Mercato forex: Andamento cambio euro dollaro in calo dopo dati macro americani

Prosegue in calo l’andamento del cambio euro su dollaro sul mercato del forex dopo la pubblicazione dei dati macro americani nella seduta odierna poco prima dell’apertura di Wall Street. Il dato relativo ai sussidi di disoccupazione, risultato migliore delle attese degli analisti, ha dato slancio al biglietto verde contro la moneta unica europea ancora zavorrata dalle dichiarazioni della Banca Centrale Europea.
del 02/08/13 -

Euro sotto pressione durante gli scambi USA nel mercato del Forex dove oltrepassando il supporto a quota 1,3230 tocca un minimo di giornata al valore di 1,3194 sul dollaro, il valore minimo dal 25 luglio. Durante il corso degli scambi la moneta unica europea si assesta intorno a quota 1,3220 in calo dello 0,60% alle ore 18.00 GMT. L’analisi della principale coppia di valute indica un supporto in area 1,3166 e una resistenza a 1,334, il prezzo massimo di sei settimane raggiunto mercoledì. Il “market mover” della giornata di oggi riguarda la pubblicazione dei dati macro Usa diramati dal Dipartimento per il Lavoro statunitense che dichiara che il numero di persone che hanno presentato la richiesta di sussidio di disoccupazione è salito di 19.000 unità a 326.000 nel territorio americano nel corso della settimana terminata in data 26 luglio. I dati sono stati rivisti in aumento a 345.000 unità rispetto ai precedenti 343.000 un dato tutto sommato in linea con le previsioni degli analisti della scorsa settimana.

I dati sono stati pubblicati in giorno successivo ai dati diramati dalla Fed il mercoledì e che hanno mostrato che la linea programmatica della banca centrale americana continua a prevedere operazioni di acquisizione per un valore di circa 85 miliardi di dollari al mese in Titoli del Tesoro, dichiarando che il ritmo di crescita economica negli Stati Uniti rimane “modesto”. Per avere delle indicazioni più chiare sull’andamento economico, gli operatori di mercato attendono i dati macroeconomici di domani relativi all’occupazione non agricola. La spinta di pressione sulla moneta unica europea è stata innescata dalle dichiarazioni del Presidente della Bce Mario Draghi che conferma i tassi di interesse che resteranno bassi nella zona euro “per un periodo di tempo esteso”. Il tasso di interesse di riferimento rimane al minimo record dello 0,5%, notizia pervenuta poco dopo che Markit ha rilasciato il dato sull’indice PMI manifatturiero salito sui massimi degli ultimi 2 anni al valore di 50,3 nel mese di luglio da 50,1 della lettura precedente. In calo l’euro anche contro la sterlina inglese, con la coppia Eur/Gbp che segna un meno 0,11% a 0,8736 alle ore 18.00 GMT.



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