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‘Le stanze segrete di Vittorio Sgarbi’ per AIRC

Dopo il fortunato sodalizio di Osimo si rinnova anche a Trieste la collaborazione tra arte e ricerca, grazie alla splendida mostra della collezione Cavallini-Sgarbi che resterà in cartellone nel capoluogo giuliano fino al 20 agosto.
del 03/05/17 -

Giovedì 27 aprile ha aperto ufficialmente al pubblico ‘Le stanze segrete di Vittorio Sgarbi’, mostra ospitata nella suggestiva cornice del Salone degli Incanti di Trieste. Un percorso espositivo di 200 opere, tra dipinti, disegni e sculture, della collezione Cavallini-Sgarbi che consentirà a tutti i visitatori di sostenere l’Associazione Italiana per la Ricerca sul Cancro e il lavoro dei suoi 5.000 ricercatori, impegnati ogni giorno a rendere il cancro sempre più curabile.

‘Le stanze segrete di Vittorio Sgarbi’ si arricchisce a Trieste di una selezione di oltre cinquanta opere di maestri triestini o attivi nella città giuliana: Giuseppe Bernardino Bison, Giuseppe Tominz, Umberto Veruda, Arturo Rietti, Oscar Hermann-Lamb, Franco Asco, Attilio Selva, Giovanni Zangrando, Arturo Nathan, Edmondo Passauro, Bruno Croatto, Pietro Lucano, Leonor Fini, Carlo Sbisà, Mario Ceconi di Montececon, Edgardo Sambo.

Muovendosi tra le centinaia di opere raccolte in trent’anni di intensa attività si rimane sorpresi dall’eterogeneità dell’insieme, una vera e propria summa dell’arte italiana attraverso la conservazione del suo ricordo, tra pittura e scultura, dal XIII secolo ai giorni nostri. Il disegno costante, che ha ispirato il creatore della raccolta, lo storico dell’arte e il critico di fama internazionale Vittorio Sgarbi, è stato la ricerca della bellezza nell’opera d’arte.

“Una collezione è una storia di occasioni, d’incontri, di scoperte” afferma Vittorio Sgarbi “ un’avventura che s’incrocia con curiosità, ricerche, studi e si manifesta come una battuta di caccia, una forma di gioco, anche d’azzardo… una sfida, un corteggiamento, una conquista”.

“Siamo molto onorati di essere parte di questo progetto che coniuga arte e sostegno alla ricerca oncologica – dichiara Guido Perelli Rocco, Presidente del Comitato AIRC Friuli Venezia GiuliaSono certo che i triestini e i friulani non vorranno perdere l’occasione di questa mostra unica che, oltre a promuovere un viaggio a ritroso nelle bellezze artistiche del nostro Paese, destina alla nostra Associazione una parte del ricavato dalla vendita dei biglietti, contribuendo così a sostenere il lavoro dei ricercatori per rendere il cancro sempre più curabile”.

Il Comitato AIRC Friuli Venezia Giulia, presieduto da Guido Perelli Rocco, è attivo dal 1981 e organizza e promuove ogni anno un ricco programma con numerosi appuntamenti di raccolta fondi che si affiancano alle campagne nazionali di AIRC. Grazie all’impegno del Comitato, dei volontari e dei sostenitori, per i ricercatori della Regione, nel solo 2017, sono stati deliberati oltre 2 milioni di euro per il finanziamento di 22 progetti di ricerca.

AIRC: Dal 1965 con coraggio, contro il cancro

Da oltre cinquant’anni l’Associazione Italiana per la Ricerca sul Cancro sostiene progetti scientifici innovativi grazie a una raccolta fondi trasparente e costante, diffonde l’informazione scientifica, promuove la cultura della prevenzione nelle case, nelle piazze e nelle scuole. Oggi conta su 4 milioni e mezzo di sostenitori, 20mila volontari e 17 comitati regionali che garantiscono a circa 5.000 ricercatori - 63% donne e 52% ‘under 40’ - le risorse necessarie per portare nel più breve tempo possibile i risultati dal laboratorio al paziente. Dalla fondazione a oggi AIRC ha distribuito oltre 1 miliardo e duecento milioni di euro per il finanziamento della ricerca oncologica (dati attualizzati e aggiornati al 1 gennaio 2017). Informazioni e approfondimenti su airc.it



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