Link Molecolare tra Obesità e Diabete di tipo 2

Una nuova scoperta dei ricercatori dell'Università di San Diego in California apre il passo ad una terapia per il diabete di tipo 2.
del 27/02/15 -

I ricercatori dell'Università di San Diego in California hanno condotto una ricerca sulla ben nota correlazione tra infiammazione e diabete di tipo 2. In un lavoro recentemente pubblicato su Nature Medicine, il gruppo guidato da Jerrold M. Olefsky, ha individuato una molecola, LTB4, che sembra avere un ruolo attivo nel promuovere la insulino-resistenza. LTB4 e' una molecola prodotta dall'organismo in presenza di stati infiammatori come quelli innescati dal tessuto adiposo nei soggetti obesi. L'eccessivo accumulo di grasso, in particolare nei depositi viscerali, produce secrezioni di componenti bioattive coinvolte nelle disfunzioni metaboliche e nell'insorgenza dell'infiammazione. Il tessuto adiposo agisce come organo endocrino responsabile di drammatici cambiamenti del metabolismo e della risposta immunitaria. Il primo passo della patologia è chiamato "insulino-resistenza", una condizione caratterizzata da una ridotta sensibilità delle cellule all'insulina, che successivamente evolve nel diabete di tipo 2.
Pur essendo stato appurato un collegamento diretto tra obesità e infiammazione non è stato ancora chiarito il legame tra infiammazione e insorgenza dell'insulino-resistenza. I ricercatori di San Diego hanno dimostrato che esiste un legame diretto tra la produzione di LTB4 e l'insorgenza della patologia.

"Questo studio è importante perché rivela una causa principale del diabete di tipo 2", ha detto Jerrold M. Olefsky. "E ora che abbiamo capito che LTB4 è il fattore infiammatorio che causa l'insulino-resistenza, possiamo inibirlo per interrompere il legame tra obesità e diabete."

Il grasso in eccesso, soprattutto nel fegato, attiva i macrofagi, le cellule immunitarie responsabili della risposta infiammatoria. Questi macrofagi rilasciano LTB4 e altre molecole di segnalazione del sistema immunitario per richiamare un afflusso di nuovi macrofagi. Si innesca un tipico ciclo di feedback positivo nel quale i macrofagi sopraggiunti si attivano e rilasciano ancora più LTB4.
Questa risposta infiammatoria e' importante in caso d'infezione ma quando diventa cronica, come nel caso dell'obesità, si verifica un fenomeno a cascata molto dannoso. Tutte le cellule che presentano recettori per LTB4 vengono attivate da questa molecola e, in reazione allo stimolo infiammatorio, diventano resistenti all'insulina.
La buona notizia è che questo fenomeno può essere interrotto. I ricercatori hanno osservato che nei topi in cui questo recettore del LTB4 e' assente, perchè geneticamente rimosso, non vi e' insorgenza dell'insulino-resistenza. Inoltre hanno osservato che utilizzando un farmaco che inibisce il legame di LTB4 si ottiene lo stesso effetto nei topi che hanno il recettore. Il blocco del recettore di LTB4 non solo limita l'insorgenza della patologia ma la fa regredire nei casi conclamati.

"Quando abbiamo interrotto il ciclo di infiammazione indotta da LTB4, sia attraverso la genetica che con il farmaco, abbiamo avuto un un bellissimo effetto - il metabolismo è migliorato e la sensibilità all'insulina è tornata normale", ha detto Olefsky. "Anche se i topi erano ancora obesi, erano molto più in forma."



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