mercato immobiliare oppure a cambiare casa. Dall’inizio della crisi la perdita del valore degli immobili è stata intorno ad un -40%, un calo che ancora permane nonostante sia stata registrata nell’anno passato, una lieve ripresa dei prezzi.

Tuttavia si tratta di un effetto di cui hanno beneficiato solo quelle zone in cui il mercato è stato maggiormente dinamico. Qui troviamo un movimento in controtendenza tra la domanda dei mutui e la percentuale delle compravendite. Infatti secondo il bollettino dell’Abi nei primi 3 mesi del 2017 le richieste dei mutui sono aumentate ancora. A differenza dalla risalita legata al 2014, dove ha iniziato la propria ripresa, sono i mutui di acquisto a primeggiare rispetto a quelli di surroga che sono stati privilegiati soprattutto nei due anni precedenti (2015 e 2016).

Ad avere maggior successo sono stati soprattutto i mutui a tasso fisso rispetto al variabile puro, e a rimanere in cima alle preferenze di chi vuole risparmiare c’è l’offerta tipica del mutuo online: pochi costi di gestione e facilità di seguire la pratica specialmente con l’assegnazione di consulenti che in qualche modo rassicurano il potenziale mutuatario. Ma se il fidato viene analizzato a livello geografico, allora è il Nord Italia e soprattutto il Nord Est ad essere stato quello con maggiori mutui erogati, doppiando nelle percentuali il centro e sud Italia messi insieme.

Se invece andiamo a vedere le città in cui le compravendite sono state più brillanti, per rapidità di conclusione (dal compromesso al rogito notarile) ma anche per percentuale realizzata, vediamo che la città che occupa il primo posto è Palermo (dove il crollo del valore degli immobili è stato uno dei più alti in Italia, seguita da Firenze e al terzo posto Genova.

Quindi il mercato immobiliare prosegue la sua ripresa e lo fa grazie al mercato dei tassi che rimane molto favorevole, e ai prezzi che continuano ad essere particolarmente bassi, ma soprattutto è dovuto a una prospettiva meno pessimista sulla situazione economica generale che si avrà nei prossimi anni.



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