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Latterie Vicentine ha inaugurato il più grande polo di Asiago DOP d’Italia

La cooperativa vicentina celebra l’apertura ufficiale della nuova sede e dell’ impianto produttivo: a Bressanvido una grande giornata di festa con una forma da record.
del 08/10/13 -

E’ stato inaugurato domenica 29 settembre, con un elevato riscontro di pubblico, il più grande polo dell’Asiago DOP d’Italia sito a Bressanvido (VI). Intere famiglie con bimbi al seguito, cittadini e curiosi sono intervenuti per condividere l’evento che ha visto protagonista la cooperativa Latterie Vicentine, leader nella produzione e distribuzione di formaggio Asiago DOP.

Alla cerimonia inaugurale, iniziata verso le ore 11.00 e moderata dalla madrina Martina Mason, conduttrice di Ada Channel, sono intervenuti Mauro Chiaradia, Direttore Generale di Latterie Vicentine, il Presidente Alessandro Mocellin, l’Onorevole Flavio Zanonato, Ministro dello Sviluppo Economico, Leopoldo Bortolon, Sindaco di Bressanvido, Clodovaldo Ruffato, Presidente del Consiglio Regionale Veneto, Elena Donazzan, Assessore alle Politiche dell'Istruzione e della Formazione della Regione Veneto, Stefania Fochesato Presidentessa Fondazione Città della Speranza. Presenti all’evento anche la Senatrice Rosanna Filippin, i parlamentari europei Mara Bizzotto e Franco Frigo, i consiglieri regionali Costantino Toniolo e Stefano Fracasso, i deputati Daniela Sbrollini e Gian Pietro Dal Moro, il Sindaco di Vicenza Achille Variati, Manuela Lanzarin, Presidente del Consiglio di sorveglianza di Etra.
Al termine della cerimonia tutti i presenti sono stati invitati a visitare la nuova sede di Latterie Vicentine: luminosi uffici amministrativi, tecnici e commerciali, un’ampia terrazza dalla quale si gode una piacevole vista sul paesaggio circostante e l’apertura dell’unico punto vendita a marchio Latterie.

“Abbiamo riunito la produzione di Asiago, Brenta, Castelgrotta, in un unico sito a Bressanvido - afferma Mauro Chiaradia, direttore generale di Latterie Vicentine - Una scelta strategica, attuata a partire da marzo dello scorso anno quando abbiamo spostato l’impianto di produzione dell’Asiago Fresco da Schio a Bressanvido, riunendo in un unico sito le 500000 forme consortili. Ad ottobre abbiamo trasferito le caliere in rame,sempre da Schio a Bressanvido, per la lavorazione dell’Asiago Stagionato e di conseguenza ampliato il magazzino”.
“In un momento storico economico così difficile – afferma il Presidente Alessandro Mocellin - siamo orgogliosi di presentare al pubblico la nostra nuova sede, soprattutto pensando a questo territorio, centrale per la nostra attività, che ha fatto della transumanza il suo biglietto da visita.”


Nel piazzale antistante la sede è stato allestito nel frattempo un ricco buffet che comprendeva, tra gli altri, anche i prodotti di punta della Cooperativa, dal Brenta al Castelgrotta, dall’Asiago Stagionato all’Asiago Fresco, accompagnati da una varietà di prodotti che ha reso ancora più piacevole l’allegra giornata.
All’ora di pranzo la festa si è poi spostata alla Fattoria Pagiusco per un banchetto che ha riunito oltre 800 persone: un momento di gioiosa convivialità che ha avuto come protagonisti i 400 Soci di Latterie con le loro famiglie.
Verso le ore 15.30 un altro momento importante – e conclusivo – della lunga giornata: per celebrare l’ultimo giorno della Festa della Transumanza, manifestazione molto sentita dalla comunità, è stata tagliata una forma gigante di formaggio di ben 838 kg, prodotta dai mastri casari di Latterie Vicentine. L’intero ricavato della vendita è stato poi devoluto alla Fondazione Città della Speranza, rappresentata dalla Presidentessa Stefania Fochesato, tra gli ospiti di ieri.

“E’ stata una bella immersione nella dimensione rurale, tra famiglie di allevatori e contadini di tutte le età – dichiara Luigi Cremona, uno dei più autorevoli critici gastronomici italiani presente ieri all’appuntamento - Chi comunica l’enogastronomia normalmente è portato ad andare a ricercare le ‘chicche’, le cose strane, difficili da trovare. Entrare in contatto con una grande realtà dove è comunque presente il piccolo artigiano, ma dove c’è un approccio industriale, un sistema organizzato, è stato molto interessante. Perché dobbiamo sempre ricordarci che dietro ai numeri ci sono delle persone, uomini e donne con le proprie storie, il proprio lavoro, le proprie aspirazioni.”



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